12 Soldiers: recensione del nuovo film con Chris Hemsworth e Michael Shannon

Pubblicato il 25 Giu 2018 - 6:26pm di Francesco Salvetti

L’unità Alpha ODA 595 è condotta dal Capitano Mitch Nelson e decide di partire assieme ai suoi uomini in maniera volontaria per l’Afghanistan inseguito ai gravissimi attentati dell’11 settembre.

Mitch e i suoi fedelissimi 12 uomini partono verso la terra più pericolosa del mondo, ridefinita come “tomba di molti imperi”, dovranno affrontare 50,000 talebani agguerriti per difendere Mazar-I-Sharif, città che dovranno liberare per dare una stoccata ad Al Qaeda. Si troveranno a combattere alla volta di carri armati e lanciarazzi, con pochi uomini e non molti mezzi a disposizione. 12 uomini contro 50.000 avranno come unico obiettivo quello di vincere, pur di salvare la pelle. Mitch e i suoi uomini riusciranno a scrivere una delle più importanti pagine della storia americana?

Recensione del film “12 Soldiers”

“12 Soldiers”, è il titolo per l’Italia del primo film diretto dal regista danese NicolaiFuglsig che arriva nelle sale italiane in un periodo molto difficile, vista una forte diminuzione di buona parte del pubblico. Per cercare di ovviare a questa mancanza, 01 Distribution molto strategicamente propone un film che si inserisce nel gruppo degli “War Movie” ma non ha la pretesa di richiedere un grande impegno da parte del0 pubblico perché ha un’evidente linea di intrattenimento che contorna la storia e rende il prodotto fruibile a qualsiasi tipo di persona. Tutto questo viene agevolato dalla presenza di Chris Hemsworth che, dopo l’enorme successo di Thor, ha la necessità di staccarsi dal suo personaggio che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Se da un lato ha già annunciato che non rinnoverà con Marvel e “Avengers 4” (dal titolo ancora provvisorio) sarà il suo ultimo film nei panni asgardiani, dall’altro sta cercando parallelamente una carriera da attore dove il suo nome venga riconosciuto come tale e non come: “quello che ha fatto Thor”. Lo abbiamo visto in film come “Blackhat” di Michael Mann, “Heart of the sea-le origini di Moby Dick”e nell’ultimo “Ghostbuster” di Paul Feigg dove è molto divertente vedere come si prende in giro. Per questi “12 strong”, dal titolo americano, porta al suo Mitch quella gisuta energia del divino Thor, grazie a una voce molto bassa e a uno sguardo deciso a ogni inquadratura, ma al tempo stesso se ne distacca totalmente essendo un ruolo dai risvolti anche drammatici intensi. Il film non dà un giudizio politico sulla guerra, ne emerge una necessità di sviare il pensiero verso una narrazione di combattimenti facendo emergere una storia vera mai raccontata. La missione del capitano Mitch è accaduta realmente ed è stata per anni tenuta segreta, tanto da non sentire mai una dichiarazione dei politici a riguardo.

Se siete amanti di questo tipo di film, se siete curiosi di vedere Chris sotto un’altra veste, allora vi consigliamo di andare al cinema e non perdere questo film. In caso contrario, sappiate che se avete dei pregiudizi dal trailer o dalla locandina, sappiate che troverete tutto ciò che vi potete immaginare.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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