Recensione Manchester by the sea: commento e trama sul film attesissimo con Casey Affleck candidato a 6 premi Oscar

Pubblicato il 18 Feb 2017 - 10:37am di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale il nuovo film attesissimo con Casey Affleck, “Manchester by the sea“, candidato a 6 premi Oscar. Vi forniremo trama, recensione commento.

Lee Chandler lavora in Massachusetts e ha la passione per la barca, un po’ per necessità e un po’ per passione. Condivideva questa attività col fratello che, dopo la sua improvvisa scomparsa, lo nomina tutore legale del figlio. Nel frattempo Lee sente il peso del suo passato e di come la comunità lo abbia escluso.  Ma cosa accade dopo una morte? Come ci si sente? Si può ancora tornare a vivere?

Manchester by the sea: recensione

Presentato in Italia all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, vincitore del Golden Globe come miglior attore drammatico e candidato a 6 Premi Oscar, annunciato per il primo dicembre come uscita nelle sale, finalmente è pronto per essere ammirato dal pubblico.

Un quadro, un affresco, è la necessità di esprimere un sentimento da parte dell’autore. Una storia invece,è spesso piena di tanti significati, metafore, citazioni o dei tentativi di raccontare un emozione o stato d’animo. In poesia o nella lettura lo si fa con le parole, Kennet Lonergan nello scrivere questo film, ha cercato di raccontarlo, ma c’è una collisione o una convoluzione tra il lavoro di Casey Affleck e le richieste del regista? Un po’ come nel calcio o negli sport di squadra, dove arriva la bravura del mister e quando emerge l’estro del campione?

In questo “Manchester by the sea” Kennet ha preparato minuziosamente il plot e la sceneggiatura. Si è documentato, grazie alla lettura di storie e all’ascolto di testimonianze, ha scritto una testo credibile e molto curato: lo si nota nel cambio di registro linguistico tra le varie situazioni a cui si approccia il protagonista, come ad esempio nei dialoghi con la moglie, col nipote, dove cambia la scelta delle parole da usare.

Un testo e un lavoro del regista, nelle vesti di allenatore, che ha permesso a Casey Affleck di dare il massimo restituendo allo spettatore una delle sue migliori prove attoriali.Già candidato per “L’assassino di Jesse James per mano del codardo Robert Ford” ruolo che gli ha permesso di guardare da lontano la statuetta, nelle vesti di Lee Chandler sarà una guerra all’ultimo voto contro Ryan Gosling per coronare il suo sogno. Se Ryan ha potuto esprimersi su più fronti cantando, suonando, facendo piangere e sorridere lo spettatore; qui Casey Affleck completa la sceneggiatura con i suoi silenzi i suoi sguardi cupi che nascondono una colpa, un peso, che non riesce più a trattenere, un interpretazione complicata ma che ha saputo rendere molto semplice da eseguire.

Michelle Williams è un’ottima spalla che ha spesso dato vita a ruoli indimenticabili, basti pensare a Marilyn Monroe che le è valsa la candidatura come miglior attrice protagonista. Per questo ruolo non è solo il riconoscimento della candidatura a darle merito ma bensì un ulteriore prova recitativa che rende giustizia a un percorso di crescita a vele spiegate verso l’Olimpo. Nonostante i toni drammatici e molto cupi, per questo weekend “Manchester by the sea” è il classico “Bel film” da vedere.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

Lascia Una Risposta