Influenza Estiva 2018: sintomi bambini e adulti con o senza febbre, quanto dura e come curarla

Pubblicato il 16 Mag 2018 - 3:25pm di Lorenzo Antonelli

L’influenza estiva 2018 è uno dei mali di stagione più diffusi tra la popolazione italiana, tanto che l’inverno appena trascorso ha fatto registrare un vero proprio record di persone colpite ma anche per l’estate 2018, a dispetto delle più rosee previsioni, sembra pronta a ripresentarsi in maniera diffusa e attraverso forme molto aggressive. Il picco di contagio o invernale ha raggiunto numeri da capogiro se consideriamo che gli istituti di ricerca statistica hanno stimato in 8,7 milioni il totale dei concittadini che sono caduti preda dei virus, con febbre, tosse e raffreddore. Gli esperti sono concordi nel ritenere che l’ultima epidemia influenzale sia stata la più aggressiva degli ultimi 15 anni, soprattutto per le categorie più a rischio come donne in gravidanza, anziani e bambini che nonostante abbiano provveduto in massa a vaccinarsi per prevenire il contagio non hanno ottenuto i risultati sperati. Al contrario di quanto si possa credere l’influenza non è però un malanno contestualizzato prettamente alla stagione più fredda ed infatti è possibile contrarre delle forme virali anche durante un periodo dell’anno meno prevedibile come la stagione estiva. Medici e specialisti del settore prevedono infatti che la sindrome influenzale avrà un colpo di coda anche nei prossimi mesi più caldi del 2018 e tra i soggetti a rischio potranno esserci bambini e anche adulti con complicazioni croniche a livello respiratorio o cardiovascolare. Andiamo dunque a vedere quali sono le cure e i rimedi più adatti per una pronta guarigione se si viene colpiti dall’influenza.

Categorie a rischio e principali sintomi dell’influenza estiva 2018

L’inverno appena trascorso ha costretto a letto moltissimi italiani e nonostante ci accingiamo ad accogliere l’arrivo della stagione estiva 2018 permangono alte probabilità che i virus influenzali continuino a colpire. Tra le categorie di soggetti che il Ministero della Salute ha indicato come a rischio ci sono ovviamente anziani e bambini ma attenzione anche agli adulti che presentano sofferenze a livello allergico e cardiovascolare. La consapevolezza di essere un bersaglio privilegiato da parte dei virus è il primo passo per non cadere nell’errore di sottovalutare i sintomi precoci e in un secondo momento di evitare gravi complicazioni per la salute del corpo. Non è detto poi che l’influenza si presenti unicamente sotto forma di febbre, in quanto sappiamo che essa è una risposta dell’organismo che attiva le proprie difese immunitarie al fine di combattere ed eliminare i virus aggressivi, ma talvolta esistono condizioni para-influenzali che danno altri tipi di sintomi come dolori muscolari e articolari oppure anche nausea e forte mal di testa. Sono dei preallarmi da tenere in massima considerazione, poiché la situazione climatica proibitiva da caldo eccessivo potrebbe amplificare il malessere corporeo a causa delle ineluttabili difficoltà a respirare aria fresca e pulita per ossigenarsi in maniera adeguata. A proposito dell’allergia, occorre specificare alcuni dettagli relativi alla significativa differenza che intercorre tra un malanno virale e un classico raffreddore da ipersensibilità o intolleranza nei confronti di un agente esterno. Sovente molte persone tendono a fare confusione e a non riconoscere le corrette cause del loro malessere e quindi vanno innanzitutto distinti i sintomi che si evidenziano in uno stato d’alterazione allergico piuttosto che in un’infezione virale. Il primo passo per scindere le due cose è la rilevazione esatta della temperatura corporea: qualora il termometro segni più di 38° è un chiaro segnale che non ci troviamo di fronte ad un semplice fastidio allergico ma che invece è in corso un processo infettivo.

Altro aspetto si cui riflettere riguarda la tipologia del raffreddore che si è contratto: se gli starnuti sono frequenti e si avverte una sensazione di prurito accompagnato da rossore per tutto il viso aumentano decisamente le probabilità che si sia stati colpiti da una sindrome allergica, mentre in caso di naso chiuso con produzione eccessiva di muco e mal di testa forte dovremo pensare ad un’influenza. Molto rilevante anche il discorso relativo all’appetito, in quanto un’allergia raramente porta a fastidi come nausea e vomito mentre questi eventi si verificano molto frequentemente quando si è destabilizzati dall’azione infettiva dei virus. Un’influenza come quella estiva che si prevede per questo 2018 potrà trovare terreno fertile proprio in merito a problematiche legate all’apparato digestivo. Con il caldo afoso e gli ambienti umidi i virus approfittano di un ambiente a loro favorevole e consono per aggredire l’organismo umano, soprattutto se già debilitato a livello intestinale e da questo punto di vista i bambini devono restare sotto la lente d’ingrandimento durante il periodo estivo. Il consiglio è di fare molta attenzione ai cibi che si mangiano e ai liquidi che si bevono, soprattutto evitare choc caldo/freddo che potrebbero indebolire l’intestino e renderlo maggiormente vulnerabile. Per chiudere il capitolo inerente ai sintomi più diffusi dell’influenza, bisogna infine aggiungere una nota importante sulla velocità di manifestazione della malattia. Una sindrome virale ha un processo di comparsa rapido e improvviso, una genesi che dura poche ore e spesso esplode con una reazione dell’organismo basata su una forte alterazione delle temperatura corporea che provoca malessere e debolezza generale. Completamente diverso il discorso dell’allergia, dove si ha un costante e graduale aumento del fastidio ma senza dei picchi di reazione così forti e decisi.

Durata influenza estiva 2018 e cure adatte

Come accade per la maggior parte delle sindromi virali che aggrediscono l’organismo umano, anche per quanto riguarda l’influenza che si renderà protagonista nei mesi più torridi dell’anno parlare di durata parziale o complessiva della malattia significa prendere in considerazione un tempo totale che può arrivare anche a 10 giorni. Abbiamo detto precedentemente che una sindrome virale ha una genesi rapida ed improvvisa, con la febbre che tende a salire vertiginosamente fino a 38°/39° anche nel giro di poche ore. Il vero problema dell’influenza estiva 2018, nelle previsioni degli esperti, sarà la forte caratterizzazione  gastrointestinale che potrà dare molti disturbi di nausea, vomito e malessere diffuso in tutto il corpo (compresi i dolori muscolari nella zona addominale). Per ovviare a queste probabili difficoltà è bene quindi essere consapevoli delle cure migliori e più adeguate con lo scopo di alleviare i dolori e far passare al più presto il malanno. Tra i rimedi preventivi consigliamo assolutamente di evitare posti troppo affollati e di lavarsi spesso le mani, mentre ancora più importante è portare grande attenzione ai cibi che si mangiano e soprattutto alla temperatura delle bevande che si ingeriscono: come già accennato in precedenza, dissetarsi assumendo liquidi gelati destabilizza ed indebolisce l’apparato digestivo con conseguente aumento del rischio di contrarre virus influenzali. Dal punto di vista delle cure vere e proprie durante la degenza, sicuramente si deve partire dai vecchi rimedi naturali se il fisico è generalmente sano. Riposo assoluto senza stress da fatica e consumo costante di vitamina C durante tutto l’arco della giornata. Inoltre una buona soluzione per alleviare le sofferenze intestinali è quella di prendere i fermenti lattici, assimilabili o sotto forma di medicinale (ovviamente con prescrizione medica) oppure anche attraverso l’inserimento dello yogurt all’interno della dieta quotidiana.

I fermenti lattici sono agenti organici molto utili perché riportano il processo digestivo verso un corretto funzionamento e ristabiliscono l’ecosistema della flora batterica intestinale. Qualora non bastassero i rimedi tipicamente naturali, il consiglio è sempre di rivolgersi ad un dottore competente prima di prendere iniziativa riguardo l’assunzione di medicinali, ma di certo si può pensare ad una somministrazione di farmaci antipiretici efficaci per far abbassare la temperatura corporea in caso di febbre alta. Il consumo di paracetamolo e altri principi attivi con lo stesso effetto viene comunque sconsigliato dagli esperti oltre le 2 settimane di trattamento, in quanto alla lunga questi medicinali vanno irrimediabilmente ad appesantire il fegato e appena riparato un danno si rischia solo provocarne un altro. Qualora le suddette cure non sortissero l’effetto sperato dopo 10 giorni allora è giusto prendere in considerazione l’ipotesi di ricorrere all’antibiotico. In tal caso sarà il medico che deciderà se prescriverlo al paziente e stabilirà sia i tempi che i modi di somministrazione.

Influenza estiva 2018: differenze di sintomi tra bambini e adulti

Per concludere l’analisi di questo argomento molto seguito da tutti gli italiani in quanto si tratta della salute e del benessere quotidiano, vediamo quali sono le diverse forme in cui si presenta una sindrome virale nei bambini e quali invece sono più preponderanti negli adulti. In linea generale possiamo subito affermare che per i più piccoli vale all’incirca lo stesso discorso dei grandi e quindi i sintomi più comuni si manifestano attraverso la febbre alta e improvvisa, il mal di gola, il raffreddore e i dolori articolari. Una differenza rispetto agli adulti può essere però individuata nella comparsa di malessere proprio a livello di apparato digestivo: un organismo molto giovane è infatti portato a soffrire con più facilità a livello gastrointestinale, specie se attaccato da virus molto aggressivi. In questo caso sarà molto probabile, soprattutto per i bambini dai 0 ai 3 anni, il verificarsi di episodi legati a malesseri e nausea accompagnati da vomito e diarrea. E visto che l’influenza estiva 2018 si caratterizzerà in particolare per la sua aggressività a livello intestinale è bene per tutti genitori avere piena consapevolezza del fenomeno per affrontare al meglio l’emergenza. Per gli adulti è piuttosto il mal di testa ad essere protagonista delle passate influenzali, con la febbre che talvolta può anche presentarsi in forma più debole ma durare qualche giorno in più rispetto a sindromi influenzali che colpiscono i bambini. D’altronde i meccanismi biologici di risposta immunitaria sono abbastanza diversi nelle varie fasi della vita e ogni età, da questo punto di vista, ha davvero delle caratteristiche di reazione diversa l’una dall’altra.

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1 Commento finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

  1. Miki 24 Settembre 2018 at 08:03 - Reply

    Ieri pomeeiggio dopo un riposo pomeridiano mi sn alzato senzanessun sintomo in particolare. Solo un po di inappetenza ma arrivata a sera tardi mi sono venuti brivid e palpitazioni accompagnati da febbre. Per la prima mezzora cosi subito dopo ho cominciato a sudare zuppo. E ho fatto notte inbianco.
    Dovrei pensare ad una influenza

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