Recensione Genius, film con Jude Law, Colin Firth e Nicole Kidman: trama e commento

Pubblicato il 12 Nov 2016 - 1:55pm di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale il nuovo film con Jude Law Colin Firth e Nicole Kidman “Genius“. Vi forniremo trama, recensione e commento.

Trama – 1929 New York, Max Perkins è un editore che ha lanciato e curato autori del calibro di F. F. Fitzgerald e Ernest Hemingway. Thomas Wolf è uno scrittore dai modi Bohemien desideroso di trovare un editore che possa leggere il suo lavoro. All’arrivo presso gli uffici di Max, il loro incontro darà vita a un grande successo per entrambi, ma il loro rapporto e il loro successo fin dove li porteranno?

Genius, recensione del film con Nicole Kidman

Visto nella sezione “Tutti ne parlano” dell’ultima edizione della Festa del cinema di Roma grazie a “Eagle Pictures” arriva nelle sale italiane “Genius”. Tratto dal libro “Max Perkins: Editor of Genius” di A. Scott Berg, questo film ci propone un interessante trasposizione cinematografica, piena di spunti su cui riflettere.

Come in tutte le trasposizioni con il cambio di linguaggio, da scrittura a visivo, farne un confronto è quanto di mai più sbagliato. Da una parte leggi ciò che l’autore scrive e dall’altra le immagini sono già proposte. è proprio grazie alle immagini e dai costumi che il regista ci permette di immergerci all’interno di una relazione anzichè nella mente di un genio stesso. La fotografia e i clori trasportano lo spettatore nelle atmosfere di quel periodo grazie anche al contributo di un immagine leggermente opacizzata.

Nonostante il messaggio sottinteso che sottolinea l’importanza delle parole e della lettura, fonte primaria di conoscenza, la sceneggiatura non brilla di luce propria come dovrebbe, ma si limita a rendere credibili i dialoghi senza lasciare traccia di brillantezza. Probabilmente ciò che non racconta la scrittura viene lasciato sottintendere ai costumi, soprattutto il cappello di Colin Firth che, oltre a proteggere metaforicamente le sue idee, si rivelerà un vero e proprio protagonista.

Se l’obiettivo del film era quello di sviluppare il processo creativo di Jude Law, esso può dichiararsi fallito, tanto che non viene approfondito a dovere neppure il legame con la Kidman. Se invece il vero obiettivo è sottolineare il legame tra editore e scrittore che va oltre il lavoro, allora esso può dichiararsi riuscito. La follia di Wolfe è limitata a una buona prestazione non va mai oltre e non mostra alcuna libertà da parte del “Giovane Papa” ma ne dà l’idea di un approccio scolastico alla professione. Nonostante la buona prova manca di naturalezza. Colin Firth e Nicole Kidman mancano di brillantezza, questo non esclude la loro buona prova mostrata sullo schermo.

Il film è godibile, sebbene presenti alcune nefandezze.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

1 Commento finora. Sentitevi liberi di unirsi a questa conversazione.

  1. paolo 16 Novembre 2016 at 18:14 - Reply

    Beh , il film è a 2 ( la Kidman decisamente è una 3° fuori ruolo ) tra C.Firth e Jude Law intenso e pesante , ma non è il libro..come ogni film basato su un libro o su più libri..! E’ il rapporto padre / figlio dal 1924 al 1938 ( la morte di T.Wolfe ) tra l’editore e lo scrittore pazzoide e turbolento…Colin Firth è il più bravo.., la parte è tutta sua..!

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