Prestiti BNL senza busta paga 2020: come ottenerli

Pubblicato il 22 Giu 2020 - 10:42am di Beatrice Tominic

La solidità, la sicurezza e la capacità di essere sempre al passo con i tempi, ha portato BNL BNP Paribas a ricercare tutti i bisogni del cliente prima di altre catene a soddisfarli in tempi brevi. Non è, quindi, un caso che questo articolo verta sui prestiti senza busta paga del 2020: non tutti i colossi e i leader del settore di credito, infatti, si occupano di questo genere di prestiti in quanto offre meno certezze sui debitori, ma BNL ha introdotto, da qualche periodo, un prestito ad hoc creato su misura per i consumatori che non vogliono o non possono fornire la documentazione reddituale necessaria.

Prestiti personali BNL senza busta paga: come ottenerli nel 2020

Oggi studieremo i metodi e le possibilità che BNL, fondata nel 1913 come Banca Nazionale del Lavoro S. p. a., che già vanta in Italia circa 2, 5 milioni di clienti privati, 130000 piccole medie imprese o professionisti e più di 33000 imprese ed enti, mette a disposizione dei consumatore intenzionati a chiudere un prestito senza dover fornire la documentazione reddituale: i cosiddetti prestiti senza busta paga nel 2020.

Le offerte, da questo punto di vista, sono molteplici, ma non tutti vantaggiose: occorrerà sempre valutare la richiesta del prestito in base alla reale necessità del prestito, ai tassi TAN e TAEG, alla durata stessa del prestito e, infine, all’importo che il prestito permette di ricevere. Molte soluzioni, infatti, sono create su misura per situazioni specifiche e fase particolari della vita di ognuno e, come vedremo, per quanto sia facile ottenerle senza dover rilasciare la documentazione relativa alla busta paga, spesso hanno importi non troppo alti.

BNL mette a disposizione dei consumatori una vasta gamma di prestiti variegati fra loro, come abbiamo già anticipato. Il target a cui ogni prestito si rivolge è generalmente molto diverso da quello degli altri.

In molti casi non vi è altra via per richiedere il prestito se non quella di presentare la documentazione reddituale richiesta, la cosiddetta busta paga o una documentazione ad essa affine. Il prestito BNL Adottami, la cessione del quinto dello stipendio e della pensione ne sono esempi lampanti: stando ai bandi pubblicati per poter richiederli, la documentazione necessaria comprende obbligatoriamente quella relativa al proprio reddito mensile, che sia una entrata sotto forma di stipendio o di pensione.

In altri casi, però, il prestito può essere concesso anche con altre garanzie.

Ne è un esempio il prestito Futuriamo, riservato agli studenti senza busta paga che hanno bisogno di liquidità per pagare le tasse relative al proprio percorso di studi e quindi inerenti ad Università, corsi di lingue – anche all’estero – corsi Master e Post Laurea, corsi per l’apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) o internazionale, ma anche per acquistare libri, pc o tablet e pagare l’affitto della casa in cui si alloggia se si tratta di fuorisede.

Fino al 30 giugno del 2020, inoltre, è attiva una promozione proprio su questa soluzione di prestito che prevede il tasso TAN promozionale ad appena il 2, 00 %.

Per poterlo richiedere non serve una busta paga: è necessario che il contraente richiedente sia maggiorenne, residente in Italia e che il prestito venga, di fatto, cointestato con un genitore o tutore, sempre residente in Italia. Diversamente, lo stesso genitore o tutore, qualora le condizioni contrattuali non prevedano un prestito cointestato, dovrà diventare fideiussore: altre garanzie usate al fine di assistere il contraente richiedente permettendogli di  ottenere il prestito, in mancanza anche di questa ultima proposta, saranno prese in considerazione dalla banca solo se ritenute idonee. Fra queste, ad esempio, nella misura minima pari al 60 % potrà comparire il Fondo di Garanzia dell’Università.

Il prestito Futuriamo senza busta paga prevede che l’importo parta da un minimo di 5000 euro a un massimo di 50000 euro da onorare nella durata massima di 10 anni e con la possibilità di posticipare il pagamento della prima rata fino a 36 mesi dopo l’inizio dell’erogazione del prestito ottenuto con, però, da 12 a 36 mesi di perammortamento.

Il TAN, lo abbiamo già citato in precedenza, sarà pari  al 2, 00 % nel caso in cui il prestito dovesse venir richiesto e, di fatto, chiuso entro il 30 Giugno di questo anno, 2020; la tassa di preammortamento è del 2, 00 % e l’ammortamento è mensile; il tasso di mora, invece, è un tasso d’interesse nominale annuo maggiorato di 2 punti percentuali.

Le commissioni di istruttori sono pari a 0 euro; l’imposta sostitutiva è dello 0, 25 % rispetto all’importo finanziato e le spese nel corso della durata di tutto il prestito sono quelle pari a zero euro di incasso rata se il pagamento è tramite conto corrente BNL; di zero euro per quelle legate alle comunicazioni se viene scelto il formato elettronico e quindi paperless, utile per il nostro portafoglio, ma anche all’ambiente e, infine, quelle di un euro per le comunicazioni periodiche se, invece, l’invio viene scelto in formato cartaceo.

Un altro tipo di garanzia, invece, verrà richiesto per il prestito BNL nuovi nati, creato per incentivare la natalità e supportare i neogenitori.

Stipulando questo contratto di prestito i genitori potranno godere di un prestito a condizioni agevolate fino a 10000 euro da restituire in un tempo massimo di 7 anni. Potranno richiedere questo tipo di finanziamento i genitori di bambini nati in una data che va dal primo gennaio 2017 fino al compimento del terzo anni di età ( o tre anni dall’adozione del bambino), senza limiti di reddito.

Il prestito agevolato per i nuovi nati viene garantito per il 50  % del finanziamento concesso. Il resto del prestito, invece, è coperto direttamente dallo Stato per il 50 % restante: ciò rende possibile un tasos di interesse agevolato che risulta essere inferiore a quello utilizzato normalmente.

La garanzia verrà, pertanto,  rilasciata dal “Fondo di Credito per i Nuovi Nati” come si può leggere anche da bando.

Tutto ciò, però, non permette ai contraenti richiedenti prestito di onorare le rate e i pagamenti senza rispettare le scadenze pattuite in sede contrattuale.

Come richiedere un prestito BNL senza busta paga con garante

Può succedere, però, che un prestito che avevamo adocchiato da un po’ e che fa proprio al caso nostro, richieda necessariamente la presentazione di una busta paga e la documentazione reddituale per poter effettivamente essere  concesso dall’istituto di credito al quale vogliamo rivolgerci.

Nel caso in cui non fosse permesso richiederlo tramite i vari altri metodi di garanzia che abbiamo visto con gli ultimi due tipi di prestito, potremo avanzare la nostra richiesta tramite ulteriori metodi di garanzia.

Senza dubbio sarà possibile presentare, in caso di soggetti senza busta paga, altre entrate mensili che possano attestare  la capacità del contraente richiedente prestito di poter portare a termine e onorare tutte le rate mensili necessarie per estinguere il prestito senza dover necessariamente diventare debitori: potrebbero essere, ad esempio, entrare relative ad un affitto per un locale che abbiamo regolarmente ceduto ad altri per periodi brevi o ad ulteriori entrate di diversa natura.

Non è da sottovalutare, però, neanche la possibilità di ipotecare la propria casa: nel momento in cui, infatti, si decide di richiedere un prestito è possibile mettere a garanzia la propria abitazione che potrà, di fatto, divenire proprietà della banca qualora il contraente che ha ottenuto prestito dovesse mancare il pagamento delle rate e non dovesse riuscire ad onorare completamente il prestito.

Ciò, però, rappresenta un rischio non indifferente per chi decide di mettere una ipoteca sulla casa, pertanto il nostro consiglio a riguardo è, senza dubbio, quello di chiedere un aiuto a terzi, una persona che possa garantire al posto vostro.

Si potrà trattare di un parente, di un amico o di una persona che si occupa di fideiussione come business: Spesso, in questo caso, è necessario rivolgersi ad agenzie specifiche che non rischieranno neppure di creare un contatto fra voi, debitori e richiedenti prestito e i vostri creditori, i fideiussori del prestito che vete richiesto.

L’importante è che questa terza persona abbia la facoltà di poter garantire per voi anche qualora voi non doveste trovarvi in grado di pagare le rate o l’intero prestito.

Come fare per inserire una terza persona come garante nelle vostre condizioni contrattuali per acquisire un prestito tramite l’istituto di credito della Banca Nazionale del Lavoro, conosciuta da tutti come BNL, nel 2020?

Riuscire nell’impresa è semplice e veloce, ma sebbene sia possibile inserire la voce e i contatti del garante anche nel momento di stipula online o tramite altri mezzi tecnologici allegando documenti di identità o codice fiscale scannerizzati, in questo caso è consigliabile presentarsi in filiale per poter richiedere un prestito di fronte al personale autorizzato e, soprattutto, assieme al garante stesso.

Sarà proprio il garante del prestito a dover lasciare le proprie  generalità, la documentazione relativa all’identità e quella relativa al proprio lavoro che sarà rappresentata dalla busta paga nel caso in cui dovesse essere un soggetto lavoratore dipendente e quindi dotato di stipendio o salario mensile o, nel caso in cui dovesse lavorare in proprio o come libero professionista sarà rappresentata dalla Certificazione Unica degli anni precedenti.

Questa differenziazione, infatti, sarebbe comunque esistita nel caso in cui a consegnare la propria documentazione relativa alla condizione lavorativa e ai relativi compensi fosse stato il titolare stesso del prestito, colui che si trova a richiederlo alla banca BNL.

A cosa serve il garante nei prestiti senza busta paga di BNL? Qualora il contraente richiedente prestito non riuscisse ad onorare il suo debito per più di un pagamento di una rata, il nome del garante, che comparirà nel documento contrattuale come terza firma, verrà preso in considerazione per poter onorare tutti i pagamenti mancanti al posto del contraente richiedente stesso, cioè la prima firma subito dopo quella di chi rappresenta l’istituto di credito stesso.

Altre forme di garanzia, come abbiamo avuto modo di appurare in precedenza, saranno rappresentate da altri enti, proprio come nel paragrafo precedente ha fatto il nostro Stato.

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