Kenya, allerta sicurezza: militari davanti chiese cristiane

Pubblicato il 5 Apr 2015 - 12:09pm di Patrizia Monaco

In Kenya l’83% della popolazione è cristiana. Un dato normalissimo se non fosse per la quantità di terrore seminato in queste ore dagli attivisti della Jihad islamica. Gli uomini di AlShabaab durante l’attentato al campus universitario di Garissa hanno esplicitamente selezionato le vittime da uccidere in base alla loro religione. A subire i colpi dei loro kalashnikov sono stati solo i ragazzi cristiani presenti nel college africano.

Dunque per l’83% dei cittadini del Kenya queste sono ore di profonda paura, viste anche le parole del gruppo Shabaab il quale ha annunciato una serie di nuovi attacchi previsti proprio in Kenya per continuare ad uccidere chi professa la religione cristiana. I sacerdoti del posto, tra cui il prete cattolico Willybard Lagho, hanno preso precauzioni estreme proprio nel giorno della Pasqua, facendo posizionare guardie armate davanti ogni chiesa presente a Mombasa, Nairobi ed altre città del paese. Gli ufficiali controllano attraverso un metal detector ogni fedele all’ingresso degli edifici religiosi mentre altri controllano con uno specchio che sotto le macchine circostanti le chiese non ci siano bombe. Misure di sicurezza sono state assicurate anche per edifici pubblici e centri commerciali.

A Garissa, luogo della carneficina di pochi giorni fa, è stato dichiarato il coprifuoco ed alcuni elicotteri sorvolano costantemente l’area del paese.

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Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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