Miami Beach, recensione del nuovo film dei Vanzina con Max Tortora e Ricky Memphis

Pubblicato il 2 Giu 2016 - 3:07pm di Francesco Salvetti

Dopo il successo dello scorso anno con “Torno indietro e cambio vita” ritroviamo Max Tortora e Ricky Memphis protagonisti delle due macrostorie contenute nel nuovo film di Carlo ed Enrico Vanzina, “Miami Beach“.

Giovanni (Max Tortora) è un venditore di scarpe e ha un negozio in Via del Corso a Roma e incontra una signora milanese mantenuta dal marito, benissimo interpretata da Paola Minaccioni. Entrambi sono accomunati da un evento: i loro figli andranno a studiare all’università di Miami.

Lorenzo (Ricky Memphis) è un padre separato e dedica 15 giorni della sua vacanza alla figlia ma si troverà costretto a passarli assieme alla compagna in una clinica dimagrante in Bretagna dove sicuramente Giulia, la figlia, si annoierebbe. Così, poco prima di partire, la ragazza scappa e raggiunge le amiche a Miami.

Tra risate e alcuni intrecci, i padri della commedia italiana moderna portano a casa il film uscito per l’anniversario del loro quarantesimo anno di carriera.

Recensione del film “Miami Beach”

In uscita il 1° giugno, in occasione del ponte della Repubblica e a favore di una potenziale tenuta estiva, “Miami Beach” arriva nelle sale prodotto dalla Lotus (società appartenente al gruppo Leone) e distribuito da 01 Distribution.

Sapienti lettori del quotidiano, i figli di Steno, nel corso dei loro quarant’anni di carriera, hanno raccontato l’Italia e gli italiani riportandone al cinema vizi, abitudini e mode. Il tutto come dettano le regole della commedia.

In quest’ultimo film nonostante alcuni luoghi comuni che rasentano il fastidio per quanto ripetitivi, si evince ancora una volta la loro grande qualità sovracitata: la presenza sempre più costante degli smartphone, famiglie separate, padri e figli che vivono in due mondi opposti, dei figli che troppo spesso si rifugiano nell’alcool. Purtroppo sono elementi che ci appartengono e in questo i Vanzina non vanno mai sottovalutati.

Non dimentichiamoci che questi film sono delle commedie e se non fai ridere lo spettatore non porti a casa il risultato, ma se ti affidi a dei fuoriclasse è naturale pensare: “ti piace vincere facile?”. Da un lato Max Tortora, che interpreta Giovanni il padre di Luca, ed è proprio a lui e a Paola Minaccioni che vengono consegnate le chiavi comiche del film. I due aprono il loro zaino colmo di esperienze e ne distribuiscono il contenuto per tutti i minuti in cui li vediamo in scena. Coordinazione nei tempi e inserimenti sono alcune delle regole ferree della risata, complesse per chiunque ma troppo facili per loro due.

Brillante anche l’altra coppia. Un padre la cui figlia è scappata e un figlio che vive lontano dal padre, i due sono Ricky Memphis ed Emanuele Propizio. A differenza dell’episodio opposto, in questa coppia non c’è più un legame tra pari ma anzi, viene ricostruito un rapporto paterno, dove i due attori dimostrano una forte intesa e funzionano perfettamente l’uno con l’altro. Ricky viene da una lunga esperienza con i Vanzina e ne conosce appieno le metodologie di lavoro e richieste specifiche. Emanuele invece è alla seconda esperienza con il duo ma soprattutto, nonostante i 25 anni di età, mostra al pubblico le capacità acquisite nel corso dei vari film realizzati.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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  1. Gaia montanari 6 Ottobre 2016 at 00:14 - Reply

    Questo mio vecchio filmetto caro chic e tanto carino e tanto divertente come te caro chicc e quindi t v b da gaiuccia ☁

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