La Ruota delle meraviglie: recensione del nuovo film di Woody Allen con Kate Winslet e Justin Timberlake

Pubblicato il 16 Dic 2017 - 6:54pm di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale “La Ruota delle meraviglie – Wonder Wheel”, ultimo film diretto dal maestro Woody Allen con Kate Winslet e Justin Timberlake. Vi forniremo trama, video recensione e commento.

Recensione de “La Ruota delle Meraviglie” di Woody Allen

Ginny è un ex attrice malinconica, emotivamente instabile e, tradendo suo marito per un attore che l’ha illusa, ha fallito anche come madre dato che il figlio Richie reagisce in maniera negativa appiccando incendi. Humpty ha perso nello stesso momento le donne più importanti della sua vita: la moglie e la figlia Coraline. La prima lo ha reso vedovo, la seconda tornerà da lui in un momento inaspettato. Humpty e Ginny mettendosi insieme hanno unito le loro solitudini. Sarà quando busserà alla porta di Humpty proprio la figlia Coraline che tutto cambierà.

Essere uno dei registi e sceneggiatori tra i più prolifici della storia del cinema lo si diventa per un motivo, perché in qualche modo hai lasciato il segno. C’è chi ha rivoluzionato per un certo tipo di inquadrature, altri che hanno regalato al pubblico storie sensazionali e alcuni, come Woody, che hanno una penna semplicemente divina. Con ben 4 Oscar in bacheca, un numero indefinito di candidature, ma soprattutto una filmografia molto molto lunga, Woody Allen è uno di quegli uomini che hanno impresso un segno indelebile della loro arte.

I suoi plot, le sue sceneggiature, le sue idee, sono contraddistinte sempre dall’analisi delle relazioni umane,dove ne viene evidenziata la psicologia del personaggio. Nella maggior parte dei film di Allen, i suoi protagonisti riscontrano molte problematiche psichiatriche, emicrania, mal di testa, frustrazioni varie e delle storie personali belle da scrivere ma, per un attore, tanto complesse quanto avvincenti da reinterpretare. Per questo motivo Woody, si deve avvalere ogni volta di attori e attrici con cui instaurare una sintonia perfetta per la riuscita dei personaggi. Basti pensare a Scarlett Johanson, la vedova nera degli Avengers, che è stata definita per molti anni la musa ispiratrice di Woody Allen. Kate Winslet per questo ruolo farà molto parlare di se.

Luigi Pirandello cercava di raccontare che l’uomo è uno nessuno e centomila, vivendo la nostra vita indossando moltissime maschere, Allen oggi scrive e crea una Ginny che recita continuamente, indossando i panni di madre, ex attrice e amante ma non riuscendo veramente in nessuno dei 3 ruoli.  Con la Winslet, che interpreta il ruolo della protagonista Ginny, è nata sin da subito un legame molto intenso permettendo al regista di far tirare fuori il meglio da un attrice fuori classe come lei che, per questa sua interpretazione, molto probabilmente concorrerà ai prossimi Oscar nel 2018.

L’idea di ambientare la storia all’interno di un Luna Park, non è casuale e legata a un amore da parte del regista nei confronti di Coney Island, ma bensì è caratterizzata dal metaforico senso che si cela dietro ogni attrazione. Se pensiamo, ad esempio, che dietro una semplice ruota panoramica si cela la ciclicità della vita.

Per la seconda volta Woody Allen si avvale della fotografia di Vittorio Storaro. Dopo ben 3 premi Oscar e tantissime collaborazioni in tantissimi panorami cinematografici del mondo, Vittorio non smette di stupirci. In questo film attribuisce a ogni personaggio e a ogni situazione una luce contestualizzata con le luci del luna park che cambiano continuamente colore, permettendo di sottolineare le sensazioni e le emozioni che gli attori stanno interpretando ampliando l’esperienza del film.

Questo film è l’appuntamento natalizio per coloro che cercano un film più impegnato rispetto al resto del panorama di lungometraggi proposti nel periodo natalizio.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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