I sondaggi politici elettorali di settembre 2016 evidenziano nuvamente il testa a testa tra PD e Movimento 5 Stelle; ancora una volta si notano delle differenze abbastanza importanti tra le statistiche elaborate dai vari istituti: pochi giorni fa abbiamo infatti parlato di un PD che si era ripreso il ruolo di primo partito d’Italia, mentre oggi vediamo che il Movimento 5 Stelle, nonostante le critiche arrivate in questo periodo per quanto accaduto a Roma, mantiene la testa della classifica delle intenzioni di voto. E poi c’è il referendum costituzionale, con il fronte del No che si fa sempre più numeroso.
Sondaggi Politici Elettorali EMG Acqua: Movimento 5 Stelle, vantaggio minimo su PD
I sondaggi che prendiamo in considerazione oggi sono quelli di EMG Acqua: il Movimento 5 Stelle perde qualcosa rispetto alle rilevazioni pre-vacanze, ma è ancora la prima forza politica del Paese; anche il PD registra un trend negativo, ma la sua perdita è inferiore a quella del M5S e quindi le distanze tra i “duellanti” si sono ridotte. Ma veniamo ai numeri: il Movimento 5 Stelle oggi raccoglierebbe il 31,4% dei voti (-0,5% rispetto ad un mese fa), mentre il Partito Democratico ha un consenso pare al 31,1% (-0,3%): i pentastellati ora hanno un vantaggio di soli 0,3 punti percentuali.
Alle loro spalle si piazzano i tre partiti principali partiti del centrodestra, con Forza Italia che riconquista il podio con il 12% (+0,5%) ai danni di una Lega Nord in difficoltà all’11,3% (-0,5). Guadagna qualcosa anche Fratelli d’Italia (4,3%), mentre rimangono stabili Sinistra Italiana e NCD-UDC, che con il 3,3% e il 3,2% riescono a mantenersi al di sopra della soglia di sbarramento prevista dall’Italicum. Facendo una somma, un eventuale listone unito del centrodestra raccoglierebbe il 27,8%, percentuale che non sarebbe sufficiente a garantirgli il passaggio al secondo turno.
E a proposito di ballottaggi, i sondaggi di EMG Acqua confermano quanto mostrato dalle elaborazioni di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi: il Movimento 5 Stelle al secondo turno non avrebbe alcuna difficoltà ad imporsi sul listone di centrodestra (57,3%-42,7%), ma vincerebbe anche contro il Partito Democratico (53,1-46,9%), che a sua volta la spunterebbe in un sempre poco probabile confronto con il Centrodestra riunito (54%-46%).
Referendum Costituzionale: se si votasse a settembre 2016 vincerebbe il No
Passiamo ai sondaggi sul referendum costituzionale che si terrà il prossimo novembre (la data non è ancora stata decisa). Partiamo con EMG Acqua: la maggioranza è ancora rappresentata dagli indecisi (44,7%), che crescono addirittura del 3,1% rispetto ad agosto, mentre tra quelli che hanno dichiarato di volersi recare alle urne il No incrementa il suo vantaggio sul Sì (28,4%-26,9%). Oggi vincerebbe il No anche secondo Piepoli: fino a luglio questo istituto dava il Sì in testa, fino al pareggio di agosto; ora il No la spunterebbe con il 51% (vantaggio minimo) sul Sì, che ha perso sette punti percentuali rispetto a maggio; ovviamente questi dati sono al netto di chi ancora non ha un’idea chiara su come schierarsi: la riforma va a toccare tanti aspetti e in molti devono decidere se è meglio dare il via libera alle modifiche con cui sono d’accordo o bloccare quelle che non raccolgono il loro consenso.