Quanto Basta: recensione e commento del film con Vinicio Marchioni

Pubblicato il 4 Apr 2018 - 10:08am di Francesco Salvetti

Arriva nelle sale il nuovo film con Vinicio Marchioni e Luigi Fedele “Quanto Basta”. Vi forniremo trama, recensione e commento.

Arturo Cavalieri è uno chef talentuoso, ma un po’ irruento, per questo è finito dentro per percosse. Si ritroverà a scontare la sua pena insegnando cucina in un centro per ragazzi autistici. È proprio lì che conoscerà Guido, ventenne membro del centro affetto dalla sindrome di Asperger, con una smisurata passione per la cucina. Tra i particolari modi di fare di Arturo e quelli di Guido i due stringeranno una forte amicizia, sin dove li porterà?

La recensione del film “Quanto Basta”

Vinicio Marchioni in conferenza stampa ha definito “Quanto Basta” come “un film no stress”; il regista: “Feelgood movie”, “Buddy movie”; comunque vogliate rinominarlo, dal 5 aprile arriva nelle sale: “Quanto Basta”, film che segna il ritorno alla regia di Francesco Falaschi. Dopo più di 3 anni di attesa Francesco torna dietro la macchina da presa affrontando un tema socialmente delicato che il cinema raramente tratta: l’autismo. Le cronache politiche di questi ultimi tempi, hanno messo in luce come in parlamento si sia iniziato a parlare del “Dopo di noi” (l’affidamento delle persone aventi la necessità di un sostegno continuativo anche e soprattutto dopo la morte dei loro cari). Essendo una tematica così delicata, Francesco e il team di sceneggiatori, si son trovati ad affrontare 2 strade: raccontare questa storia in maniera leggera o con un tono drammatico legato ad una profonda riflessione.

Fortunatamente anche le commedie lasciano spunti per pensare, per questo è stata scelta la prima. Un linguaggio e uno stile leggero che coerentemente accompagnano il film interamente dal primo all’ultimo minuto, mantenendo una soglia dell’emotività lineare e coerente con la narrazione, il tutto anche grazie a un montaggio fluido che non spezza “con l’accetta” le scene, ma che semplicemente le riassimila in maniera sinuosa.

I personaggi, nonostante il linguaggio e il taglio scelto siano quasi fiabeschi (colpiscono le spettacolari inquadrature della toscana, nella seconda parte del film), hanno un modo di affrontare l’autismo che spoglia di qualsiasi piaggeria ma che al contrario, restituisce una normalità e una tranquillità nel porsi mai vista in film analoghi a questo. È proprio per questa richiesta del regista che Vinicio Marchioni, interprete nel ruolo di Arturo Cavalieri, ha confessato in conferenza stampa: “Nell’approcciarmi a Guido, ho preferito non sapere nulla riguardo alla sindrome di Asperger, così che da rendere un’interpretazione il più possibile vicina alla realtà”.

In una sceneggiatura “garbata” il ruolo, ma soprattutto l’interprete, che colpisce lo spettatore è Guido interpretato da Luigi Fedele. Luigi è uno degli attori tra le giovani promesse del cinema Italiano, lo abbiamo visto recentemente protagonista dell’ultimo film di Rian Johnson “Piuma”. Per questo film mette in atto una preparazione minuziosa, curata al minimo dettaglio. Questa sua resa attoriale è un gesto d’amore per il mestiere, per il pubblico, ma soprattutto una forma di assoluto rispetto nei confronti di chi soffre veramente la sindrome di Asperger e si potrà ritrovare in questopersonaggio.

Il film esce il 5 Aprile, ed è un prodotto da vedere con tutta la famiglia, una favola gentile, dove non c’è stress, non c’è traffico e non ci sono telefoni, ma che racchiude in un ora e trenta tutti gli ingredienti per evadere dalla routine quotidiana.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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