Autobhan fuori controllo: trama, recensione e commento sul film con Felicity Jones e Anthony Hopkins

Pubblicato il 20 Feb 2017 - 9:18am di Francesco Salvetti

Felicity Jones e Anthony Hopkins sono al cinema con “Autobhan – fuori controllo”, film che vi presentiamo con trama e recensione.

Trama del film “Autobhan”

Casey e Juliette vivono a Colonia e sono americani. Lui si arrangia facendo piccoli lavoretti per Geran, un spacciatore turco, lei è una barista. Parallelamente Hagen Kahl è un magnate affermatosi nell’industria dei trasporti, molto ricco e molto potente che, grazie a Geran, ha anche un profilo nello spaccio di Cocaina. È quando Casey avrà bisogno di soldi e Geran deciderà di eludere il suo socio che salterà il banco.

Distribuito da M2 Pictures, diretto da EranCreevy arriva nelle sale “Autobhan – fuori controllo”. Fare action non è cosa da poco, devi essere il più possibile credibile, usare molte inquadrature da più punti, creare una struttura attorno al film che, seppur banale e povera di cambi di situazione, abbia una sua solidità.

Autobhan – Fuori Controllo: recensione

La squadra guidata da Dominic Toretto ha creato un algoritmo perfetto, nonostante la morte di Paul Walker, tutti i film hanno sempre riscosso un ottimo successo di pubblico. Per “Autobhan”, Eran Creevy si rifa proprio al fortunato filone di “Fast And Fourius”, soprattutto i primi capitoli, dove si sfoggiavano più le auto a differenza delle storie collaterali. Il pubblico appassionato si divertirà a riconoscerne i modelli e nel rimanere ammaliato dal rombo dei motori che stuzzica anche l’orecchio di uno spettatore meno esperto in materia. La spettacolarità e l’intrattenimento sono al primo posto e centrano in pieno l’obiettivo. Come gioco di inquadrature il regista, sfrutta a pieno il fattore coinvolgimento, sia nella parte narrativa che nell’azione, non cerca mai di dare un tocco personale alle inquadrature ma bensì sceglie di riprendere la scena sempre dal punto di vista di chi ne fa parte.

Ma chi ha scelto di presentare sulla scena? Nicholas Hoult e Felicity Jones, sono i due americani protagonisti. Il lavoro più difficile di Eran è stato quello di riuscire a rendere credibile una chimica e una storia d’amore tra i due attori. Se, con Emma Stone e Ryan Gosling in “La La Land” è stato un gioco molto facile, in questo film il tutto è stato reso possibile grazie al gioco di inquadrature di cui sopra facevamo menzione, focalizzandosi molto sulle labbra carnose di lei e sul contrasto tra viso pulito e action in lui.

Di contro non avevano il classico villain ma bensì due: Ben Kingsley e Anthony Hopkins. Il primo riprende il lavoro svolto in “Iron Man 3” quasi copiando lo stesso personaggio aggiungendo solo qualche movimento in più (Il Mandarino era prettamente fermo e intimoriva solo tramite i video). Al secondo Anthony Hopkins, il temibile Hagen Kahl, bastano due tre sguardi per costruire un ruolo e per far credere lo spettatore che sia vero. Un film per gli amanti dell’azione che sa intrattenere, un ora e quaranta che scorre molto velocemente.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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