Con l’approvazione delle Legge di Stabilità è sancita la riforma anche delle pensioni, in particolar modo per l’Opzione Donna. Nel 2011 l’allora Ministro del lavoro e delle politiche sociali ‘Elsa Maria Fornero’ confermò il Regime Sperimentale Donna, che dava la possibilità alle donne di andare in pensione prima, a patto che le stesse optassero per un assegno previdenziale calcolato col metodo contributivo. Inserito da Roberto Maroni nell’omonima Legge, il suddetto metodo aveva validità fino al 31 dicembre 2015, tuttavia, con la nuova Legge di Stabilità, le cose sembrano essere cambiate. E’ il caso quindi, di scendere nel dettaglio per affrontare un tema di cosa delicata portata.
I requisiti dell’Opzione Donna con la nuova Legge di Stabilità
Per accedere all’Opzione Donna, riconfermata con la nuova Legge di Stabilità, bisogna possedere particolari requisiti ed adempiere a particolari condizioni. Innanzitutto le cittadine interessate (appartenenti sia al settore pubblico che privato) dovranno accettare che l’assegno pensionistico venga calcolato secondo il metodo contributivo. A questo punto, sarà necessario controllare l’età anagrafica e gli anni di contributi versati. Per ottenere la pensione anticipata sarà necessario possedere 57 anni e 3 mesi di età, assieme a 35 anni di contributi (diverso è il discorso per le autonome, per cui l’età dovrà essere di 58 anni e 3 mesi). Fatto importante è che la Legge di Stabilità 2016 impone l’eliminazione della data di scadenza per l’ottenimento della suddetta pensione (ovvero il 31 dicembre 2015) e la prolunga finanche il 2016 ed oltre. Vero è che la decurtazione sull’assegno si attesterà sul 25/30% rispetto a quanto precedentemente calcolato col sistema previdenziale misto.
Opzione Donna, è festa tra i deputati di Montecitorio
La notizia del prolungamento del Regime Sperimentale Donna ha ovviamente esaltato le parlamentari, le quali hanno espresso la loro felicità attraverso i social networks. In particolare, Patrizia Maestri del PD ha ringraziato il gruppo di Facebook “Opzione Donna – Ultimo trimestre 1957-1958” per aver sostenuto con intelligenza e grande affetto l’impegno del Governo. Maria Luisa Gnecchi, Capogruppo del PD in commissione Lavoro, ha invece espresso la certezza che tutte le donne dipendenti ed autonome, che compiono rispettivamente 57 e 58 anni nel quarto trimestre del 2015, andranno in pensione. Infine, il deputato di Alternativa Libera, Walter Rizzetto ha addirittura postato, sul social network più popolare, le foto della festa tenutasi nelle sale di Montecitorio, tra brindisi d’auguri e dolci pasticcini.
Per concludere, ad onor del vero la Legge di Stabilità ha fatto un gran favore ad un ampio numero di donne. I vantaggi che le stesse otterranno appaiono essenzialmente legati all’età, poiché potranno richiedere che l’assegno previdenziale venga concesso loro con largo anticipo. Ad un’opportunità di questo tipo però, corrisponde inevitabilmente la riduzione di quest’ultimo. Sta ora alle donne, infaticabili lavoratrici, decidere se aderire o meno al rinnovato piano previdenziale, accettando le sue immodificabili condizioni.
Donna hó 36 anni di contributi faccio i 57 anni in agosto 2016 posso usufruire alľopzione donna?
Ciao, dipende a quale settore appartieni, sei un’autonoma od una dipendente? Nel primo caso devi sperare che la norma venga prorogata anche per il 2017, poiché possono accedervi soltanto le donne che abbiano compiuto 58 anni e 3 mesi. Nel secondo caso, invece, dovresti rientrare pienamente nella casistica prevista da Opzione Donna.