Costo benzina al litro in Italia 2023: calcolo al km, prezzi in città e in autostrada, fattori che influiscono

Pubblicato il 16 Set 2021 - 11:58am di Alessandra Corbo

Il costo della benzina è una di quelle cose che subisce maggiori variazioni di prezzo durante il corso dell’anno. Non solo, talvolta le variazioni di prezzo cambiano anche a seconda della città in cui si fa rifornimento e se il distributore si trova su strade urbane o ad alto scorrimento, come le autostrade. Qualunque sia la situazione, è innegabile che, purtroppo, troppo spesso la benzina ha dei costi veramente elevati e delle oscillazioni di prezzo piuttosto significative.

A modificare il prezzo del carburante incidono diversi fattori che andremo ad analizzare e che pesano sulla scelta di dove fare rifornimento, per cercare di risparmiare qualche centesimo di euro che, alla fine dell’anno, diventa qualche centinaio di euro.

Vediamo quindi quale è il costo medio della benzina, in città e in autostrada, come calcolare il costo medio della benzina per un km percorso e quali fattori incidono sulla variazione del suo prezzo finale.

Costo medio benzina in città nel 2023

Se siete interessati a conoscere il prezzo medio attuale della benzina nei distributori della vostra città dovete tenere conto che ogni marchio presenta, seppur minime, delle differenze di prezzo che possono variare di qualche centesimo il prezzo totale del vostro rifornimento di benzina.

Secondo Quotidiano Energia, punto informativo di riferimento per il settore energetico con notizie sempre aggiornate e attuali, il prezzo del carburante per il 2023 è salito di due centesimi in più, rispetto alla media dello scorso anno.  Il prezzo della benzina, quanto per il diesel, è salito di circa un centesimo al litro, attestandosi intorno alle cifre medie di 1,595 euro/litro. Diversi marchi poi, presentano dei prezzi che oscillano da 1,588 euro/litro fino a 1,605 euro/litro raggiungendo così una media del prezzo che si aggira intorno a 1,596 euro per litro. Queste cifre riguardano il self service, servizio offerto dai punti di rifornimento che in genere costa molto meno rispetto al servito. In questo caso, infatti, il prezzo della benzina per il 2023 è salito intorno a 1,738 euro/litro. Anche in questo caso il prezzo medio praticato dalle compagnie oscilla tra un minimo di 1,682 euro/litro e 1,807 euro/litro, per una media di circa 1,742 euro a litro. Se dovete fare benzina in città dovete tenere conto che attualmente le cifre sono queste e che molto dipenderà anche dalla compagnia di distribuzione presso la quale sceglierete di fare rifornimento.

Vediamo invece quale è il prezzo medio della benzina per i distributori delle autostrade.

Costo medio per un litro di benzina in autostrada nel 2023

Se dovete mettervi in viaggio, sia per lavoro che per intraprendere una vacanza, è bene essere a conoscenza che, purtroppo, i fornitori di benzina dislocati lungo le arterie autostradali applicano, generalmente, un rincaro di qualche decina di centesimi di euro sul prezzo del carburante rispetto ai fornitori di città.

Inoltre, specialmente in concomitanza dei grandi esodi per le vacanze e durante i fine settimana, il rincaro sul prezzo subisce una maggiorazione ulteriore, innalzando notevolmente il costo della benzina in autostrada. Tralasciando alcuni picchi di prezzo che possono eccezionalmente verificarsi, generalmente il costo medio di un litro di benzina in autostrada si aggira intorno a 1,798 fino ad arrivare a cifre piuttosto elevate come 1,998 euro per litro.

All’incirca, in questo momento, il costo medio di un litro di benzina in autostrada si aggira intorno a 1,898 euro per litro, sia per il servito che per il self service. Anche in questo caso, le variazioni di prezzo dipenderanno molto dalla compagnia che sceglierete per il vostro rifornimento.

Tralasciando le considerazioni del caso possiamo solo consigliare, per risparmiare qualche centesimo in più, di fare rifornimento, ove possibile, prime di mettervi in viaggio così da risparmiare qualche centesimo di euro in più.

Come calcolare il costo medio della benzina per un km percorso

Considerato che la benzina subisce delle variazioni di prezzo notevoli, come abbiamo appena visto, è ragionevole chiedersi, quindi, quanto costi mediamente un litro di benzina per un km percorso. Si tratta di un rapido calcolo che potrebbe esservi utile per fare delle valutazioni importanti, quali: ridurre al minimo l’impatto ambientale, monitorare l’efficienza del proprio mezzo e infine l’eventuale risparmio.

Per calcolare il costo medio della benzina per un km di percorrenza occorre basarsi su alcuni parametri di base, che vengono utilizzati anche dalle case produttrici di autoveicoli per realizzare motori altamente efficienti in termini di costi e consumi. Generalmente il parametro utilizzato dalle case produttrici è l/km, ma si tratta di un parametro che non è capace di rendere bene i risultati sperati, pertanto dovremmo invertire il parametro in km/l, così sarà senz’altro facile conoscere i km percorsi con un litro di benzina e fare la media del costo per un km percorso. Facciamo un esempio: se l’auto consuma 2,50 l/100 km, il rapporto che dovrà essere fatto è 100/2,50; il risultato ottenuto sarà dunque i km che l’auto percorre con un litro di carburante e se voglio ottenere la media del costo di un litro di benzina per un km percorso dovrò ridurre tutto ad una sola unità di calcolo.

Occorre però ricordarsi che con il passare del tempo l’efficienza del motore diminuisce e quindi sarà molto probabile che la media del prezzo di un litro di benzina per un km percorso possa aumentare, andando così a incidere sul costo finale del vostro pieno di benzina che potrebbe non è essere più vantaggioso come un tempo.

In questo caso, prima di procedere con il parametro di calcolo di cui abbiamo appena parlato, è necessario procedere con il pieno di benzina e, da quel momento, procedere con l’azzeramento del contachilometri e cercare di esaurire tutto il carburante contenuto nel serbatoio, al fine di verificare quanti chilometri effettivamente vengano percorsi con il pieno di benzina. A questo punto è necessario poi procedere a effettuare un nuovo pieno di benzina, annotando per vostra conoscenza: i litri inseriti in questo secondo rifornimento, poiché sono quelli che costituiscono il consumo vero e proprio, e i chilometri segnati sul contachilometri, che vi serviranno poi per fare i vostri calcoli necessari.

Quali fattori influiscono sul prezzo della benzina al consumatore finale?

Come abbiamo visto, il prezzo finale della benzina è un valore ottenuto dalla concomitanza di determinati fattori che incidono sensibilmente sulla variazione del prezzo finale e non sono prevedibili dal cliente. A determinare l’oscillazione di prezzo della benzina è anche la forte tassazione a cui è soggetta, almeno in Italia, tanto che il costo della benzina in Italia è tra i più elevati in Europa.

Sul prezzo di vendita del carburante, le compagnie di distribuzione possono applicare minime variazioni e non sempre hanno il margine sufficiente per intervenire sulla scelta del prezzo da applicare che al contrario e determinato dall’alto e viene stabilito tenendo conto del contesto socio-economico che, come sappiamo e in continua evoluzione.

Tuttavia, il prezzo della benzina è composto da: il prezzo netto del combustibile che comprende anche il guadagno dei gestori delle pompe, le accise e l’IVA.

Perciò, tutte le volte che facciamo rifornimento, non stiamo solo pagando il prezzo del carburante, ma anche una cospicua parte di tasse. Pertanto, sorge spontanea la domanda: quale sarebbe il costo reale della benzina se non ci fossero le accise e l’IVA? Il prezzo reale della benzina dovrebbe essere all’incirca il 27% di quello che paghiamo nella realtà e quel 27% sarebbe il prezzo di mercato deciso dall’agenzia specializzata che stabilisce tutti i prezzi di mercato dei carburanti in circolazione.     

Il restante margine lordo, è composto dall’8-10% dal ricavato che la compagnia distributiva prevede di guadagnare applicando un margine sul prezzo, mentre, il restante 59-60% è costituito dalle accise e dall’IVA. Quindi, le tasse applicate sulla benzina costituiscono la fetta maggiore del prezzo finale e se non fossero applicate, la benzina costerebbe circa tra il 3o% e il 40% in meno rispetto al costo che oggi paghiamo.

Per concludere, le accise – termine che sentiamo nominare molto spesso quando parliamo di tassazione dei carburanti – sono delle tasse che vengono applicate e che non sappiamo mai veramente fino in fondo che dobbiamo pagare e ancora meno sappiamo a cosa siano legate. La natura di questo genere di tassazione è normalmente dipeso da fattori geopolitici e che affondano le radici molto indietro nella storia del nostro paese. Senza andare però a scomodare la storia, oggi possiamo dire che ogni regione impone le proprie accise, ed è anche il motivo per cui spesso vi sono variazioni di prezzo, talvolta considerevoli, tra una regione e un’altra. Ogni regione sceglie il valore dell’accisa in base ai guadagni e agli obiettivi che sceglie di raggiungere in termini economico-fiscali e che si raccordano, naturalmente, con gli obiettivi di Governo. Per quanto riguarda l’IVA, possiamo dire che quella comprende tutte le operazioni di fabbricazione che occorrono per fabbricare materialmente il carburante e che generalmente fanno innalzare il prezzo per litro intorno alla cifra di un euro.

Naturalmente, queste informazioni non sono necessarie in concreto per fare rifornimento, ma ci aiutano sicuramente a comprendere meglio il valore e l’oscillazione di prezzo di ciò che stiamo acquistando.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta