Schema di Ponzi Truffa: come funziona e come individuarlo, esempi con BitCoin, perché è una truffa?

Pubblicato il 12 Giu 2019 - 6:45pm di Martina Sarra

 

Lo Schema di Ponzi è un modello economico di truffa a struttura piramidale, alla cui base non c’è nessun investimento che possa portare a valore o a profitto. Possiamo definire lo Schema di Ponzi come una “catena di Sant’Antonio”, il cui obiettivo è quello di frodare i risparmiatori. Il nome proviene da Carlo Ponzi, un italiano sbarcato negli Stati Uniti nel 1903. Ponzi ha ideato una truffa ai danni degli immigrati di tutta la nazione e coinvolse più di 40’000 persone, partendo da un investimento esiguo di 2 dollari, per arrivare ad un ricavato di oltre 15 milioni di dollari. Il truffatore promette dei guadagni inimmaginabili, partendo da un investimento esiguo, ma che non è documentato: il truffatore si impegna a ripagare l’investimento, anche se andrà in perdita e lo fa attingendo dai fondi di nuovi investitori. Quando i primi investitori vengono ripagati, potranno assicurare l’idoneità dell’investimento, così da attirare sempre più investitori. Arrivato ad una certa somma, l’investitore fugge con gli investimenti dei truffati.

Il tutto si basa, prevalentemente, sulla promessa di alti guadagni, ottenuti in tempi molto ridotti, i guadagni, poi, vengono ottenuti tramite degli escamotage finanziari avuti da altri versamenti di denaro di altre vittime della truffa. Inoltre, la truffa viene indirizzata verso individui che non sono esperti di materia finanziaria e che si fidano di ciò che dice il truffatore, che si mostra un esperto e che ispira fiducia. Non è solo una truffa economica, ma anche una truffa psicologica, che si basa sull’ottenimento della fiducia delle vittime, che vengono spinte ad investire piccole quantità di denaro e che, dopo aver ottenuto un piccolo guadagno, sono convinte ad investire maggiori quantità di denaro e ad estendere la truffa ai conoscenti.

In molti hanno operato questa truffa nella storia, uno di questi è Bernard Madoff che, grazie allo schema Ponzi, ottenne un guadagno di ben 65 miliardi di dollari. Ma come funziona lo Schema Ponzi e come possiamo individuarlo? Vediamolo insieme.

Come funziona lo Schema Ponzi e come individuare la truffa

Lo Schema Ponzi è un modello economico a forma piramidale. Si parte dal vertice e si inizia a convincere le persone a sottoscrivere degli investimenti a basso impatto sulla propria economia: l’opera di convincimento comprende dei millantati interessi fuori mercato e si promette agli investitori un alto guadagno, la cui stima non viene detta.

Quando i primi investitori ottengono i guadagni, inizia il passaparola, affermando la sicurezza di guadagno nell’investimento, questo passaparola porterà fiducia ed attirerà altri investitori ed è così che aumenta il budget del truffatore e la sua liquidità. Ecco perché viene definito “sistema piramidale”: i primi investitori, effettivamente, ottengono dei guadagni ed allargano il giro della truffa a sempre più investitori.

Quando la quantità di denaro è abbastanza alta, l’ideatore dello schema Ponzi sparisce con il denaro versato ed è così che la truffa è fatta. Molti truffatori usano anche nomi importanti, per migliorare la garanzia dell’investimento, così, i futuri investitori, rendendosi conto di essere in molti ad aver investito soldi e con la garanzia dei primi investitori, che ammettono di aver avuto un grosso guadagno, investono anche loro.

La truffa dello Schema di Ponzi si attua mediante il passaparola e la garanzia dei primi investitori. Ad esempio, se il primo individuo investe 50 euro, gli può essere promesso che, in una manciata di giorni, il suo investimento può aumentare del quadruplo. In questo caso, il truffatore dà la somma maggiorata all’investitore, dopo pochi giorni e si assicura una sorta di fiducia, che gli permette di far investire al truffato una maggiore quantità di soldi e di essere presentato ad altri possibili investitori, così da aumentare il suo guadagno.

Il tutto sta nel guadagnarsi la fiducia dei primi investitori, così da poter attirare sempre più investitori nella propria rete ed ottenere sempre più guadagni. I primi guadagni degli investitori vengono dati tramite gli investimenti degli altri, così da ottenere una vera e propria “catena di sant’Antonio”.

Oggi gli schemi di Ponzi si sono evoluti e non si basano più sul solo investimento di denaro. Alla base di questi nuovi schemi c’è sempre la struttura piramidale ed il meccanismo originale, ma dietro all’investimento, ci sono nuove tecniche di marketing, come la vendita di prodotti rivoluzionari, che possono essere nel campo dell’alimentazione, delle diete, del dimagrimento, degli integratori, etc.

In questo modo, non solo si arruolano nuovi investitori, ma anche nuovi adepti da usare come truffatori nella piramide. In questa nuova truffa, si pubblicizza un prodotto ed i nuovi venditori descrivono la loro attività come un lavoro economicamente soddisfacente e senza alcun bisogno di sforzo. In molti casi, gli stessi venditori entrano nella piramide dello schema Ponzi e sono costretti ad acquistare i suddetti prodotti, così da avere già un guadagno assicurato: i venditori, in seguito, arruolano nuovi adepti, facendogli provare i prodotti e spingendoli a dire ad amici e familiari quanto siano straordinari questi prodotti. I primi venditori, dopo le prime vendite dei prodotti, cercano nuovi venditori, così da far allargare a macchia d’olio la truffa.

Alla base di tutto c’è ovviamente la fiducia, che può essere basata sia su un legame famigliare o di amicizia e sia sulla garanzia di guadagno, previa esperienza di investitori in precedenza. In questi nuovi schemi di Ponzi, si aggiunge la fiducia sul funzionamento del prodotto, provato sia su sé stessi che su altri, che ne testimoniano l’efficacia.

L’effetto Placebo è parte integrante degli schemi di Ponzi di oggi: basandosi sulla garanzia di funzionamento del prodotto su altri, le nuove vittime credono che il prodotto funzioni anche su di loro e lo pubblicizzano, creando così una vasta rete di vittime e di futuri truffatori.

La legge, riguardante lo schema piramidale di molte aziende famose, è piuttosto nebulosa e per questo le società e le aziende riescono comunque ad insistere sul reclutamento e sulla vendita di prodotti, anche su scala mondiale e passarla liscia.

Le nuove truffe basate sullo schema di Ponzi possono rivolgersi anche verso l’acquisto di prodotti informatici. Quando sulla Rete troviamo offerte su cellulari o altri device elettronici a prezzi vantaggiosissimi, c’è dietro una truffa. Infatti, il prezzo mostrato non è quello dell’acquisto, bensì quello della prenotazione per l’acquisto: gli acquirenti vengono inseriti in un gruppo di acquisto, che verrà mostrato solamente dopo il pagamento.

Il sistema della truffa dello schema di Ponzi si basa, quindi, sulla fiducia e sul guadagno dei primi acquirenti che riescono, effettivamente, ad ottenere dei guadagni o un prodotto a prezzo scontato.
Ma il problema si attua quando il flusso di nuovi clienti diminuisce ed è qui che si attua la truffa, che prende denaro da altri conti o che si basa sull’arruolamento di nuovi adepti per avere sempre il conto pieno e la possibilità di pagare gli investitori nelle parti iniziali della truffa.

Truffa Schema di Ponzi con i BitCoin

La truffa dello Schema di Ponzi si è evoluta e si è messa in pari con le nuove regole di mercato e con le nuove tecnologie. La truffa dello Schema di Ponzi si è allargata anche al mondo dei BitCoin. I BitCoin sono una valuta virtuale nata nel 2009 e molto spesso vengono usati per ripulire il denaro delle truffe economiche.

Il problema sta proprio nell’innalzamento della valuta del BitCoin che può passare dai 1000 ai 10’000 dollari in un anno, senza alcuna regolamentazione legislativa. Il valore dei BitCoin viene dato da una gamma di complicati algoritmi che possono cambiare continuamente.

Lo schema è sempre lo stesso e si basa sul modello della catena di Sant’Antonio: il truffatore porta dei nuovi clienti nello schema truffaldino e li porta ad investire del denaro fisico, per comprare denaro virtuale, ma dietro all’investimento, non c’è alcun guadagno, poiché non esiste nessuna moneta virtuale. I truffatori danno un prezzo maggiorato alla crypto-valuta, che, però, perde tutto il suo valore subito: gli ideatori della truffa daranno la colpa al mercato, affermando che la crypto-valuta ha perso il suo valore, ma in realtà, questo valore maggiorato non c’è mai stato.

Il tutto è molto nebuloso in ambito di BitCoin, poiché non hanno un vero e proprio valore, ma il loro valore viene confrontato con quello del denaro o dell’oro. Altri tipi di truffa, si basano sulla creazione di nuove monete virtuali (chiunque può crearle) che, ovviamente, all’inizio non hanno grande valore, ma la truffa sta nel convincere gli acquirenti che possano acquistare un grande valore in denaro, maggiorazione che, chiaramente, non avviene. Per questo, non bisognerebbe mai acquistare monete virtuali da società di cui non troviamo informazioni su Internet o che risultano poco sicure.

In molti hanno approfittato delle poche informazioni sui BitCoin per mettere in vendita monete a prezzi millantati per molto vantaggiosi, ma che in realtà non hanno valore. Così, se inizialmente, gli investitori hanno un piccolo guadagno, sempre basato sullo schema di Ponzi, poi rimangono truffati e così tutti gli altri investitori della rete di truffa.

Per non cadere nelle truffe di BitCoin bisogna affidarsi sempre a società ed aziende certificate e quando si notano dei prezzi troppo vantaggiosi, quasi sempre si traducono in truffe e perdite di denaro.

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