Slam Tutto per una ragazza: recensione, trama e commento sul film di Andrea Molaioli con Luca Marinelli

Pubblicato il 23 Mar 2017 - 11:18am di Francesco Salvetti

“Slam, tutto per una ragazza” è il nuovo film con Luca Marinelli, Jasmine Trinca e Ludovico Tersigni, diretto da Andrea Molaioli. Andiamo subito a scoprirne la trama, prima di partire con la recensione completa.

Trama – Sam ha 16 anni, dei genitori giovanissimi che per lui sono quasi dei fratelli maggiori e una grande passione per lo skateboard. Il suo mito è Tony Hawk, noto nell’ambiente tra chi come lui nutre la stessa passione, ne possiede un poster in camera e consulta la sua biografia come fosse la Bibbia. Quando sotto la pressione della madre viene costretto a partecipare a una festa, non poteva immaginarsi che avrebbe incontrato Alice, una ragazza, sua coetanea, che gli cambierà l’esistenza.

Recensione del film “Slam, tutto per una ragazza”

“Slam” nel gergo degli amanti dello skate vuol dire: caduta rovinosa al termine di un’evoluzione acrobatica. “Sa perché cadiamo, signorino Bruce? Per imparare a rialzarci” così il maggiordomo Alfred si rivolgeva a un intimorito Bruce Wayne all’inizio del film “Batman Begins” di Christopher Nolan. In questo film siamo a Roma e non a Gotham City, ma il senso della frase resta sempre lo stesso. Prima della maggiore età le cadute servono a formare ognuno di noi, i segni, i lividi che ci procuriamo sono parte delle fondamenta di un “io” adulto. Proprio come una gravidanza inaspettata. I 16 anni sono un po’ quell’ evoluzione acrobatica che di colpo viene interrotta da una “caduta rovinosa”.

Il film, che segna il ritorno di Andrea Molaioli, tratto da un romanzo di Nich Hornby, si concentra su come viene affrontata questa caduta. Pur mantenendo una collocazione temporale attuale, manca totalmente di contesto storico, cancellando le cronache di tutti i giorni sul timore dei giovani nel farsi una famiglia causata dalla mancanza di politiche sociali. È una scelta dl regista, presente principalmente nel romanzo e mantenuta nella versione cinematografica, in quanto il focus del film è su altro. Grazie all’aiuto di una sceneggiatura ben elaborata, Andrea vuole far immergere lo spettatore nel problema dell’assumersi una responsabilità così grande, un atto di crescita così improvviso. Bruni, Rampoldi e Molaioli, scrivono una testo credibile (considerando la scelta precedentemente spiegata), dove i dialoghi dei ragazzi sembrano esser presi da una scena di vita quotidiana, sebbene siano stati scritti a tavolino. In questo bisogna riconoscerne il merito a tutti e tre, ma in particolare a Francesco Bruni che per ogni testo in cui c’è la sua firma, spicca per credibilità.

Ludovico Tersigni, protagonista del film, grazie a un buon lavoro con il regista e sul testo, ne incarna tutti i tratti del personaggio, parte lentamente ma poi come un Diesel porta a casa il risultato senza troppa fatica, lanciando un ideale sfida attoriale a Brando Pacitto tra talenti emergenti. Come coprotagonista femminile Barbara Ramella tiene testa a Sam, quando sono sulla scena hanno tutti i possibili tipi di dialogo: dal drammatico alla commedia, il regista li inquadra bene a entrambi e grazie ai loro sguardi si risparmia pagine di sceneggiature.

Come attori non protagonisti, brillano due stelle, presenti anche in locandina: Jasmine Trinca e Luca Marinelli. La prima veste i panni di una mamma alternativa, bisognosa di una solida figura maschile a suo fianco e abile nel dialogare con il figlio, comprendendolo e sgridandolo a tempo stesso. La sua resa al cinema è altalenante, in questo caso positiva ma non brillante. Di Luca Marinelli, si è detto e scritto molto, tanto, ma questo attore non finirà mai di stupirci. Per l’ennesima volta si mette in gioco con un ruolo sempre diverso: il padre immaturo. Lasciato libero dal regista, quando è in scena non invade lo spazio degli altri attori, regala allo spettatore tanti momenti di risata, essendo un abile conoscitore dei tempi comici.

Onestamente il film va visto e apprezzando consci su dove il regista si vuole focalizzare, per chi si soffermerà sul contesto storico, rimarrà fortemente deluso. Per la seconda volta, dopo Suburra, dal 15 aprile il film sarà possibile vederlo anche sulla piattaforma Netflix.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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