Con la presentazione del modello Isee 2016 le famiglie con difficoltà economiche possono richiedere alcune agevolazioni (come il bonus bebè o la social card) o detrazioni fiscali (ad esempio per le spese scolastiche dei figli). Insieme al modello dell’indicatore che misura la ricchezza del nucleo familiare, chi presenta le domande per questi benefici deve anche allegare una serie di documenti che testimoniano la reale situazione della famiglia.
Documenti e dati necessari per l’Isee 2016
Per la compilazione del modello Isee 2016 sono necessari il codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (compresi i coniugi e i figli a carico con diversa residenza o i residenti all’estero che sono iscritti all’AIRE), un documento d’identità di chi fa la dichiarazione, l’eventuale contratto di affitto registrato all’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione dei redditi, l’indicazione dei redditi relativi ai due anni precedenti alla compilazione della dichiarazione sostitutiva unica DSU, compensi, indennità per trattamenti assistenziali o previdenziali, redditi esenti ai fini Irpef, borse di studio, redditi esteri, assegni di mantenimento del coniuge separato, depositi postali o bancari, azioni, obbligazioni, bot, titoli di stato, buoni fruttiferi, fondi di investimento, giacenza media del conto corrente, patrimonio mobiliare al 31 dicembre dell’anno precedente.
Vanno poi presentati anche il certificato catastale o l’atto di compravendita/successione relativi a fabbricati, aree edificabili o terreni agricoli, la certificazione della quota di capitale residua del mutuo sottoscritto per l’acquisto o la costruzione di immobili di proprietà, i documenti che attestano il valore IVIE di immobili all’estero. I portatori di handicap devono allegare la certificazione dell’invalidità, cioè il documento che testimonia le spese pagate per ricovero in strutture o per l’assistenza personale.
I modelli di Isee per le varie agevolazioni
Il calcolo Isee tiene in considerazione beni mobili, azioni, conti correnti, affitti, somma del totale dei redditi e patrimonio; viene applicato un coefficiente familiare basato sui componenti del nucleo. I dati vanno trasmessi all’Inps, che valuta le richieste e decide sull’eventuale concessione dei benefici richiesti. E a proposito del beneficio per cui si fa domanda, in base ad esso bisogna scegliere il tipo di modello (o di modelli) Isee 2016 tra quelli a disposizione: ci sono infatti l’Isee ordinario (adatto alla generalità dei casi), l’Isee Minorenni (solo per alcuni nuclei monoparentali), l’Isee Università (valido per la richiesta di prestazioni di diritto allo studio), l’Isee sociosanitario, l’Isee integrativo (da utilizzare per integrazioni o situazioni eccezionali) e l’Isee corrente (che si basa sui redditi degli ultimi dodici mesi).
Social Card e Bonus Bebè: requisiti e domanda
Serve un determinato Isee per richiedere la Social Card, lo strumento tramite il quale l’Inps passa agli aventi diritto una somma spendibile esclusivamente per beni di prima necessità come medicinali o generi alimentari. Per ottenere la Social Card i requisiti sono: età minima di 65 anni con reddito Isee inferiore ai 6.795,38 euro, oppure età minima 70 anni con reddito Isee di 9,060,51 euro, il non possesso di più di una macchina di cilindrata inferiore ai 1.300 o di un ciclomotore che non superi i 250 cc, un Isee inferiore ai 15.000 euro o l’appartenenza ad un nucleo familiare con un figlio di massimo tre anni e un reddito non superiore ai 6.795,38 euro. Per richiedere la Social Card bisogna recarsi agli uffici postali dopo aver compilato il relativo modulo, che può essere scaricato dal sito di Poste Italiane o da quello del Ministero dell’Economia.
Per quanto riguarda invece il Bonus Bebè bisogna avere un Isee inferiore ai 25.000 euro; anche l’importo del contributo è legato all’indicatore economico: gli 80 euro mensili raddoppiano (e diventano quindi 160) per le famiglie che presentano un Isee inferiore ai 7.000 euro. Il Bonus Bebè viene erogato a favore sia dei genitori naturali che di quelli adottivi tramite un assegno mensile inviato a partire dalla nascita o dall’adozione del bambino. La domanda per il contributo deve essere presentata da uno dei genitori che convive con il figlio e va inviata (dal momento della nascita o dall’ingresso in famiglia ed entro i primi 90 giorni) all’Inps solamente attraverso canali telematici, utilizzando gli appositi modelli predisposti dall’istituto. Il Bonus Bebè 2016 ha una durata massima di 36 mesi, ovvero fino a quando il bambino compie i tre anni di età.