Stipendi Pubblica Amministrazione 2016, novità e regole: a chi spetta il bonus di merito e come ottenerlo

Pubblicato il 3 Mag 2016 - 1:14pm di Redazione

stipendiIn seguito ad un recente decreto varato dal Governo vigono nuove regole riguardo gli stipendi della pubblica amministrazione per il 2016. La novità più importante prevede un’attenta valutazione dell’operato della pubblica amministrazione, che verrà ora retribuita in base al merito ed alla produttività. Sostanzialmente, ciò che di buono verrà fatto nel corso dell’anno dal dipendente, farà sì che lo stesso ottenga o meno un bonus definito “di merito”. Vi saranno dunque dei punteggi da raggiungere e delle regole da rispettare; vediamo assieme quali sono e come le stesse incideranno sulla vita del lavoratore.

Bonus di merito, a chi spetta e come ottenerlo

I primi rumors riguardo il decreto ideato dal Governo di Matteo Renzi prevedono la realizzazione di una sorta di pagella virtuale che valuti l’operato di ogni singolo dipendente e dirigente della Pubblica Amministrazione. Le performances di tutti gli uffici verranno dunque attentamente analizzate, tanto che gli stessi avranno l’obbligo di dimostrare coi fatti di aver raggiunto gli obiettivi organizzativi ed economici richiesti dal Governo. L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della cosiddetta “valutazione d’operato” condizionerà l’ammontare degli stipendi del singolo lavoratore, il quale potrà ottenere il bonus di merito soltanto dopo aver raggiunto determinati obiettivi, dimostrando per questo caparbietà ed efficienza nel corso dell’attività lavorativa. A tal riguardo, sempre in base alla graduatoria precedentemente citata, verrà stabilito se il dipendente od il dirigente potrà ottenere un ruolo di maggior spessore nel proprio campo, compiendo un ulteriore passo in avanti in carriera.

L’abile mossa del Governo farà sì che i premi precedentemente accreditati a gran parte dei dipendenti pubblici vengano redistribuiti, poiché concessi soltanto al 25% (uno su quattro) del totale. La parte restante subirà, invece, fastidiosi tagli (in alcuni casi pari al 40%) che inficeranno in modo preponderante sullo stipendio finora percepito.

Stipendi Pubblica Amministrazione, cos’è il “salario accessorio”?

GovernoLa riforma che di qui a breve coinvolgerà i lavoratori della Pubblica Amministrazione, come visto, inciderà sul loro stipendio, non più fisso, ma legato alla produttività. In questo modo, almeno nelle intenzioni del Governo, i tanti fannulloni di cui ogni giorno sentiamo parlare sui TG nazionali subiranno un duro colpo. Il “salario accessorio”, ovvero la parte non fissa della propria retribuzione, difatti, non sarà più garantita a tutti i dipendenti, bensì soltanto a quelli più meritevoli, diversamente da quanto avveniva in passato. La ridefinizione delle regole, basate ora unicamente sul merito, non potrà che far contenti i dipendenti ligi al dovere e sicuri del proprio operato, poiché gli stessi otterranno soltanto vantaggi dal proprio faticoso lavoro.

Per concludere, è bene sottolineare che le novità fin qui esplicate vanno ad allacciarsi ad un più ampio piano di riforme, che vedrà presto una netta modifica nella strutturazione (economica ed organizzativa) della Pubblica Amministrazione.

 

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