Furto di energia elettrica condominiale: cosa si rischia penalmente, come fare denuncia anonima

Pubblicato il 16 Gen 2023 - 11:31am di Luca Apolloni

Non fa piacere ricevere una bolletta della luce di importo esagerato al ritorno dalle le ferie di agosto. Prima di partire, ti sei ricordato di chiudere acqua e gas? Sì, certamente, ma la corrente ti serve per il frigorifero. Eppure, anche se sei stato fuori per un mese, i consumi indicati in fattura sono iperbolici; un solo elettrodomestico acceso non può consumare tanto. Allora inizi a sospettare che qualcuno del condominio si sia allacciato al tuo contatore elettrico quando eri in vacanza. E’ un reato di cui se ne parla molto spesso nei tg nazionali. Si chiama “furto di energia elettrica“. Vediamo come ci si deve comportare.

Il furto di energia elettrica ha delle conseguenze penali

Molti non sano che il “furto di energia elettrica” è previsto Codice Penale italiano e precisamente nell’articolo 624 il quale dice:

Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico.

Inoltre, la Cassazione ha stabilito che il furto di energia è da considerarsi come furto aggravato, in quanto c’è l’aggravante dell’utilizzo del  “mezzo fraudolento”, cioè con l’inganno.

C’è poco da scherzare; la Legge punisce pesantemente  i trasgressori. Ciononostante, questi ladri di energia elettrica continuano nei loro intenti. I metodi fraudolenti per rubare energia sono vari, che vanno dal più spartano al più evoluto. Ecco degli esempi:

  • allaccio abusivo direttamente sui cavi della rete pubblica;
  • allaccio abusivo direttamente sul cavo di alimentazione di un altro utente;
  • allaccio abusivo direttamente sul contatore di un altro utente rompendo il sigillo della compagnia elettrica;
  • allaccio abusivo direttamente su un’utenza distaccata;
  • manomissione del contatore, installato e sigillato dalla compagnia elettrica, tramite la collocazione di  un magnete. Un sistema fraudolento che riguardava i vecchi contatori. Sono quei misuratori con la rotella metallica che gira in base all’utilizzo dell’energia elettrica. La calamita serviva a rallentare la rotella e quindi il conteggio dell’energia consumata;
  • modifica del software dei contatori digitali.

Denuncia anonima di allaccio abusivo

Come abbiamo detto, il furto di energia elettrica è, secondo il Codice Penale, un furto aggravato. Per tale motivo, il reato può essere rilevato d’ufficio; ciò significa che chiunque, in forma anonima, può denunciare il fatto illecito alle autorità competenti. Può denunciare il passante che vede un allaccio abusivo fatto sulla rete elettrica pubblica come un tecnico elettricista che ha notato un’anomalia sul contatore di un cliente. In caso di utenza privata, il titolare del contratto di fornitura di energia elettrica, deve fare la denuncia del furto alla compagnia elettrica, allegando anche la denuncia fatta agli uffici del Commissariato di Polizia di Stato o alla Caserma dei Carabinieri.

Sempre meglio cautelarsi e seguire la procedura indicata  dalla compagnia compagnia elettrica. Il rischio è di dover pagare anche la corrente maltolta.

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