Piazza Istria e l’ inno alla vita in nome di Luca

Pubblicato il 24 Mag 2015 - 4:53pm di Andrea Mollas

Un mese. Tanto è passato da quando il destino ha fatto il suo ingresso lugubre a piazza Istria in un sabato sera qualunque, decidendo di portare via con se prematuramente Luca Liberti. Diciotto anni e una vita che doveva cominciare ad essere vissuta, stroncata da una rotatoria che da quel giorno viene rinominata come “la maledetta”.

Una vicenda atroce, che ha segnato la vita dei suoi cari e dei suoi amici. Ma per loro Luca c’è ancora, è lì e non se n’è mai andato. Lui ha deciso che quella piazza dovesse essere la sua nuova dimora; gli amici quando vogliono possono andare lì, a parlare tutti insieme, a ricordare tutte le cazzate fatte insieme, a prendersi in giro. E ogni volta che lo fanno Luca si siede accanto a loro, a ridere come un pazzo.

Lui è come il vento, non lo vedono, ma lo percepiscono. Sanno che ogni volta che si radunano tutti insieme in quel luogo ormai sacro, lui è sempre lì con la sua energia positiva pronto a far sorridere con il suo ricordo chiunque gli abbia voluto bene.

Un sorriso pieno d’ amore, condito da lacrime di amarezza, in una piazza dove la malinconia si mescola all’ affetto. Perché è lì, dove qualcuno quel giorno maledetto ha voltato le spalle alla tragedia, che ci si scopre attaccati alla vita. Piazza Istria è l’ harem di chi si vuole bene, che unisce nel ricordo di un sentimento puro qual’è l’ amicizia, elemento buono in un mondo dove molto è male.

E Luca li aspetta sempre lì, in quel giardinetto al centro della piazza, sempre felice, con la sua birra preferita in mano, pronto ad accogliere anche chi magari non lo conosceva di persona. Ma poco importa, c’è spazio per tutti, in un pezzo di terra dove si innalza l’ inno alla gioia di una gioventù  unita. Sempre insieme nel ricordo di Luca.

#BelloLù

Info sull'Autore

Nato a Roma, 23 anni, laureando in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'università "La Sapienza" di Roma. Aspirante giornalista, grande passione verso lo sport e la scrittura, sempre alla ricerca di novità da raccontare. Collaboro con la testata giornalistica Corretta Informazione.it.

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