Novità Irpef 2015, sconto fiscale per i cervelli in fuga che rientrano in Italia

Pubblicato il 18 Lug 2015 - 5:33pm di Ubaldo Cricchi

Un importante sconto fiscale per convincere i cosiddetti cervelli in fuga a tornare in Italia: è una delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri per favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese. Naturalmente i soggetti che possono beneficiare di questo bonus devono presentare dei precisi requisiti e un profilo professionale di alto livello.

Cervelli in fuga, 30% di sconto fiscale per 5 anni

Lo sconto fiscale verrà applicato sul reddito prodotto nel nostro Paese da lavoratori che trasferiscono la loro residenza in Italia dopo aver trascorso almeno cinque anni all’estero: l’incentivo consiste in una riduzione del 30% dell’imponibile per cinque anni. Possono ottenere il bonus Irpef solo i soggetti che svolgono la propria attività principalmente in territorio italiano e che ricoprono una mansione per la quale sia richiesta una laurea e un’alta specializzazione.

Il decreto fiscale sull’internazionalizzazione delle imprese, oltre al bonus per favorire il rientro dei cervelli in fuga, punta anche sul rafforzamento degli accordi preventivi tra il fisco e le imprese che svolgono un’attività che si allarga oltre i confini nazionali (questi accordi vengono chiamati ruling internazionali).

Novità per voluntary disclosure e fatturazione elettronica

Limitare i vincoli alle operazioni transfrontaliere e creare uno scenario normativo che sia il più chiaro e trasparente possibile per gli investitori: vanno visti in quest’ottica sia il bonus per i cervelli in fuga che la promozione dei ruling internazionali, ma anche altri interventi che riguardano la voluntary disclosure e la fatturazione elettronica.

In particolare, si punta ad allargare il raggio di operatività della collaborazione volontaria: si potrà accedere alla voluntary disclosure (e godere di una riduzione delle sanzioni e della non punibilità sul piano penale) anche per attività e imposte riferite a periodi per i quali sono già scaduti i termini per l’accertamento fiscale. È arrivato il via libera per la fatturazione elettronica ai privati, ma non per il credito d’imposta per gli scontrini elettronici.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

Lascia Una Risposta