Quando si sottoscrive una polizza assicurativa per la moto è possibile abbinare una serie di garanzie accessorie che possono però fare lievitare il costo dell’assicurazione, ma che in caso di sinistro possono evitare grosse spese. Ognuna di queste coperture accessorie andrebbe quindi valutata bene, per capire quanto convenga risparmiare su di esse al momento della sottoscrizione. Una di queste garanzie accessorie è l’infortunio al conducente. Questa formula tutela, in caso di incidente con la colpa, l’unica persona che sostanzialmente resta esclusa dal risarcimento dell’assicurazione base obbligatoria, ovvero colui che è alla guida del mezzo.
Che cos’è la polizza moto per infortunio al conducente e quanto costa?
Nella tutela obbligatoria dell’assicurazione moto, quindi senza le garanzie accessorie, il risarcimento è previsto solo per danni a terzi, siano essi persone (passeggeri del proprio mezzo o dell’altro coinvolto), veicoli o cose.Se la colpa non è della persona che sottoscrive la polizza infortuni conducente, ma di un altro mezzo, sarà l’assicurazione di quello a coprire i suoi danni personali, ma se invece c’è una responsabilità primaria, egli sarà escluso dal risarcimento.
In questo senso la copertura accessoria ha validità e ha senso solo in quest’ultimo caso. Chi guida una moto è solito sottoscrivere questo tipo di copertura, perché negli incidenti sulle due ruote il conducente viene coinvolto molto spesso e non è raro, purtroppo, che subisca dei danni fisici dovuti alla caduta.Per la moto soprattutto, quindi, è bene valutare se inserire questa garanzia nel RC moto, anche se un po’ aumenta il premio.
L’estensione della copertura assicurativa al conducente può avere un costo variabile in base al tipo di assicurazione, di solito ovviamente ha un costo inferiore sulle RC stipulate online. Basta fare una prova qui per capirlo e valutare se ne vale la pena: http://www.conte.it/polizze-assicurative/moto/.
Quando e quanto viene risarcito dall’assicurazione?
La polizza accessoria per gli infortuni al conducente risarcisce il danno subito in base a delle tabelle tariffarie prestabilite in sede di firma del contratto. Queste prevedono un massimale variabile che si può selezionare a piacere fra quelli proposti dalla Compagnia di assicurazioni e che è direttamente proporzionale, ovviamente, al costo della sottoscrizione di questa copertura.
Le polizze di questo genere possono coprire danni diversi, che comprendono casistiche varie in base alle clausole stabilite alla firma. Si possono comprendere:
- la morte del conducente,
- l’invalidità permanente,
- una diaria per ogni giorno di eventuale ricovero,
- una diaria per giorni con ingessatura (di solito per un massimo fissato di giorni),
- il rimborso delle spese sanitarie sostenute da chi ha sottoscritto la polizza.
Il firmatario deve essere fra i nominativi abilitati alla guida del mezzo, quindi la copertura infortuni conducente deve essere in linea con il tipo di guida selezionato nella polizza assicurativa.
Se si sceglie la Guida libera, saranno coperti tutti i conducenti alla guida; se invece si seleziona la Guida esclusiva, sarà coperto solamente il conducente prescelto. Se il conducente coinvolto nel sinistro non è abilitato alla guida del mezzo, se è in stato di ebbrezza oppure sotto l’effetto di droghe, se si valuta abbia provocato volontariamente l’incidente per avere un risarcimento: la copertura non è valida e l’assicurazione non erogherà alcun rimborso. La Compagnia di assicurazione può anche prevedere uno scoperto o una franchigia che talvolta può arrivare sino al 5% del totale del danno subito. La franchigia costituisce la parte di danno che resta a carico dell’assicurato, quindi tanto è minore, quanto maggiori saranno i vantaggi dell’assicurato.