Borg McEnroe, recensione del film con Shia Lebouf: il racconto di due leggende del tennis mondiale

Pubblicato il 9 Nov 2017 - 6:30pm di Giacinta Carnevale

Arriva nelle sale cinematografiche italiane “Borg McEnroe”, il nuovo film diretto dal regista danese Janus Metz. La pellicola, presentata in anteprima alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, racconta la storica rivalità tra due leggende del tennis mondiale. A seguire vi proponiamo la recensione del film che vede protagonisti Shia Lebouf e Sverrir Gudnason.

Arriva al cinema “Borg McEnroe”, diretto da Janus Metz con Shia Lebouf e Sverrir Gudnason

Premiato dal pubblico come miglior film della Festa del Cinema di Roma terminata lo scorso 5 novembre, sbarca oggi al cinema “Borg McEnroe”. Si tratta della nuova pellicola del danese Janus Metz che ha scelto di portare sul grande schermo una delle più grandi e belle rivalità della storia del tennis: da una parte “l’uomo di ghiaccio” Björn Borg e dall’altra l’irascibile e ribelle John McEnroe. Tutti gli appassionati di questo sport hanno impresso nella mente la storica finale di Wimbledon del 1980 tra le due leggende. Era il 6 luglio quando i due tennisti diedero vita ad una partita incredibile sul più celebre campo in erba del mondo.

In quella straordinaria finale il numero uno del mondo, Björn Borg riuscì ad avere la meglio su McEnroe solo al quinto ed ultimo set terminato 8-6 per lo svedese. Svelando la loro vita fuori e dentro il campo, “Borg McEnroe” è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di due indiscussi campioni del tennis. Il regista Janus Metz ha descritto la sua pellicola come la versione ambientata nel mondo del tennis di “Toro Scatenato”. 

Protagonisti indiscussi del film sono l’attore svedese Sverrir Gudnason, la cui somiglianza fisica con Borg è davvero impressionante, e l’americano Shia Lebouf che invece interpreta McEnroe. Nel cast troviamo poi Stellan Skarsgård, Tuva Novotny, David Bamber, Claes Ljungmark, Robert Emms, Demetri Goritsas e Colin Stinton. Una curiosità: ad interpretare il giovane Borg è il secondogenito del tennista svedese. La sceneggiatura è stata scritta da Ronnie Sandahl mentre della fotografia si è occupato Niels Thastum. “Borg McEnroe” è distribuito nelle sale dalla Lucky Red in collaborazione con Sky Cinema.

Borg McEnroe, recensione del film che racconta la storica rivalità tra due leggende del tennis

“Il tennis insegue il linguaggio della vita. Vantaggio, servizio, errore, break, amore (love)… Ogni match è una vita in miniatura”. Ad aprire il film “Borg McEnroe” è una celebre frase di un altro grande tennista del passato, André Agassi. La pellicola del regista Janus Metz si propone proprio di raccontare l’aspetto psicologico del tennis e quello che devono affrontare i giocatori prima di una sfida così importante. Borg McEnroe non è solo il racconto di una delle finali più straordinarie della storia di Wimbledon, ma va a scavare nella testa e nello spirito di questi due campioni così diversi l’uno dall’altro.

Non è un caso che il pubblico romano lo abbia eletto come miglior film della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. E’ difficile infatti non sentirsi catturati dalla pellicola di Metz che ha il potere di portarci indietro nel tempo, in quell’epoca in cui i tennisti erano considerati delle vere e proprie rock star. Il regista traccia il profilo biografico dei due campioni e lo fa attraverso continui flashback nella loro infanzia e scopriamo così che John McEnroe non era l’unico tra i due ad essere un ribelle. Anche Borg, prima di diventare “l’uomo di ghiaccio”, aveva un carattere irascibile, irruento, sempre pronto a rompere racchette ed insultare arbitri ed avversari. Ma la differenza tra i due è che lo svedese, spinto soprattutto dal suo allenatore, era riuscito crescendo a controllare la sua rabbia. Tuttavia anche McEnroe in quella storica finale riesce a tenere a bada il suo animo ribelle e finalmente conquista il pubblico inglese che fino a quel momento aveva mal digerito i suoi scatti d’ira.

Borg McEnroe è un film che coinvolge lo spettatore dall’inizio alla fine, anche coloro che già conoscono il risultato ed hanno avuto la fortuna di assistere a quel match incredibile. E’ una storia emozionante che ci mostra il riscatto dei due protagonisti che vincono la partita più importante, quella interiore, contro insicurezze e demoni. Ed è proprio al termine di quella finale del 1980 che avrà inizio la lunga amicizia tra Björn Borg e John McEnroe. Insomma se ancora non avete scelto il film da vedere in questo week-end, vi consigliamo senza dubbio questa splendida pellicola di Janus Metz.

Info sull'Autore

Giornalista pubblicista, la mia passione per la scrittura nasce fin dai tempi del liceo. Attualmente scrivo di Cinema, Spettacolo, Musica e Moda e Cultura per CorrettaInformazione.it. Amo il calcio, la musica, le serie tv ed il cinema.

Lascia Una Risposta