Migranti, Merkel: “Sanzioni per chi non accoglie”, ma in Ungheria continua ad alzarsi il muro

Pubblicato il 8 Set 2015 - 5:56pm di Andrea Mollas

Sanzioni pesanti per tutti gli Stati che non accoglieranno migranti nel proprio territorio, venendo così meno alle direttive dell’UE. E’ quanto proposto dalla Commissione Europea per far fronte al problema dell’immigrazione che non accenna a dare una tregua.

Situazione migranti, a quanto ammonterebbe la sanzione?

Chiunque venga meno alle direttive europee in merito alla ripartizione di profughi, esercitando così la opt out, si vedrà addebitare una multa pari allo 0,002 % del Pil nazionale. D’accordo con questa proposta la cancelliera Angela Merkel, che in conferenza stampa insieme al primo ministro svedese Stefen Loefven ha così dichiarato: ” Dobbiamo essere uniti in merito a questa vicenda, Italia e Grecia non possono accogliere questo enorme flusso di gente. E’ una situazione difficile ma credo che riusciremo a trovare una soluzione in merito a questa vicenda; ci vorrà del tempo, ma ce la faremo”.

Una situazione da gestire nel migliori dei modi, anche per l’immagine dell’Europa che, secondo la Merkel, deve mostrare di aver raggiunto un ottimo livello di maturità: “E’ una situazione cruciale per il nostro continente, e tutto ciò mostrerà se l’Europa avrà raggiunto determinati valori. Il mondo ci guarda e in caso di fallimento il danno sarebbe enorme anche per l’accettazione dell’Europa stessa”.

L’Ungheria alza il muro contro il flusso di migranti

Intanto continua il flusso di profughi verso il sud Europa, con più di 7.000 persone arrivate in giornata odierna in Macedonia passando per la Grecia, per poi dirigersi verso Serbia e Ungheria. Ma proprio per quanto riguarda l’Ungheria, il primo ministro Viktor Urbàn continua imperterrito nella sua opera di costruzione del muro blocca-migranti al confine con la Serbia, non preoccupandosi della possibilità di sanzione derivata da questo gesto di protesta nei confronti dell’UE.

Al quotidiano Magyar Idok, il premier ungherese ha dichiarato: “Bisogna velocizzare la costruzione del muro al confine con la Serbia, servono più operai perchè il lavoro da svolgere è tanto”. La fine dei lavori è previsto per il 15 settembre.

Info sull'Autore

Nato a Roma, 23 anni, laureando in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'università "La Sapienza" di Roma. Aspirante giornalista, grande passione verso lo sport e la scrittura, sempre alla ricerca di novità da raccontare. Collaboro con la testata giornalistica Corretta Informazione.it.

Lascia Una Risposta