Dustin Hoffman e Toni Servillo insieme sul set del film L’uomo del labirinto

Pubblicato il 9 Mag 2019 - 8:51am di Simone Celli

Dustin Hoffman è sul set del film L’uomo del labirinto, firmato dallo scrittore e regista Donato Carrisi e tratto dal suo omonimo romanzo. Dustin Hoffman reciterà insieme a a un pezzo da novanta del nostro cinema,  Toni Servillo (ed è già arrivata la prima foto dal set).

Le riprese, iniziate lo scorso 18 marzo, si stanno svolgendo sul set di Cinecittà Studios e proseguiranno per circa 7 settimane.

Donato Carrisi è alla seconda pellicola dopo aver vinto il David di Donatello con La ragazza nella nebbia, grande successo di critica e pubblico, venduto in oltre 25 paesi. In questo caso, lo scrittore pugliese firma sia la regia che la sceneggiatura.

La trama ricalca la storia del libro: Samantha, una ragazza tenuta prigioniera per molti anni, improvvisamente torna libera. Vanno a caccia del suo carceriere il dottor Green, che indaga nella mente di Samantha per capire il profilo psicologico dell’uomo del labirinto, il suo carceriere, e Bruno Genko, un investigatore privato in procinto di morire che vuole sfruttare le sue eccellenti capacità per risolvere un ultimo mistero.

Il film si preannuncia un thriller appassionante, e la presenza non solo del nostro Toni Servillo, riconosciuto all’unanimità come uno dei migliori attori italiani, ma anche di una vera leggenda come Dustin Hoffman, non fa altro che aumentare l’attesa per quello che potrebbe essere uno dei film italiani più interessanti del 2019 insieme a pellicole come Domani è un altro giorno.

Dustin Hoffman, una carriera da incorniciare

Dustin Hoffman è riconosciuto all’unanimità come uno dei più grandi attori americani viventi. Nato l’8 agosto del 1937 a Los Angeles, sin da giovane mostra una certa tendenza per l’arte, in particolare la musica e la recitazione.

Per approfondire le proprie capacità da attore, dopo aver abbandonato l’università si trasferisce a New York per studiare con Lee Strasberg ed esibirsi con altri futuri campioni del cinema americano come Gene Hackman. Allo stesso tempo fa svariati lavori e comincia una lunga gavetta che lo porta a interpretare ruoli marginali in produzioni minori di Broadway.

La svolta arriva dopo aver interpretato un ufficiale omosessuale e nazista nell’opera Noon and nights. Grazie a questa performance il regista Mike Nichols lo ingaggia per il suo primo film, Il laureato, ruolo precedentemente rifiutato da parte di Robert Redford. Come ricorderà lo stesso Hoffman, il regista lo scelse perché “piccolo, bruttino e sconosciuto”.

Già da quel primo film Dustin Hoffman dà prova di avere un enorme talento nella recitazione, tanto da ottenere subito la nomination all’Oscar come miglior attore protagonista.
Di lì in poi la carriera di Dustin Hoffman decolla: l’attore è molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, sebbene nell’ambiente sia considerato un tipo difficile per via della sua precisione maniacale.

Recita in film come Tutti gli uomini del presidente, Kramer contro Kramer (grazie al quale ottiene il primo Oscar), Tootsie, Morte di un commesso viaggiatore, The Sleepers e Sesso e Potere. Una delle sue prove migliori è nel film Rain Man, l’uomo della pioggia, del 1988. Hoffman regala una magistrale interpretazione accanto a Tom Cruise nel ruolo di Raymond, uomo autistico poco avvezzo alla socialità ma geniale: memorabile la scena del casinò, un’ambientazione cara a tanti film di grande successo, in cui l’autistico Hoffman vince a blackjack grazie alle sue abilità. Per il film, Hoffman ottiene il suo secondo Oscar.

L’attore, accanto a interpretazioni drammatiche, non disdegna di recitare in commedie e film più leggeri quali Affari di famiglia, Hook – Capitan Uncino e soprattutto nella serie di successo di Ti presento i miei, Mi presenti i tuoi e Vi presento i nostri, accanto ad attori come Ben Stiller, Robert De Niro, Barbara Streisand e Owen Wilson.

“Dicono che sono difficile, ma perché sono preciso solo sul set nella vita non mi arrabbio mai e non sono neanche tipo da rimpianti”. Questo ha dichiarato una volta quello che, senza alcun dubbio, può essere considerato uno dei più grandi attori al mondo. E ora, in Italia, diretto da Donato Carrisi, può dare il suo enorme contributo di talento anche al cinema nostrano.

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