Pensioni, piattaforma unitaria dei sindacati e Quota 41: novità sul fronte previdenziale e le parole di Fornero

Pubblicato il 11 Dic 2015 - 3:39pm di Ubaldo Cricchi

La creazione di una piattaforma comune che coinvolga i sindacati e l’introduzione di un tetto contributivo massimo: ecco gli obiettivi annunciati da Vera Lamonica (segretario nazionale Cgil) in tema di pensioni. La piattaforma unitaria verrà presentata tra pochi giorni, il 17 dicembre: la speranza è quella di riuscire ad introdurre la cosiddetta Quota 41 (una formula che i lavoratori precoci conoscono bene), ma per far sì che le buone intenzioni delle sigle sindacali possano concretizzarsi sarà necessario convincere il governo Renzi, che fino ad oggi non ha mostrato una grande sensibilità nei confronti dell’argomento previdenza. I Quota 96 della scuola incassano l’ennesimo no alla proposta di pensionamento e l’ex ministro Elsa Fornero torna a parlare.

Piattaforma comune e obiettivo Quota 41: le dichiarazioni di Lamonica

Come detto, La Cgil, tramite le parole del suo segretario nazionale Vera Lamonica, ha annunciato il lancio della piattaforma comune con Cisl e Uil che avverrà il prossio 17 dicembre. La Cgil chiede che venga introdotto un tetto contributivo massimo: una volta raggiunto questo limite, il lavoratore deve poter andare in pensione, a prescindere dalla sua età anagrafica. Il tetto è stato individuato da Lamonica in 41 anni di contributi. Con il sistema della Quota 41 finalmente ci sarebbe uno strumento che va incontro alle esigenze di una categoria di lavoratori, i precoci, che fino ad oggi non sono stati mai presi in considerazione dall’Esecutivo. Chiedere di andare oltre i 41 anni di lavoro a chi ha iniziato molto presto secondo il segretario Cgil è un oltraggio. Nel corso degli anni i lavoratori precoci si sono compattati (sul web è possibile notare la presenza di diversi gruppi con un sempre maggior numero di aderenti): il Governo deciderà finalmente di dare ascolto alla categoria e accettare la proposta della Quota 41?

Pensioni, un altro no per i Quota 96 e le parole di Elsa Fornero

Ma quando si parla di pensioni, la vicenda dei lavoratori precoci non è l’unica questione che da tempo aspetta una soluzione: ancora una volta i Quota 96 della scuola devono in cassare una bocciatura alle loro richieste. L’onorevole Saltamartini ha comunicato che l’esecutivo guidato da Renzi ha ancora una volta bocciato il suo emendamento per correggere i danni causati dalla legge Fornero sui lavoratori della scuola, lavandosene nuovamente le mani. E a proposito di Fornero, l’ex ministro del governo Monti è tornata a palare del tema previdenziale dicendo che c’è un inutile terrorismo psicologico e un allarmismo ingiustificato quando si discute di pensioni: il vero problema è il lavoro. Secondo la Fornero è necessario trovare il modo per far entrare nel mondo del lavoro i giovani con forme contrattuali dignitose: bisogna aiutare la gente a trovare un’occupazione e a quelli che non ci riescono si deve assicurare un’adeguata pensione che sarà a carico della fiscalità generale.

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Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

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