È arrivato il via libera della Commissione Europea alla fusione Wind – Tre Italia o, come sarebbe meglio dire, tra VimpelCom e Hutchison, le due imprese che controllano gli operatori; proviamo a capire la data di questo “matrimonio”, cosa cambierà e quali saranno le novità per i clienti che hanno già un abbonamento o altre offerte attive con Wind e Tre Italia.
Il via libera della Commissione Europea alla fusione Wind – Tre Italia: data e investimenti
La fusione tra Wind e Tre Italia metterà insieme quelli che attualmente sono il terzo e il quarto operatore sul mercato del Bel Paese nel settore della telefonia mobile; al termine di una lunga indagine la Commissione Europea ha dato il suo ok, anche se l’approvazione è condizionata ad una cessione delle attività in una misura tale che consentirebbe l’ingresso di un nuovo operatore; le proposte di VimpelCom e Hutchison sono state ritenute soddisfacenti sotto questo punto di vista e presto nel nostro Paese farà la sua comparsa anche l’operatore francese Iliad.
L’inchiesta di Bruxelles era partita lo scorso marzo: l’obiettivo era quello di scongiurare rischi per la concorrenza e, soprattutto, per i consumatori. La creazione di un unico grande operatore (che sarebbe diventato il numero uno in Italia) avrebbe ridotto le possibilità di scelta per i consumatori, con conseguente innalzamento dei prezzi e abbassamento del livello qualitativo delle offerte. In più c’era da considerare il rischio di un cartello tra la nuova società e gli altri concorrenti Vodafone e Tim. L’unica soluzione per assecondare la joint venture era l’impegno da parte delle due società coinvolte a cedere una quota del loro spettro radio mobile ad un nuovo operatore a cui consentire un accesso alle varie tecnologie fin quando non avrà realizzato una propria rete.
La proposta di VimpelCom e Hutchison ha soddisfatto la Commissione Eurropea e questa fusione Wind – Tra Italia si farà. L’operazione potrebbe chiudersi entro la fine del 2016; l’attuale Ceo di Wind Maximo Ibarra sarà alla guida del nuovo e potente operatore (il cui nome non è ancora stato reso noto), che potrà vantare qualcosa come 34 milioni di clienti (31 nel settore mobile, quasi tre nel fisso). Nel nostro Paese le due società faranno investimenti per 7 miliardi di euro per le infrastrutture digitali; una parte di questa somma verrà destinata alla fibra in collaborazione con Enel. Come abbiamo già scritto, le attività cedute da Wind e Tre Italia verranno acquisite per 1,5 miliardi da Iliad (quarta compagnia telefonica francese in ordine di importanza), proprietaria di Free Mobile, la low cost del traffico web su dispositivi mobili.
Cosa cambia per gli abbonamenti e le offerte già attive con i due operatori?
Non è affatto facile dire ora con certezza cosa potrà cambiare per coloro che hanno già sottoscritto abbonamenti e altri tipi di offerte con Wind e Tre Italia. Si può comunque dire che nell’immediato non ci saranno novità: fino al momento in cui ci sarà l’annuncio ufficiale della fusione, i due operatori continueranno ad essere due entità separate; le due società credono di poter ultimare l’operazione nel corso del quarto trimestre del 2016, ma c’è chi dice che ci vorrà un po’ di tempo in più. Wind e Tre Italia stanno utilizzando i social network per rassicurare i propri clienti: la loro unione non comporterà cambiamenti per i piani tariffati, le offerte e le opzioni che sono già attive.
Nessuna novità in vista (almeno nel breve periodo) neanche per quanto riguarda le sim, i numeri, le app degli operatori e le modalità di ricarica. Sul versante della qualità dei servizi si dovrebbe stare tranquilli: sono previsti investimenti importanti per migliorare le infrastrutture e l’unione potrebbe portare benefici sia ai clienti Wind (che finalmente potranno godere di una connessione LTE più stabile e veloce) che a quelli Tre Italia (che non avranno più pensieri per il roaming su reti 2G).
In molti si chiedono come potrà essere la uova società: sarà Tre Italia ad assorbire Wind o viceversa? Molto probabilmente non andrà così: Tre e Wind sono due marchi già molto forti e riconoscibili e far prevalere uno sull’altro non sarebbe la cosa migliore da fare. Si va quindi verso la creazione di un nuovo operatore con un nome tutto nuovo e ancora sconosciuto. Non si può escludere a priori la possibilità che per una prima fase i due marchi vengano portati avanti insieme, per poi lasciare spazio ad uno solo dei due (molto probabilmente Tre, che a differenza di Wind, conosciuta solo sul territorio italiano, è un marchio internazionale): un po’ come è successo qualche anno fa con Vodafone e Omnitel.
Finalmente i clienti Wind potranno godere dell’abilitazione del servizio Fast Dormancy? Da quando sono passato da 3 a Wind la batteria del mio iPhone dura la metà…