Mowgli, Baloo, Baghera, Shere Khan. Nomi e personaggi che nelle orecchie di tutti riportano il suono dell’infanzia e dei tempi della fantasia sconfinata. Che lo si sia letto da piccoli, a scuola, o che ci si sia accontentati del cartone animato della Disney, Il Libro Della Giungla rimane pur sempre un capolavoro della letteratura occidentale. Uno di quei libri che fondano una cultura, grazie all’effetto e alla presa sulle masse. Tipo la Divina Commedia o Va dove ti porta il cuore. In ordine di importanza.
Il libro della Giungla, opera dal premio Nobel Rudyard Kipling, nasce come serie di racconti la cui ambientazione trae ispirazione dalla biografia stessa dello scrittore. Inglese, per famiglia e formazione, ma nato nell’India coloniale britannica, a Bombay.
La fantastica storia della crescita e della formazione del cucciolo d’uomo Mowgli, allevato dai lupi con l’aiuto della pantera Bagheera e dell’Orso Baloo, e in eterna lotta con la tigre Shere Khan è arcinota, e mette in piedi una sorta di ecosistema parallelo, animato dalle sue leggi particolari ma splendidamente surreale, in cui convivono le due anime del suo scrittore.
Il legame con la filosofia Disney è perciò stretto e chiaro e si sposa perfettamente con l’immaginario della casa di produzione: piccoli personaggi dal cuore grande che scoprono il proprio posto nel mondo con l’aiuto quasi magico di animali parlanti, in un non-luogo della finzione in cui tutti possono identificarsi.
Al cinema ritornano a vivere le pagine del Libro Della Giungla, dopo quasi mezzo secolo dal capolavoro Disney
Sono passati tanti anni da quando il Libro Della Giungla in versione cartone animato conquistò i cuori di milioni di spettatori, ma il ricordo è sempre vivo, e scene come quella della danza di Mowgli e Baloo, dedicata alla celebrazione dello stretto indispensabile, sono ancora vivide nella mente di tutti.
Il nuovo film Disney, nelle sale italiane dal 14 aprile, parte proprio da quella tradizione radicata nel pubblico, ma apre la storia alla sperimentazione tecnologica, un po’ come aveva fatto l’ormai classico dell’animazione, cinquant’anni fa. Il film diretto da Jon Favreau, nonostante sia ambientato nella foresta più famosa della letteratura, è stato infatti girato totalmente nei teatri di posa dei Los Angeles Center Studios, tramite la tecnica del live action, una modalità ibrida che permette di far interagire animali digitali ed esseri umani in carne ed ossa, in questo caso il solo, piccolo, attore esordiente Neel Sethi.
Le critiche internazionali del nuovo Libro Della Giungla sono davvero un ottimo biglietto da visita, concentrandosi sopratutto sul sottolineare il sapiente uso delle nuove tecnologie, ben calcolato perché non tradisca il rispetto della trama e dell’atmosfera dell’originale.
Ma per il pubblico italiano, il Libro Della Giungla riserva una sorpresa ulteriore. I personaggi principali infatti prenderanno le voci di importanti attori italiani, nel doppiaggio affidato a Neri Marcorè, Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Violante Placido ed l’idolo del web Giancarlo Magalli. Qui sotto il video trailer ed una clip dal film, per anticiparvi il gusto dei pop corn al cinema!
