Rinegoziazione Mutuo tasso fisso alla stessa banca: calcolo, modulo e come richiedere

Pubblicato il 21 Ago 2017 - 4:03pm di Pietro Paolucci

Sovente può capitare di desiderare una rinegoziazione del proprio mutuo a tasso fisso da concordare con la stessa banca con cui il proprio contratto è stato in passato sottoscritto. Di seguito vedremo a quali situazioni il mutuatario richiedente andrà incontro, quali scenari gli si prospettano, come richiederne la modifica e ricalcolare il tutto.

Rinegoziazione mutuo tasso fisso alla stessa banca: informazioni generali

Poniamo che, in tempi passati abbiamo sottoscritto con una detta banca o società finanziaria un mutuo a tasso fisso per le sicurezze che esso vanta e per dormire sonni tranquilli, con la consapevolezza di sapere già prima le spese da pagare mensilmente, escludendo in anticipo tutti gli imprevisti del tasso variabile (o del misto). Tale situazione è fondamentalmente quella con cui si confrontano tutti coloro che debbono decidere se richiedere un tasso fisso o un variabile.

Ebbene, nel caso in cui il beneficiario del mutuo desiderasse, per ragioni di qualsiasi tipo, di cambiare mutuo, il passo che solitamente si compie riguarda quello di cambiare istituto di credito grazie alla facoltà comunemente nota come portabilità. Ma se d’altra parte, come il titolo recita a chiare lettere, si preferisce rinegoziare il proprio mutuo a tasso fisso rimanendo con la stessa banca, al contraente si svela la situazione che di seguito delineiamo brevemente.

Fondamentalmente, il mutuatario può domandare la modifica di vari aspetti del contratto anzi stipulato. Tuttavia, in questi casi, i parametri che più di frequente vengono rivisti in caso di rinegoziazione sono quelli inerenti al tasso di interesse e al correlato piano di ammortamento.

In ogni caso, ciò non esclude la facoltà del contraente di richiedere la modifica di altri aspetti che possono essere la durata del mutuo, lo spread o ancora il tipo di tasso, se fisso, variabile o misto, operazioni che debbono essere portate a compimento da parte della società finanziaria, in maniera gratuita per il mutuatario, ma che tuttavia non sono in ogni caso da accettare obbligatoriamente da parte della banca.

Come richiedere la rinegoziazione di un mutuo a tasso fisso con la stessa banca?

Alla luce di quanto riportato nel paragrafo precedente, è chiaro che il mutuatario può avvalersi della facoltà di rinegoziare il proprio mutuo a tasso fisso con la medesima banca che ne ha erogato l’importo in precedenza. Ma come procedere per richiedere tale modifica?

Laddove il beneficiario di un mutuo volesse modificarne uno o più parametri, questi dovrà richiedere la rinegoziazione alla propria banca o istituto di credito mediante una lettera raccomandata contenente la domanda di rinegoziazione in forma scritta, firmata dal richiedente. La società finanziaria provvederà poi a rispondere nella medesima forma, come la legge impone, risposta che non obbligatoriamente sarà positiva. Se la banca accetterà la rinegoziazione, quest’ultima procederà secondo la Finanziaria 2008, quindi in maniera gratuita e senza alcun bisogno dell’intermediazione di un notaio.

In ultima istanza, ci pare opportuno indicare che soltanto il contraente originario potrà richiedere la rinegoziazione. Per ulteriori informazioni, per i moduli e per il calcolo dei mutui migliori vi rimandiamo ai siti web ufficiali delle banche e degli istituti di credito con i quali avete sottoscritto il vostro mutuo.

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