#PrayforParis, messaggi con l’hashtag su Twitter e Facebook da tutto il mondo per le vittime di Parigi

Pubblicato il 15 Nov 2015 - 8:02pm di Francesco Magnanimi

#PrayforParis è l’hashtag più popolare dei social network in questi giorni, milioni di persone residenti in tutto il mondo si sono unite attraverso Facebook, Twitter o Instagram al dolore della Francia per le vittime di Parigi inviando messaggi contenenti pensieri e immagini per dimostrare che l’umanità si stringe con forza intorno al dolore dei francesi. Gli attentati terroristici di venerdì sera hanno minato le certezze e le sicurezze che il paese di François Hollande aveva riconsolidato dopo la tragedia di Charlie Hebdo, dunque mentre la Francia promette una reazione decisa nei confronti dell’ISIS che ha rivendicato le stragi, piovono messaggi di solidarietà da tutti i paesi, di politici, vip ma soprattutto gente comune che a prescindere dalla nazionalità si è sentita colpita da questi attacchi.

#prayforparis facebook

#PrayforParis, Twitter e Facebook colmi di messaggi di solidarietà da tutto il mondo tramite l’hashtag

Il mondo dello sport, particolarmente scosso anche per via della partita amichevole Francia-Germania che è stata giocata all’oscuro di quanto accadeva proprio in quei minuti all’esterno dello stadio, si è stretto intorno alla Francia. Tanti messaggi di solidarietà da parte della maggior parte dei giocatori di calcio, ma un pò tutte le celebrità si sono unite al dolore dei francesi: un esempio è Nole Dkjokovic, “Le mie preghiere sono per le famiglie delle vittime” è il messaggio del tennista legato all’hashtag #PrayforParis che si è detto scioccato per quanto avvenuto a Parigi. Il portiere della nazionale italiana Sirigu ha perso due amici mentre il centrocampista della Francia Lassana Diarra ha pianto su twitter la scomparsa della cugina.

In Italia all’entrata in campo dei giocatori del campionato di Serie B in tutti gli stadi è stata suonata la Marsigliese, applaudita dalle migliaia di persone presenti in ogni impianto. Tra i tanti post e tweet figura quello di speranza di Vasco Rossi che invita a non avere paura “Noi non abbiamo paura, non cambieremo le nostre abitudini e non cambieremo di certo i nostri valori di civiltà!” accompagnato dall’immagine della Torre Eiffel, spenta la scorsa notte per via del lutto nazionale proclamato per i 3 giorni successivi alle stragi, e dalla simbolica scritta Je Suis Paris.

L’hashtag #PrayforParis ha unito milioni di messaggi di cordoglio, Facebook ha invitato tutti i propri utenti a modificare la propria immagine del profilo con una apposita funzione introdotta per l’occasione che colora la foto con la bandiera della Francia, un paese pronto a rialzarsi per non cedere alla violenza dell’ISIS. Nella giornata di ieri un musicista ha portato il proprio pianoforte davanti il Bataclan ed ha suonato “Imagine” di John Lennon, un momento toccante ripreso e postato sul web che ha commosso tantissime persone.

#prayforparis messaggi solidarietà

In Francia si piangono le vittime di Parigi ma è pronta una offensiva militare

Cominciano a comparire le prime testimonianze riportate dai fortunati che sono riusciti a scappare dal Bataclan e dal vicino ristorante preso d’assalto, tutti hanno evidenziato la freddezza con la quale gli attentatori hanno eseguito le stragi incuranti di chi avevano davanti rimarcando anche le urla inneggianti ad Allah che accompagnavano quei folli atti.

Oggi purtroppo è arrivata la notizia che l’italiana Valeria Solesin, che era sparita nel caos del Bataclan, è stata uccisa nel corso dell’attentato; la notizia è stata diffusa dai parenti che fino all’ultimo hanno sperato che si fosse messa in salvo.

Mentre in segno di solidarietà i monumenti di tutto il mondo si sono colorati con i colori della Francia, il governo ha deciso di intraprendere una offensiva militare nei confronti dell’ISIS per vendicare le vittime di Parigi. E’ infatti in arrivo nel Golfo Persico una portaerei a propulsione nucleare della Francia che vuole rafforzare la flotta in vista di un pesante attacco.

Info sull'Autore

Nato a Roma, mi sono diplomato al Liceo Classico e studio Scienze della Comunicazione. Classe 1997, mi piace scrivere di sport e tecnologia ma interessarmi anche di altri ambiti come quello politico.

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