Brooklyn, trama del film e recensione: storia di una giovane donna tra sogno americano e coraggio di scegliere

Pubblicato il 18 Mar 2016 - 3:39pm di Patrizia Monaco

Trama e recensione del film Brooklyn. L’attrice nominata all’Oscar Saoirse Ronan porta al cinema il coraggio di sognare di una donna irlandese.

Brooklyn

Recensione di Brooklyn, al cinema la storia d’altri tempi che ha conquistato gli Academy

Da giovedì 17 marzo è arrivato finalmente sui grandi schermi italiani il film Brooklyn. La pellicola diretta da John Crowley è stata oggetto di distribuzione internazionale già nel mese di marzo e, a distanza di due mesi, anche l’Italia potrà sognare ad occhi aperti seduti comodamente sulla poltrona del cinema. Durante la visione del film, risulterà inevitabile trovarsi a fantasticare su ciò che sarebbe stata la propria vita qualora si fosse trovato in gioventù il coraggio di prendere e partire, senza rimorsi o rimpianto alcuno. La leggenda dell’agognato American Dream, il sogno americano, quella terra apparentemente così distante e capace di farci credere che lì tutti i buoni propositi si realizzano perché, caspita, quelli sono gli Stati Uniti d’America. E se il sogno persiste ancora oggi, con media e mezzi d’informazione volti a testimoniarci anche le parti difettose della macchina a stelle e strisce, figuriamoci quale isola di salvezza rappresentasse l’America negli anni ’50. Ed è proprio in quel periodo storico che prendono vita i protagonisti di Brooklyn, film in grado di raccogliere enormi consensi da pubblico e critica, arrivando a contare ben tre nomination agli ultimi Academy Awards.

È d’obbligo poi sottolineare che le categorie per le quali la pellicola è stata chiamata a presenziare rientrino tra le più significative della celebre cerimonia, basti pensare all’Oscar come Miglior sceneggiatura non originale per il quale concorrevano film di tutto rispetto quali La grande scommessa (Adam McKay e Charles Randolph), Carol (Phyllis Nagy), The Martian (Drew Goddard) e Room (Emma Donoghue). Per non parlare poi di Saoirse Ronan, nominata agli Academy come Miglior Attrice Protagonista, in un’avvicente competizione con Cate Blanchett, Jennifer Lawrence, Charlotte Rawling e Brie Larson. Riconoscimento illustre se pensiamo che la Ronan compie 22 anni il prossimo 12 aprile. Brooklyn è stato infine considerato come uno degli otto lavori più riusciti dell’anno, venendo nominato come Miglior Film. E non sarebbe potuto altrimenti, poiché la pellicola diretta da John Crowley rappresenta davvero un gioiellino del cinema contemporaneo, chiamato a portare sul grande schermo un’emozionante storia di coraggio e di sogni, con ottimi costumi ed una sceneggiatura eccellente.

Trama e trailer del film, l’attrice Saoirse Ronan diventa Eilis Lacey nel coraggioso viaggio verso l’American Dream

Protagonista assoluta di questa affascinante storia è Eilis Lacey (Saoirse Ronan), giovane ragazza irlandese timida e sognatrice. La favola moderna di Brooklyn la vede inizialmente nel suo paese natale, Enniscorthy (Irlanda sudorientale) intenta a condividere la propria casa con sua madre Mary (Jane Brennan) e sua sorella Rose (Fiona Glascott). Al tramontare della propria adolescenza, Eilis comprende che rimanere nella contea di Wexford non le aprirà alcuna porta sul versante lavorativo, costringendola ad affrontare un futuro precario e mediocre. Questa consapevolezza sarà alla base della scelta che la vedrà salutare la propria famiglia ed i propri amici per seguire il sogno americano.

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Il lungo viaggio in nave verso Brooklyn non è certo dei migliori ed inevitabilmente Eilis verrà colta da un forte senso di sconforto e nostalgia, ma il destino inizierà a porla di fronte a personaggi capaci di trasmetterle forza e coraggio e a farle capire che in fondo, una volta superato lo smarrimento iniziale, si apriranno per lei nuove finestre su un mondo pieno di brillanti possibilità. Scene esilaranti, tra luoghi comuni e complicità femminile, arricchiranno il percorso di Eilis, arrivata inoltre ad ottenere già un prestigioso lavoro nella cittadina americana. Sempre a Brooklyn, la giovane Island conoscerà il vero amore, personificato da Tony Fiorello (Emory Cohen) affascinante idraulico italiano che la conquisterà con la sua simpatia ed i suoi modi di fare tipici del Bel Paese. Quando l’incontro tra i due avrà luogo, il film inizierà a prendere una piega sempre più romantica, coinvolgendo il pubblico in una storia d’altri tempi.

Ma, come tutte le più belle esperienze, non può mancare il duro richiamo alla realtà, per cui Eilis dovrà fare i conti con la prematura scomparsa di sua sorella Rose (Fiona Glascott). Con lei Eilis aveva intrattenuto una corrispondenza che le permetteva di sentirsi più vicina a casa, trovando conforto nelle lettere della sorella che con maturità e saggezza la guidava spiritualmente nell’affrontare la sua nuova avventura senza piangere o demoralizzarsi. Perdere questa figura rappresenterà un duro colpo per Eilis che sceglierà per questo di tornare in patria, scoprendo però quanto vero sia il suo amore per il giovane Tony e quanto rischioso sarebbe per lei rimanere in Irlanda, lì dove il mondo sembra essere rimasto troppo indietro rispetto agli Stati Uniti.

Brooklyn

Brooklyn rappresenta così un film senza antagonisti, nessuno ostacolerà infatti il percorso di Eilis nel diventare una donna di coraggio ed esperienza. Mai come in questi anni, la pellicola dovrebbe risvegliare negli animi di chi lo visiona, la voglia ed il desiderio di stravolgere la propria esistenza, spesso assestata a livelli considerabili poco più che soddisfacenti. Una catena emotiva collega i suoi protagonisti in un passaggio di testimone tra chi sogna e chi ha sognato, arrivando a superare la paura iniziale e confermando il detto per cui fare un passo in avanti incute timore ma una volta portato a termine il movimento ci si rende conto che il vero pericolo sarebbe stato rimanere fermi.

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Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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