Vino, champagne, spumante: come utilizzare le corrette denominazioni

Pubblicato il 21 Set 2018 - 8:05am di Simone Celli

Tra i vini prediletti dai consumatori spiccano sicuramente quelli effervescenti, dalle bollicine allo champagne, dallo spumante al prosecco. I termici che definiscono questo tipo di vini sono però utilizzati in modo assai approssimativo, più o meno come se si trattasse di sinonimi. Nella realtà stiamo invece parlando di prodotti assai diversi tra loro, per luogo d’origine e anche per metodo di produzione.

Lo spumante

Ci sono molte persone, a volte anche alcuni intenditori di vino, che si riferiscono a qualsiasi vino frizzante con il termine di spumante. In effetti però stiamo parlando di una categoria di vini, all’interno della quale ricadono prodotti assai diversi tra loro. Addirittura sono in commercio alcuni spumanti addizionati di anidride carbonica, che quindi non è originata dalla fermentazione naturale; si tratta di vini di qualità medio bassa, come in genere dichiara anche il loro prezzo. Diversa è la questione per il Ferrari, al quale spesso ci si riferisce come spumante Ferrari, mentre la denominazione corretta è vino ferrari (vedi sito), dove la presenza di bollicine finissime è garantita da una lavorazione che segue il metodo classico, che fornisce non solo il perlage, ma anche aromi e sapori del tutto unici e irripetibili, se non attraverso una profonda conoscenza dei metodi di vinificazione e una lavorazione accurata. Oggi per questo tipo di vini si preferisce utilizzare il termine bollicine, che è più rispettoso del lavoro che sta dietro alla loro produzione.

Lo champagne

Anche in questo caso esistono numerosi fraintendimenti. C’è chi dice che “lo champagne è lo spumante francese”. Una frase del tutto errata visto che si confonde un concetto abbastanza generico con uno molto ben preciso. Si può infatti chiamare champagne solo il vino frizzante prodotto nell’omonima regione della Francia, utilizzando uve Pinot nero, Pinot meunier e Chardonnay, seguendo un preciso disciplinare che stabilisce i tempi e i metodi di produzione del vino. Il metodo champenois, o metodo classico, è per il resto simile a quello sfruttato per produrre le migliori bollicine in Italia.

Metodi di produzione del vino

Il metodo classico è un processo di vinificazione che comprende una lunga serie di passaggi, per alcuni dei quali occorrono anni per ottenere ciò che si desidera. Esistono altri metodi per produrre vino spumante, in Francia chiamato Crémant, uno dei più utilizzati è il metodo Martinotti-Charmat, che sfrutta l’autoclave per accelerare il processo di produzione naturale di anidride carbonica. I vini così ottenuti sono comunque di buona qualità, ma ovviamente stiamo parlando di minori tempi per ottenere una bottiglia pronta alla vendita e anche qualità organolettiche ben differenti a quelle di un metodo classico.

Quanto costa una bottiglia di bollicine

Veniamo ora al punto dolente: il costo di questi vini. Tutti noi sappiamo che in commercio esistono vini frizzanti dai prezzi più disparati, dai pochi euro fino a centinaia. Le differenze ovviamente riguardano le uve e le annate, ma anche le cantine o la zona di produzione. Non è solo questo a fare la differenza però, se si considerano i tempi tecnici è l’attenzione artigianale che il metodo classico comporta non ci si stupisce più del costo dei vini prodotti seguendo questo disciplinare.

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