Influenza maggio 2017: sintomi con o senza febbre primaverile intestinale nei bambini e negli adulti

Pubblicato il 4 Mag 2017 - 12:05pm di Ubaldo Cricchi

La stagione influenzale è stata dichiarata ufficialmente conclusa nel mese di marzo: il bilancio parla di 5 milioni di italiani contagiati, con 219 casi gravi; anche dopo la fine dell’epidemia il virus ha continuato a circolare per un po’, affiancandosi a quelli parainfluenzali; scopriamo quali sono i sintomi dell’influenza di maggio 2017, quanto durano su adulti e bambini, quali sono i possibili rimedi per curare la febbre primaverile e i problemi intestinali.

Influenza e virus cugini a maggio 2017: sintomi e durata per adulti e bambini

Dato che, come scritto in apertura, l’epidemia è ufficialmente conclusa, qui ci dovremo concentrare su quei virus che vengono considerati parenti stretti di quelli influenzali: con l’arrivo della primavera i costanti sbalzi termici favoriscono la diffusione di questi virus similinfluenzali e, stando ai primi dati che sono stati diramati, quest’anno pare che il numero delle persone colpite sia più alto di quello degli anni passati. Parliamo di una gamma quasi sconfinata di virus (più di 260 tipi) i cui effetti sul corpo umano sono molto simili a quelli causati dall’influenza, anche se con intensità e durate minori. La durata dell’influenza stagionale è di circa una settimana negli adulti e dieci giorni nei bambini, mentre con queste forme di virus i sintomi durano solo per 3 o 5 giorni.

I sintomi possono essere diversi: si va dal semplice naso chiuso ai dolori a muscoli ed ossa, passando per raffreddore, gola infiammata, tosse, mal di testa e spossatezza. In alcuni casi si possono registrare problemi intestinali, con nausea, vomito e diarrea. Abbiamo detto che le manifestazioni sono più lievi rispetto a quelle influenzali, ma questo non significa che bisogna sottovalutare le cose: i soggetti a rischio (soprattutto bambini molto piccoli e anziani) possono andare incontro a spiacevoli conseguenze, legate soprattutto alla disidratazione nei casi di forme diarroiche.

Cure e rimedi anche in casi di febbre intestinale

I rimedi per superare questa fase sono più o meno gli stessi che vengono consigliati per l’influenza stagionale. Chi vuole assumere dei farmaci dovrebbe prima di tutto sentire il parere del suo medico, che potrà indicare se e quali medicinali sintomatici prendere. È di fondamentale importanza il riposo, ma anche l’alimentazione può rivestire un ruolo importantissimo: nel menù non possono mancare verdura e frutta di stagione (in grado di fornire al corpo sali minerali e vitamine importantissime per rinforzare le difese immunitarie), ma sono tanti i cibi che possono aiutare l’organismo a rimettersi in forma (brodo di pollo, aglio e cipolla, zenzero…), mentre andrebbero evitati cibi grassi o di difficile digestione; su indicazione del dottore è possibile anche prendere degli integratori.

L’organismo, soprattutto nel caso di virus intestinale, ha bisogno di essere reidratato, quindi bisogna bere tanta acqua, ma anche altri tipi di bevande come tisane, tè, spremute di agrumi e brodi caldi (ovviamente da evitare gli alcolici). A chi ha mal di gola e naso chiuso di solito vengono consigliati miele, propoli, fiori di Bach e fumenti: è sufficiente avere a disposizione un asciugamano, dell’acqua bollente e alcuni ingredienti in grado di liberare il naso, favorire lo scioglimento del muco e alleviare il dolore alla gola (il bicarbonato è perfetto per chi ha il raffreddore e il naso chiuso, la camomilla aiuta a liberare le vie respiratorie, l’olio essenziale di eucalipto permette di respirare meglio, così come il Tea Tree Oil).

L’importanza della prevenzione

Si dice che prevenire è meglio che curare, quindi di solito, per tenere alla larga questi virus cugini dell’influenza, molti esperti consigliano di vestirsi a strati: è il modo migliore per mantenere una temperatura corporea più o meno costante (aggiungendo o togliendo indumenti) in caso di sbalzi di temperatura. Viene raccomandato anche di lavarsi spesso le mani.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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