Prestiti per Imprese 2019: prestiti agevolati e a fondo perduto per piccole e nuove imprese giovani

Pubblicato il 20 Mar 2019 - 9:43am di Helodie Fazzalari

Per aiutare i giovani nell’apertura di una nuova impresa, esistono diversi finanziamenti a tassi agevolati e prestiti a fondo perduto. Grazie a queste soluzioni, viene data ad alcune categorie come ad esempio quella dei giovani, ma non solo, la possibilità di poter avviare una propria impresa. Infatti, i prestiti agevolati e a fondo perduto vengono solitamente erogati da enti statali, enti pubblici, regionali ed europei, nei confronti di categorie come i giovani, le donne o anche i residenti in comuni specifici.

Ad esempio negli ultimi anni sono stati diversi i finanziamenti a fondo perduto pensati appositamente per i giovani del mezzogiorno. Alcuni enti erogano anche dei finanziamenti specifici per le piccole imprese, in modo che queste ultime possano essere facilitate nella crescita e nello sviluppo. Nel 2019, sia enti privati che statali hanno predisposto dei finanziamenti dei quali le imprese possono facilmente usufruire. Bisogna fare un distinguo tra prestiti a tassi agevolati e prestiti a fondo perduto. Questi ultimi a differenza dei primi, non hanno l’obbligo di restituzione del denaro attraverso la modalità rateale. Vengono detti a fondo perduto proprio perché il finanziamento non va restituito, eccetto in alcuni specifici casi nei quali il bando prevede una restituzione parziale dell’intera somma. Sia i prestiti a fondo perduto, che i finanziamenti agevolati, sono nella maggior parte dei casi cumulabili. Questo permette ai giovani, alle piccole imprese o a chiunque può averne accesso, di poter sviluppare il proprio progetto e accrescere la propria azienda sotto diversi punti di vista. Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono i prestiti agevolati e a fondo perduto 2019 per nuove imprese giovani e quali i prestiti agevolati 2019 per le piccole imprese.

Prestiti a fondo perduto 2019 per nuove imprese giovani

I fondi erogati dall’Italia ai fini di prestiti a fondo perduto per giovani e piccole imprese, sono gestiti da INVITALIA, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. INVITALIA opera nei confronti delle piccole, medie e micro imprese, sostiene il lavoro autonomo, i franchising e la autoimprenditorialità. Grazie alla nuova Legge di bilancio 2019, è stato previsto per quest’anno un unico finanziamento a fondo perduto: quello per l’impresa a tasso zero, rivolto a donne e giovani imprenditori. Vediamo nello specifico di cosa si tratta. ‘Nuove imprese a tasso zero’ è un’agevolazione valida su tutto il territorio italiano, che permette agli imprenditori di fare domanda per un finanziamento. La spesa dei richiedenti per l’apertura di una nuova impresa, non può superare gli 1,5 milioni di euro, e il prestito andrà a coprire fino ad un massimo del 75% dell’intera somma investita nella nuova azienda. Il restante 25% della spesa viene coofinanziato: in parte sarà pagato dall’impressa costituita o da ulteriori finanziamenti bancari, ed in parte i costi saranno ammortizzati dal prestito a tasso zero. Questo prestito è rivolto alle aziende composte prevalentemente da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, oppure ad aziende con una forte presenza numerica femminile. Un’ulteriore condizione per poter presentare la richiesta di finanziamento, è che le imprese siano costituite in forma societaria da non più di 12 mesi prima dell’invio della domanda, in quanto devono essere ‘nuove’. Il prestito a tasso zero è pensato anche per singoli soggetti, con la condizione che entro 45 giorni dall’erogazione del finanziamento, essi costituiscano ufficialmente un’impresa in forma societaria. La dotazione finanziaria di tale prestito per il 2019 è di circa 150 milioni, i quali saranno concessi a tale scopo fino ad esaurimento fondi. Per ottenere il prestito non si dovrà fare riferimento ad una graduatoria, bensì le domande saranno valutate in base all’ordine di arrivo.

Più nello specifico, ‘Nuove imprese a tasso zero’ finanzia i settori come il turismo, la fornitura di servizi alle persone e alle imprese, il commercio di beni e servizi, la trasformazione di prodotti agricoli e la produzione di beni nei settori quali l’artigianato o anche l’industria. C’è anche la possibilità che siano ammessi al prestito a tasso zero, dei progetti inerenti allo sviluppo del lavoro giovanile autonomo. Ad esempio progetti di innovazione sociale o di stampo turistico culturale. Trascorsi massimo 24 mesi dalla firma del contratto, i beneficiari del prestito dovranno completare il piano investimenti e da questo momento in poi le imprese riceveranno un rimborso agevolato delle spese sostenute. Il piano di rimborso può avere una durata di massimo 8 anni, durante i quali si dovranno pagare due rate ogni 6 mesi. Secondo la tabella sulle ‘spese ammissibili’, scaricabile dal sito internet di INVITALIA, è possibile utilizzare il prestito per: terreni, opere murarie, impianti, macchinari, attrezzature, brevetti, licenze, marchi, servizi ICT, formazione, consulenze e programmi informatici. Il beneficiario potrà utilizzare fino ad un massimo del 10% del finanziamento per la produzione di beni relativamente ad attività inerenti al terreno, e un ulteriore 10% del finanziamento per la trasformazione dei prodotti agricoli, sempre per quanto riguarda il settore ‘terreno’.

Il beneficiario potrà utilizzare fino ad un massimo del 40% ( tra acquisto, costruzione e ristrutturazione) per la produzione di beni relativamente alla realizzazione di opere murarie, e fino ad un massimo del 40% del finanziamento (tra acquisto, costruzione e ristrutturazione) per la trasformazione di prodotti agricoli. Un ulteriore 40% potrà essere utilizzato (tra acquisto e ristrutturazione di opere murarie) rispettivamente nei settori relativi ai: .servizi alle imprese, servizi alle persone e commercio di beni e servizi. Infine per i settori turismo e filiera turistico-culturale, il beneficiario potrà utilizzare fino ad un massimo del 70% del finanziamento per opere murarie (tra acquisto e ristrutturazione). Per impianti, macchinari e attrezzature non ci sono limiti percentuali in nessun settore. Per i brevetti, le licenze e i marchi, il limite percentuale in ogni settore sopraelencato è del 20% dell’intero finanziamento. Invece per formazione e consulenze, il limite percentuale in ogni settore sopraelencato è del 5% dell’intero finanziamento. Infine per i programmi informatici, il beneficiario potrà utilizzare il 100% del finanziamento in qualsiasi settore esso desidera.

Prestiti agevolati per piccole imprese 2019

Per il 2019 sono previsti anche dei prestiti e dei finanziamenti agevolati per le piccole imprese. Per esempio gli intermediari finanziari e gli istituti di credito aderenti’Addendum (una convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A) hanno predisposto dei fondi volti ad incentivare lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese (PMI). Dal 7 febbraio 2019 è stato riaperto lo sportello per accedere a questo tipo di contributi. La dotazione finanziaria di tale prestito per il 2019 è di 480 milioni di euro. Il prestito può essere utilizzato solo con determinate finalità, come ad esempio l’acquisizione o l’acquisto in leasing di beni strumentali ai fini di produzione, per l’acquisto di tecnologie digitali, software, impianti, attrezzature e vari macchinari necessari all’azienda. La misura non esclude alcun settore produttivo, comprende anche la pesca e l’agricoltura. Le spese non finanziabili con questa agevolazione sono: l’acquisto di beni rigenerati o usati (condizione necessaria è che i macchinari siano nuovi), l’acquisto di fabbricati o terreni, o spese riguardanti ‘immobilizzazioni in corso e acconti’. Il richiedente può scegliere di ammortizzare le proprie spese in leasing o interamente con il finanziamento bancario. Grazie al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, il prestito può essere coperto da garanzia fino all’80% del totale. Questa agevolazione sarà pari ad un minimo di 20.000 euro, fino ad un massimo di 2 milioni di euro; dovrà essere utilizzata esclusivamente per finanziare le spese ammissibili sopraelencate e non potrà avere una durata maggiore di 5 anni.

Tale misura è inoltre affiancata da un contributo del Ministero dello sviluppo economico. Quest’ultimo nasce per andare ad ammortizzare gli interessi dell’intero finanziamento. Ad esempio, su un finanziamento di 5 anni, che andrà a coprire l’intero investimento del beneficiario, il contributo del Ministero dello sviluppo economico provvederà al 3,575% per i sistemi come la pesatura dei rifiuti,  per gli investimenti in tecnologie digitali e per sistemi di tracciamento. Inoltre il contributo provvederà al 2,75% per gli investimenti ordinari. Per richiedere questo tipo di agevolazione, detta anche ‘Bonus Macchinari – Nuova Sabatini’ , le piccole imprese dovranno presentare la domanda all’intermediario finanziario o alla banca, i quali in un secondo momento procederanno alla verifica di tutti i requisiti, alla verifica della compilazione e dei documenti allegati. A questo punto la domanda sarà inoltrata al Ministero che confermerà o meno la possibilità di poter finanziare tale progetto. Sarà la banca, una volta ricevuta la conferma, a decidere se erogare il prestito o meno alla piccola impresa. Le micro, piccole e medie imprese che possono richiedere il bonus macchinari 2019 sono tutte quelle che hanno sede in Italia, oppure quelle imprese europee che nel momento in cui viene presentata la domanda non hanno sede operativa in Italia, ma si impegnano a istituirla prima dello scadere dell’investimento. O ancora possono richiedere il bonus quelle aziende che non hanno attualmente procedure concorsuali, godono di tuti i diritti, non si trovano in difficoltà o in liquidazione, sono iscritte nel Registro delle imprese di pesca o nel Registro delle imprese, dunque sono correttamente costituite. Non possono godere di questo bonus tutte le aziende inerenti al settore finanziario e assicurativo. Il Ministero dello sviluppo economico e l’Associazione Bancaria Italiana, aggiornano periodicamente l’elenco di tutti gli intermediari finanziari e delle banche alle quali le piccole imprese possono richiedere il bonus macchinari 2019. 

Info sull'Autore

1 Commento finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

  1. Michael 21 Marzo 2019 at 15:23 - Reply

    Mio figlio vuole ingrandire l. Azienda quindi le servono subito soldi

Lascia Una Risposta