Terremoto in Nepal, almeno 450 morti

Pubblicato il 25 Apr 2015 - 1:35pm di Irene Masala

Il Nepal è stato colpito da una scossa di magnitudo 7.9 , con epicentro a 80 km da Pokhara, che ha devastato edifici, abitazioni e siti archeologici causando 150 morti solo a Kathmandu, per un totale di 450 vittime secondo le stime di alcuni media internazionali. Il sisma è iniziato verso le 11:56, ora locale, ed è stato percepito anche a New Delhi, in alcune regioni del Pakistan, in Bangladesh e Tibet, e pare essere il più forte negli ultimi 81 della storia del Nepal. Numerosi danni alle infrastrutture dell’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu, costringendo numerosi voli ad essere dirottati in India. La stima dei morti è destinata ad aumentare a causa delle condizioni fatiscenti degli edifici della capitale, nella cui vallata vivono circa 2,5 milioni di persone. La scossa ha causato anche il crollo della torre Dharahara, alta 9 piani per 62 metri, patrimonio dell’Unesco e uno dei monumenti più importanti di Kathmandu e dell’intero Nepal, e una cinquantina di persone sarebbero ancora intrappolate tra le macerie.

Numerosi danni anche alla piazza Durbar, sempre nel centro storico di Kathmandu, dove si trovano altri importanti monumenti tra cui il palazzo reale e diversi templi. Non sono state risparmiate dal terremoto neanche Patan e Bhaktapur, due città medievali e patrimonio dell’umanità  sempre situate nella valle di Kathmandu.

La scossa a causato anche una serie di valanghe a catena sul Monte Everest, causando per il momento 8 morti e bloccando numerosi alpinisti. Secondo la Farnesina non dovrebbero essere italiani tra le vittime, nonostante l’entità dei danni umani e archeologici non sia al momento stimabile.

Info sull'Autore

Laureata in Scienze Politiche e Giornalismo ed Editoria, da anni si occupa di geopolitica e relazioni internazionali, con particolare interesse per il Medio Oriente e il conflitto arabo-israeliano. Due grandi passioni, scrivere e viaggiare, l'hanno portata a trascorrere gli ultimi sei anni tra Roma, Valencia e Israele/Palestina. Ha inoltre frequentato il Master in Giornalismo Internazionale organizzato dall'IGS (Institute for Global Studies) e dallo Stato Maggiore della Difesa, nell'ambito del quale ha avuto modo di trascorrere due settimane come giornalista embedded nelle basi Unifil in Libano.

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