Quotazione Petrolio Brent Settembre 2019: ultime notizie, previsioni e prezzo in tempo reale

Pubblicato il 27 Ago 2019 - 11:47am di Martina Sarra

Qual è la quotazione del petrolio Brent nel mese di settembre 2019? Il petrolio Brent riguarda un raggruppamento di 19 campi petroliferi diversi nel mare del Nord. Nonostante sia solo una piccola parte di produzione del petrolio nel mondo, questo tipo di petrolio viene preso come riferimento a livello internazionale, in questo modo, la maggior parte dei petroli che vengono estratti nel mondo deve la sua quotazione indicizzata proprio al petrolio del Brent. Il prezzo del petrolio Brent è maggiore perché si tratta di un prodotto in costante crescita. Questo tipo di petrolio, infatti, viene estratto in certi periodi dell’anno, mentre in altri, le piattaforme petrolifere smettono di estrarlo.

Per calcolarlo, si tiene conto del prezzo su barile, unità di misura del petrolio, che comprende 159 litri di petrolio.

Questo tipo di petrolio determina il 60% del mercato mondiale del petrolio, nonostante la sua produzione sia più limitata ed abbia una composizione meno pregiata rispetto al WTI.  Il petrolio Brent, inoltre, fa riferimento al mercato del London International Petroleum Exchange.

In media, un barile di petrolio Brent ha un costo di 3 dollari in più rispetto al petrolio WTI.

Quotazione Petrolio Brent Settembre 2019: ultime notizie e previsioni

Il petrolio, essendo quotato in borsa, risente molto delle decisioni che vengono prese in ambito geopolitico e degli accordi e dei disaccordi tra le potenze mondiali. Nell’ultimo mese, le quotazioni del petrolio Brent ha tenuto il mercato col fiato in sospeso. Questo è avvenuto perché la quotazione del petrolio, nell’ultimo mese, ha subìto un vero e proprio tracollo a causa delle ultime decisioni prese dal presidente Donald Trump. Trump ha imposto alle quotazioni del petrolio di bruciare più dell’8% in pochi minuti.

Trump ha deciso per un netto ribasso, dati anche i dazi del 10% sui restanti 300 milioni di dollari di prodotti provenienti dalla Cina; la situazione si aggraverà a partire dal primo settembre, quando i nuovi dazi entreranno in vigore.

Prima della decisione di Trump, le quotazioni del petrolio si trovavano già in difficoltà, poi, ha deciso di tagliare i tassi di interesse e ciò ha scombussolato le quotazioni.

Negli ultimi mesi, infatti, c’è stato un netto ribasso delle quotazioni del petrolio: la quotazione del petrolio WTI è scesa da 56,69 dollari al barile a 53 dollari al barile in pochi minuti. Anche per quanto riguarda il petrolio Brent c’è stato un notevole ribasso: il prezzo al barile è passato dai 63 dollari ai 60 dollari, sempre in un piccolo periodo di tempo.

Dopo il grosso ribasso, le quotazioni del petrolio sono risalite, per il naturale rimbalzo che avviene in questi casi ed il petrolio Brent è tornato al prezzo di 61,8 dollari al barile.

Negli ultimi mesi, il petrolio ha subìto diversi cali di prezzi, in maniera quasi inesorabile e i dazi di Trump, nei confronti della Cina, non aiutano in un eventuale rialzo sulle borse. Nonostante ci sia un rialzo negli ultimi giorni, gli investitori non si fidano e, infatti, c’è stato un calo del 10% negli investimenti sull’oro nero. Si tratta di una notevole retromarcia che non fa ben sperare in un rialzo nei prossimi mesi, poiché si tratta di un investimento a rischio.

Tutto dipende anche da come evolverà il braccio di ferro tra gli Stati Uniti e l’Iran, una situazione difficile che non prevede una conciliazione in breve tempo. I due Paesi sono in contrasto per un mancato accordo sul nucleare ed entrambi sono due tra i maggiori esponenti nel campo del nucleare. Da questo, dipende molto il prezzo del petrolio, essendo entrambi i Paesi due protagonisti: l’Iran è uno dei massimi esportatori di petrolio e gli Stati Uniti sono uno dei Paesi che ne consumano di più.

Secondo i sondaggi, la situazione non cambierà finché non verrà aperto un canale diplomatico fra i due Paesi, cosa che non avverrà prima di 6 mesi, in molti, però, prevedono un cambiamento della situazione in autunno.

Dopo il grave colpo dei dazi alla Cina, c’è stato sicuramente un rialzo e le previsioni sembrano essere ottimiste su un rialzo permanente del petrolio, ma non si sa se sarà abbastanza per convincere di nuovo gli azionisti ad investire sul petrolio.

Sicuramente c’è stata un notevole recupero in questa prima parte del 2019, rispetto ad un 2018 piuttosto disastroso per il petrolio.

Ci sono, però, alcune previsioni per questa seconda parte del 2019: la Short Term Energy Outlook prevede un prezzo di 67 dollari al barile di media, per i prossimi mesi. Inizialmente era stato previsto un prezzo a 70 dollari al barile, che sarebbe ancora possibile, ma con diverse oscillazioni e molti analisti prevedono un prezzo del genere solo nella prima parte del 2020.

Secondo gli esperti ci sarà una crescita di 1,2 milioni di barili in questo 2019, mentre, nel 2020, si pensa ad un aumento di 1,4 milioni di barili.

Secondo l’analista Morgan Stanley ci saranno dei ribassi sul costo del barile e si passerà dai 78,50 dollari al barile ai 68,50 dollari al barile, per quanto riguarda il petrolio Brent.

Invece, secondo gli esperti di Goldman Sachs, ci sarà un rialzo nel costo del barile, a partire dal terzo trimestre del 2019, con un picco nel mese di settembre. Gli esperti affermano che il prezzo al barile si stabilizzerà sui 74 – 76 dollari al barile per il petrolio Brent, superando, quindi, la quota prevista dei 66 dollari al barile.

Oltre alle questioni politiche mondiali, le quotazioni del petrolio dipendono molto anche dalla domanda globale. Secondo il sondaggio della CNBC, fra la fine di agosto e l’inizio di settembre, non ci saranno cambiamenti repentini nel prezzo del petrolio a barile e rimarrà più o meno stabile. Secondo la CNBC il petrolio Brent avrà una flessione ed il prezzo oscillerà tra i 60 dollari ed i 70 dollari al barile, mentre alcuni esperti affermano che ci sarà un notevole rialzo che porterà il prezzo del petrolio Brent ad oscillare tra i 70 dollari e gli 80 dollari al barile.

Si tratta comunque solo di previsioni, che prevederebbero un rialzo del prezzo in un breve lasso di tempo, anche se tutto dipende dal mercato e dall’influenza che avranno i dazi sul mercato commerciale cinese e da come evolverà la situazione tra Stati Uniti ed Iran. Si prevede comunque che il prezzo del petrolio si alzerà finché la guerra commerciale non si intensificherà, fino a quel momento, gli esperti sono positivi, ma prevedono dei gravi ribassi nel caso non venga raggiunto un accordo tra Stati Uniti ed Iran per quanto riguarda il nucleare e tra Stati Uniti e Cina, se non si troverà un accordo commerciale, che smorzerà la guerra dei dazi fra le due potenze mondiali.

Quotazione Petrolio Brent Settembre 2019: prezzo in tempo reale

Il petrolio Brent viene quotato ogni giorno alla Borsa di Londra, sul mercato ICE. Il prezzo al barile dipende dagli acquisti e dalle vendite degli investitori di tutto il mondo, ma il prezzo è influenzato anche da altri fattori, come la forza della domanda che proviene dai Paesi che importano il petrolio, il volume di petrolio che viene prodotto nel Mare del Nord, la situazione geopolitica dei Paesi protagonisti ed il valore del dollaro statunitense, poiché è la valuta con cui viene quotato il barile di petrolio.

Ad oggi, 19 agosto, il prezzo del petrolio Brent è di 59,21 dollari al barile, con un aumento dello 0,97% da inizio anno. Il prezzo del petrolio è finalmente risalito dopo l’attacco dei droni ai danni dell’Arabia Saudita nello scorso weekend, che aveva portato ad una flessione del prezzo negli ultimi giorni.

Esistono diversi siti, sui quali si può controllare il valore del petrolio a barile, in tempo reale. Uno di questi siti è investing.com sul quale, oltre al valore del petrolio Brent al barile, in tempo reale, si possono controllare i cambiamenti e gli andamenti delle quotazioni nei vari mercati mondiali e si possono controllare anche i cambi nelle valute internazionali, secondo gli attuali andamenti della borsa.

Per poter avere un quadro ancora più generale, ci sono delle sezioni che indicano il valore del petrolio al barile, con un confronto del prezzo del mese precedente o del prezzo del barile a inizio anno, così da poter avere tutti i dati a disposizione.

Un’altra fonte per controllare il prezzo del petrolio Brent è il sito ufficiale de Il Sole 24 Ore,dove sono presenti i prezzi del petrolio a barile, in tempi diversi, per il confronto. Sul sito è possibile vedere il prezzo del petrolio Brent fino a 10 anni prima, per sapere il valore storico dell’oro nero.

Info sull'Autore

Lascia Una Risposta