L’ultima volta che abbiamo parlato delle intenzioni di voto degli italiani abbiamo fatto riferimento al controsorpasso del PD ai danni del Movimento 5 Stelle: oggi diamo un’occhiata agli ultimi sondaggi politici elettorali e scopriamo se ad inizio settembre 2016 ci sarà un nuovo ribaltone o se la situazione rimane invariata; per quanto riguarda il Referendum Costituzionale il No continua ad essere in vantaggio sul Sì, ma l’elevato numero di indecisi lascia la porta aperta a qualsiasi possibilità.
Sondaggi politici elettorali: PD in testa al primo turno, ma al ballottaggio vince il Movimento 5 Stelle
L’ultimo sondaggio elaborato da Piepoli vede ancora una volta il Partito Democratico in testa: il PD guadagna mezzo punto rispetto alle rilevazioni di inizio agosto e arriva al 32%; alle sue spalle rimane stabile il Movimento 5 Stelle, che non lascia quota 27 punti. Sembra proseguire il periodo poco brillante della Lega Nord, che lascia lo 0,5% e condivide il terzo gradino del podio con Forza Italia, stabile all’11,5%. Fratelli d’Italia arriva al 5,5%, mentre Ncd non si muove dal 3,5%.
Anche secondo Winpoll il PD è il primo partito d’Italia, anche se le distanze tra le due forze politiche più importanti del Paese sono minori: il Partito Democratico guida la classifica con il 31,7% dei consensi, mentre il M5S segue con il 28,8%. La distanza di circa due punti percentuali rimarrebbe anche nel caso in cui i partiti del centrodestra riuscissero a trovare un’intesa e a presentarsi con un unico listone: paradossalmente a guadagnarci sarebbero proprio il PD (che salirebbe al 32,3%) e i pentastellati (29,4%).
Nessun partito sembra al momento in grado di raggiungere l’obiettivo del 40% al primo turno: se alle prossime elezioni si voterà con l’Italicum, una situazione del genere porterebbe al ballottaggio. I sondaggi sull’eventuale secondo turno sorridono ancora al Movimento 5 Stelle, che riuscirebbero ad imporsi sia sul centrodestra (56,5%-43,5%) che contro il Partito Democratico (54%-46%); il PD vincerebbe il confronto con il listone del centrodestra con un 55%-45%.
Referendum Costituzionale: il No ancora in vantaggio, settembre 2016 mese decisivo
Ad agosto abbiamo quindi assistito ad un recupero del PD nelle intenzioni di voto degli italiani, ma questi sondaggi non bastano a far tornare il buon umore a Renzi e la sua squadra: a parte il fatto che, come abbiamo appena visto, i sondaggi politici elettorali vedono ancora il Movimento 5 Stelle trionfare al secondo turno, ci sono le rilevazioni relative al referendum che mostrano il No ancora in vantaggio. Il Governo spera ancora, anche perché il numero degli indecisi è sempre elevatissimo e ci sono ancora un paio di mesi per convincere qualcuno a schierarsi a favore della riforma.
Stando agli ultimi sondaggi il 24% degli italiani ha già deciso che non andrà a votare, mentre quelli che sono già sicuri di recarsi alle urne rappresentano il 51% degli aventi diritto. Tra questi il 54% ha deciso che voterà No, mentre il 46% è intenzionato ad appoggiare la riforma costituzionale. L’obiettivo dell’Esecutivo a questo punto è cercare di convincere quel 25% di indecisi: anche se la campagna per il referendum non è ancora ufficialmente cominciata, le prime settimane di settembre potrebbero rivelarsi importantissime e delicate.