Truffa su Facebook da profili falsi: tutti i raggiri più comuni a cui fare attenzione

Pubblicato il 19 Apr 2021 - 9:06am di Daniele Celli

Come proteggersi dai profili falsi su Facebook? Se da un lato il web e la tecnologia presentano molti aspetti positivi come la possibilità di fare ricerche velocemente, di tenere i contatti anche con persone distanti fisicamente, di conoscere in tempo reale le notizie in arrivo da tutto il mondo, dall’altro non sono pochi i difetti di Internet facilmente riscontrabili. La Rete può rivelarsi fuori controllo, può diventare una lama pungente nelle mani di persone cattive e dai fini non encomiabili, può creare dipendenza e, infine, è vulnerabile. Non solo esperti hacker e devastanti virus possono colpire il web ed interferire con la vita delle persone ma chiunque può diventare un fastidioso neo che lede la libertà e la privacy di chi ingenuamente si fida ancora del prossimo. Prendiamo Facebook come esempio. E’ un social network che permette di interagire in gruppi interessanti, di coltivare insieme ai simili le proprie passioni, di condividere pensieri ed eventi in modo tale da denunciare un atto che non si appoggia o da rendere partecipi agli altri di un episodio positivo. Gli aspetti positivi del social più conosciuto sono tanti ma non bisogna sottovalutare l’ombra che si aggira indisturbata tra le pagine e che potrebbe colpire chiunque. Creare profili falsi è semplice e lo scopo di questa truffa è raggirare le persone che credono alla buona fede di chi gli sta intorno. Scopriamo, allora, come riconoscere un falso profilo e quali sono i raggiri più comuni a cui fare attenzione.

Come riconoscere i profili falsi su Facebook ed evitare la truffa

Il primo passo per identificare i raggiri più comuni a cui fare attenzione su Facebook è riconoscere quando un profilo è falso. La piattaforma di Zuckerberg ospita più di un miliardo di iscritti e in questa marea umana è facilmente intuibile come possano trovarsi persone dagli scopi subdoli e meschini. Questi truffatori sono capaci di gestire anche una decina di profili falsi, collegati o meno tar loro, e sanno muoversi abilmente nel mondo digitale non avendo alcuna remora nel raggirare gli altri. Riconoscerli, però, è abbastanza semplice se si sa cosa cercare all’interno del profilo. Innanzitutto occorre prestare molta attenzione alla foto profilo e all’immagine di copertina. Se non sono caratterizzate da chiarezza e il vostro intuito presenta qualche dubbio è bene approfondire tale aspetto andando a visualizzare le foto accessibili all’interno del profilo stesso. Qualora non ci siano foto che lo rappresentano ma solo avatar e immagini varie è probabile che si tratti di un fake; a maggior ragione se le foto presenti risultano scaricate da Google Immagini. Per accertare quest’ultima possibilità basterà scaricare l’immagine e caricarla in Google Immagini.

Per riconoscere un profilo fake, poi, si può controllare la lista degli amici. Se la lista dovesse risultare ricca di nomi di persone senza alcuna attinenza tra loro e residenti in zone sparse per il mondo probabilmente si tratta di falsi profili ed è bene non accettare l’amicizia. Allo stesso modo può essere utile visualizzare la bacheca e leggere post, commenti ricevuti e fatti, i link. L’assenza di queste attività è indice di un fake così come l’assenza di informazioni personali quali scuola frequentata, lavoro svolto, data di nascita (spesso i truffatori per non perdere tempo inseriscono come data 1° gennaio o 31 dicembre).

Dopo aver controllato gli aspetti citati potrete facilmente intuire se il profilo è falso oppure no. Qualora si accertasse la falsità dell’account si avrebbero due possibilità. Se l’amicizia era già stata accettata occorrerà rimuovere l’account dagli amici, segnalarlo e bloccarlo. Non avendo ancora accettato l’amicizia, invece, basterà cliccare su “elimina” per poi segnalare l’account.

Saper riconoscere i falsi profili è determinante per non incorrere in truffe e raggiri su Facebook, ma quali sono nello specifico questi raggiri a cui bisogna prestare attenzione? Qual è lo scopo delle persone che creano account non veri e iniziano ad inviare richieste di amicizia a chiunque?

I raggiri su Facebook a cui prestare attenzione

I motivi alla base della decisione di creare un account fake su Facebook sono molteplici. Alcuni si rivelano essere alquanto banali come, ad esempio, voler scoprire se il partner è fedele o se un amico sta mentendo. Altri obiettivi, invece, risultano essere decisamente subdoli, partoriti da un truffatore che vuole guadagnare sulle spalle degli altri. Lo scopo maggiore è rubare i dati personali di altre persone, le loro foto e altre informazioni per usarle, poi, illegalmente. Qui entra in gioco la fantasia dell’impostore che può seguire varie tattiche al fine di raggiungere il proposito.

Un primo raggiro a cui fare attenzione è il phishing, l’arrivo di messaggi che sembrano provenire da Facebook in cui si richiede all’utente l’inserimento di password e dati privati per risolvere un certa certa tipologia di problematica misteriosamente insorta. Purtroppo, anche se sempre più spesso si dice di fare attenzione a non fornire mai informazioni personali – e soprattutto password – online, alcune persone, spaventate da ciò che potrebbe succedere qualora non rispondessero al messaggio, si lasciano raggirare  dando i dati dell’account. Entrati nei profili “rubati”, i truffatori potranno accedere ai dati di pagamento dell’ignaro utente e rubargli i soldi procedendo con acquisti a sua insaputa. L’unico modo per evitare il raggiro e non aprire mai messaggi inviati da sconosciuti e controllare attentamente l’URL di Facebook (facebook.com) dato che gli impostori rimandano facilmente l’utente ad un sito dall’interfaccia simile al noto social network per procedere con l’inganno.

Un altro raggiro riguarda false lotterie a cui partecipare per vincere prestigiosi premi. I truffatori, in questo caso, si presentano con falsi profili come dipendenti di un’azienda, un’associazione o un ente e per l’scrizione alla lotteria richiedono i dati personali e l’IBAN del proprio conto corrente. Vale lo stesso concetto espresso in precedenza, mai fornire informazioni private a sconosciuti.

Altri malintenzionati si appoggiano agli eventi di Facebook per raggirare gli utenti. L’obiettivo lo raggiungono creando una pagina fake di un evento del tutto simile all’originale, può essere un concerto o un qualsiasi spettacolo, meglio se di elevata risonanza in modo tale da proporre prezzi dei biglietti elevati. Le possibilità in cui l’utente ignaro della truffa potrebbe incorrere sono due. Se il truffatore ha acquistato in precedenza dei biglietti dell’evento per rivenderli a prezzo maggiorato, l’utente pagherà più del dovuto ma almeno potrà assistere all’evento. C’è, però, anche la possibilità che il truffatore non abbia alcun biglietto ma possa comunque mettere in atto il raggiro appoggiandosi ad un circuito di ticketing esterno a Facebook. Il povero utente non solo perderà i soldi ma non potrà neanche assistere allo spettacolo. Per poter evitare di incorrere in questa truffa occorrerà ricercare attentamente la pagina ufficiale dell’evento controllando che sia realmente legata all’artista che interessa. In caso di incertezza è meglio evitare di procedere con l’acquisto dei biglietti e continuare con le ricerche.

Una truffa più articolata elaborata con falsi profili che può mietere molte vittime e rendere un ignaro utente partecipe del raggiro stesso ha come protagonisti i coupon. Un amico – caduto inconsapevolmente nell’inganno – condivide una gift card gratuita o un codice sconto con cui è possibile fare acquisti presso un importante rivenditore su Facebook. Cliccando sul post apparirà un modulo da compilare con i dati personali per poter ricevere il codice e una volta compiuta tale operazione verrà chiesto di condividere il post per terminare la procedura ed ottenere finalmente la gift card o il codice sconto. Qual è la conclusione? L’utente non avrà alcuna carta regalo, avrà condiviso le proprie informazioni personali e avrà contribuito a far continuare la truffa sul social network. Tutti i post del genere devono, dunque, essere ignorati soprattutto se visitando il profilo del mittente originario si percepisce che si tratta di un falso profilo. Contattare l’amico che ha condiviso il coupon può essere un buon punto di partenza per svelare il raggiro e segnalarlo a chi di competenza.

Creando profili falsi su Facebook, poi, alcuni truffatori si divertono ad illudere le vittime utilizzando programmi appositi che simulano reali conversazioni. Questo tipo di raggiro, chiamato chatbot, lascia credere agli ignari utenti di chattare con ragazze/ragazzi avvenenti, giovani e disposti a intrattenere sexy chat. In realtà si parlerà con un computer e l’idea di riuscire a concludere la conversazione con una conoscenza potrà rimanere solamente pura utopia. Per riconoscere queste truffe, divertenti per gli impostori ma non per le loro vittime, basterà effettuare domande specifiche o elaborate dato che i bot configurati solitamente sono in difficoltà davanti all’uso di termini complessi o a richieste particolari. Si potrebbe, poi, inserire il nome del falso profilo su Google e vedere cosa viene fuori.

In conclusione, smascherare il raggiro di un falso profilo può essere semplice se si tiene conto delle informazioni fornite nell’articolo. Ricordate di non fornire dati personali, di controllare accuratamente la completezza del profilo di chi chiede l’amicizia, di non dare soldi in anticipo o partecipare a lotterie fittizie e, infine, di fare molta attenzione alla presenza di errori grammaticali o ortografici nei messaggi. Seguendo queste accortezze non sarete le prossime vittime di chi crea falsi profili, anzi, potrete segnalare i disonesti a Facebook o alla Polizia Postale ed impedire, così, che utenti meno accorti vengano truffati.

Info sull'Autore

Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

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