Tasi 2015, come pagare il saldo con bollettino o F24: istruzioni per la scadenza del 16 dicembre

Pubblicato il 15 Dic 2015 - 1:16pm di Ubaldo Cricchi

Il 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per pagare il saldo della Tasi 2015: entro questa scadenza si dovrà versare la seconda rata della tassa tramite bollettino postale o modello F24. Una volta che il contribuente è riuscito ad effettuarle il calcolo del saldo Tasi destreggiandosi tra aliquote e coefficienti si potrà procedere con il pagamento: ecco le istruzioni e le regole per la compilazione del bollettino e dell’F24.

Saldo Tasi 2015, scadenza vicina: come pagare?

Prima di tutto bisogna fare una distinzione tra chi deve fare versamenti inferiori ai 1.000 euro e chi invece deve pagare cifre maggiori. Se il pagamento non raggiunge i mille euro può essere effettuato tramite il modello F24 (ordinario o semplificato) direttamente allo sportello della banca o delle Poste. Se l’importo invece supera i mille euro si dovrà ricorrere al modello F24 precompilato che viene inviato dal Comune (da pagare sempre in Banca o alle Poste), ma se si vuole ugualmente utilizzare il modello ordinario o semplificato il pagamento dovrà essere effettuato online. Con il bollettino postale (che si trova parzialmente compilato direttamente negli uffici postali) non ci sono limiti di importo, ma se si sceglie per questa opzione sarà necessario utilizzare più bollettini se si deve pagare l’imposta su immobili situati in Comuni diversi.

Istruzioni per la compilazione del modello F24

Se si paga con l’F24, la sezione che dovremo compilare per il pagameno della Tasi è quella indicata con “Imu e altri tributi locali”: ecco le istruzioni per compilare il modello nel modo corretto. Partendo da sinistra, nello spazio “codice ente/codice comune” bisogna indicare il codice catastale del comune (composto da una lettera e tre cifre): per conoscerlo è sufficiente andare sulla pagina dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate. La casella “Ravv” deve essere barrata solo se si sta facendo il pagamento di un ravvedimento, quindi se si sta semplicemente versando la Tasi non bisogna barrarla. La casella “Imm var” va barrata se gli immobili hanno subito delle modifiche e c’è l’obbligo di dichiarazione della variazione. Lo Spazio “Acc” deve restare in bianco. La casella “Saldo” invece deve essere barrata: il 16 dicembre è infatti la scadenza per il pagamento della seconda rata a saldo delle tasse sulla casa. Nello spazio “Num immob” va indicato il numero degli immobili su cui si sta pagando la tassa. Nello spazio indicato da “codice tributo” va inserito il codice esatto relativo al tipo di immobile:
– abitazione principale e pertinenze: 3958
– immobili diversi dalla prima casa: 3961
– fabbricati rurali (uso strumentale): 3959
– aree fabbricabili: 3960.
Spostandoci ancora verso destra si trova la casella “rateazione/mese rif”, che va lasciata in bianco. Nello spazio “Anno di riferimento” va inserito il 2015. In “importi a debito versati” si deve scrivere l’importo Tasi da pagare”, mentre in “Importi a credito compensati” si deve specificare se ci sono compensazioni attraverso altri crediti d’imposta. Nella casella “Totale G” si inserisce la somma degli importi a debito e in quella “Totale H” si deve scrivere la somma degli importi a credito relativi alla sezione Imu e altri tributi locali (va lasciata in bianco se non esistono importi a credito). Nello spazio denominato “Saldo (G-H)” si deve inserire la differenza tra gli importi inseriti nelle ultime due caselle. L’ultimo spazio è riservato alle detrazioni: bisogna controllare nella delibera del comune per sapere se si ha diritto a qualche detrazione.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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