Euro e yen: ripresa nel Forex rispetto al dollaro, ma la Cina non lascia tranquilli

Pubblicato il 2 Set 2015 - 7:12pm di Daniele Celli

Deprezzamento del dollaro rispetto ad euro e yen, che registrano una ripresa nel Forex dovuta all’avversione al rischio che ha fatto seguito ai dati diffusi in Cina riguardo il settore industriale e dei servizi. Mentre si attendono le cifre sul lavoro ad agosto 2015 negli Stati Uniti, in arrivo venerdì prossimo, si continua a riflettere sul particolare momento che sta attraversando il Paese asiatico, ancora in una fase altamente critica dopo una seconda metà del mese scorso in cui il crollo della Borsa fece discutere sul futuro dell’economia e riguardo le mosse concrete da adottare per uscirne.

La situazione del Forex dopo il calo del dollaro sull’euro

Sceso nella giornata di ieri leggermente sotto quota 1,13 e anche oggi stabile su 1,124, il cambio euro-dollaro ha avuto una netta ripresa rispetto alla settimana scorsa, a favore della moneta unica europea che si rinforza su quella statunitense dopo la discesa di pochi giorni fa nei pressi di 1,11. Nonostante questo cambio di trend piuttosto importante, continuano a circolare nell’ambiente previsioni a lungo termine su quello che sarebbe uno storico raggiungimento della parità tra euro e dollaro, in vista di importanti avvenimenti come il rialzo del costo del denaro che applicherà a breve la Fed negli USA e il possibile ampliamento del programma di acquisto titoli da parte dell’Eurozona, considerando anche il tasso d’inflazione che in Europa continua ad essere pressoché nullo.

Mentre continuano i dubbi tra gli investitori che prestano attenzione al tasso di cambio euro-dollaro nel Forex, crescono in modo evidente le tensioni verso un altro tasso molto discusso nei giorni scorsi: quello tra dollaro e yen. Anche la valuta asiatica ha avuto una crescita di valore rispetto a quella statunitense, con i dati registrati ieri che parlano di un ribasso sotto 120 nel cambio (-1% complessivo), tirando in ballo una situazione di avversione al rischio piuttosto evidente per euro e yen.

La Cina influenza il mercato valutario, ma l’Europa non molla

Il mercato del Forex è fortemente influenzato da ciò che sta avvenendo in Cina negli ultimi tempi. Preoccupazioni che secondo gli esperti sono la chiave fondamentale per capire i movimenti delle principali valute internazionali. A finire sotto la lente d’ingrandimento, nello specifico, sono i risultati del settore industriale e dell’economia generale del Paese asiatico, che non hanno certo portato il conforto sperato da tempo. L’attività manifatturiera ha mostrato il periodo di crisi con un calo a 49,7 punti dell’indice Pmi, che rispetto ai 50 registrati in precedenza vale un calo record sui dati dell’ultimo triennio, minimo assoluto.

Forex Yen Euro Dollaro

Secondo le analisi Forex giornaliere diffuse attraverso rappresentazioni grafiche dal portale E-investimenti.com, che all’indirizzo http://www.e-investimenti.com/forex-online/ riporta alcuni consigli aggiornati per gli investitori e le ultime notizie dal blog, relative all’analisi tecnica e alle quotazioni di Borsa, l’Europa non è ancora spaventata dallo scettro cinese e ad oggi, 2 settembre 2015, vede uno spiraglio di calma. Ciò che si chiedono ora i trader è un interrogativo fondamentale: si tratta dell’inizio di un periodo di stallo per i mercati o semplicemente di calma apparente? Le opinioni sono contrastanti, ma una risposta concreta arriva direttamente dalla banca PBoC – People’s Bank of China – che a partire dal 15 ottobre 2015 avvierà una misura per ridurre le svalutazioni delle ultime settimane (parliamo del tanto discusso spread tra il valore dello yuan in Cina e nel resto del mondo), con l’obiettivo concreto di abbattere in modo drastico la volatilità.

La riforma della PBoC consiste nell’imporre alle banche un margine sugli investimenti Forex dei propri clienti, pari al 20%, da destinare alla banca centrale, che lo manterrà intatto per un anno senza alcun interesse né deprezzamento. Uno 0% che inevitabilmente porterà un rialzo di prezzo per aprire posizioni nel mercato valutario. Di conseguenza, si potrà così giungere allo sperato ridimensionamento dello spread.

Avversione al rischio per euro e yen, ecco perché

Con l’avversione al rischio di cui si sta molto parlando dall’inizio di questa settimana si prendono in oggetto euro e yen, due valute a basso rendimento che da qualche tempo a questa parte sono divenute il bene rifugio preferito da coloro che investono nel Forex. Come spiega Wikipedia nella pagina dell’enciclopedia dedicata a questo fenomeno, al contrario di neutralità e propensione al rischio ci troviamo in un periodo in cui gli utenti sono maggiormente rivolti verso rendimenti ridotti ma sufficientemente affidabili, vista la situazione in Cina che continua a non tranquillizzare.

L’avversione verso yen ed euro ha dunque spinto a ribasso il dollaro negli ultimi bollettini Forex, una causa che non fa altro che spegnere l’entusiasmo di chi sperava in un improvviso cambiamento di trend della valuta europea sul quale puntare anche nel lungo periodo. Sotto questo aspetto il pessimismo continua a regnare sovrano, con le formule tecniche che parlano chiaro tramite l’analisi di tipo pin candle reversal basata sui segnali ribassisti degli ultimi tempi. Da qui a tre mesi, entro fine anno, si potrebbe giungere perfino in area 1,05, qualora le previsioni vengano rispettate.

Info sull'Autore

Editore online, giornalista, esperto di Web Marketing, Affiliate Marketing e SEO. Proprietario e direttore responsabile di Corretta Informazione e diversi altri siti internet di news generiche e guide di economia. Scopre questo particolare lato del web nel 2010 come articolista, ottenendo nel 2013 l'iscrizione all'Ordine dei Giornalisti (albo pubblicisti). Laureato in Statistica Gestionale presso l'Università La Sapienza di Roma. Contatti: redazionewrt@gmail.com

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