Video trailer e trama di Mustang, film con cui la regista Deniz Gamze Erguven denuncia l’assenza di libertà per la donna in Turchia
Mustang candidato francese per la categoria “Miglior Film straniero” ai Premi Oscar 2016
Quando si sente parlare per la prima volta di Mustang potrebbe capitare di riportare alla mente Piccole donne, pellicola del 1994 ispirata all’omonimo libro di Louisa May Alcott. In quel caso le sorelle erano 4 e si ritrovavano a vivere la propria complicità familiare confrontandosi nei vari passaggi che portano dall’adolescenza all’età adulta. Nel caso di Mustang invece, il nucleo familiare è composto da Lale e le sue quattro sorelle, le quali vivono la propria crescita in un villaggio turco. Turchia che è stata oggetto di recenti fatti di cronaca tristemente noti per la violenza manifestata e per la poca democrazia vigente sotto il governo di Erdogan. È stata proprio la regista del film, Deniz Gamze Erguven, a raccontare ciò che l’ha spinta a creare Mustang, sottolineando come dal 2002 (anno della salita al governo del partito Akp) in Turchia si stiano rivalutando le condizioni della donna nella società. Addirittura, sottolinea la regista, qualche governatore vorrebbe decidere sul numero dei figli concessi ad ogni singola donna e sulla possibilità che ciascuna avrebbe di ridere in pubblico. Nel film, le cinque ragazze si ritrovano a fare i conti con un ambiente familiare opprimente ed ottuso, che va sempre più a pesare sulla normale crescita delle giovani sorelle. Un atteggiamento considerato troppo frivolo decreterà una sorta di costante punizione nei confronti delle ragazze, dallo studio rigorosamente svolto tra le mura domestiche ai matrimoni combinati. Rigide condizioni da cui le giovani protagoniste di Mustang tenteranno in tutti i modi di liberarsi, mettendo in prima linea lo spirito di ribellione che le porterà a confrontarsi con la dura realtà turca.
Mustang, la situazione della donna in Turchia nel film di Deniz Gamze Erguven: video trailer e trama
Mustang sarà il candidato francese ai prossimi Premi Oscar 2016 nel tentativo di aggiudicarsi la statuetta d’oro come Miglior Film Straniero. Nel cast spiccano i nomi delle protagoniste e quindi Sonay (IIayda Akdogan) Selma (Tugba Sunguroglu) Ece (Elit Iscan) Nur (Doga Zeynep Doguslu) e Lale (Gunes Nezihe Sensoy). Le ragazze, orfane nella pellicola, sapranno ben interpretare i propri personaggi mettendo in risalto la complicità e la voglia di vivere che contraddistingue tutte le sorelle, unite in una continua ricerca di libertà. Non tutte però riusciranno a rimaner lucide allo stesso modo, ci sarà quindi che rinuncerà ai propri sogni e chi invece, come Lale, resisterà alla pressione famigliare e sociale. Rimane facilmente nella mente la scena in cui una delle ragazze viene condotta in ospedale la notte di nozze perché sospettata di aver perso la verginità prima di aver avuto rapporti con il marito. Mustang è dunque un film di denuncia, un film finalizzato a risvegliare le coscienze di chi negli anni ha smesso di far resistenza verso le restrizioni del governo, intenzionato a zittire qualsiasi voce di dissenso, compresa la stampa. Un modo di rompere il silenzio ed accendere i riflettori internazionali su ciò che accade in Turchia, affinché nessuno possa dire un giorno “io non sapevo”.
