La Mafia uccide solo d’Estate la serie Capitolo 2: recensione e anticipazioni sulla seconda stagione

Pubblicato il 23 Apr 2018 - 3:53pm di Francesco Salvetti

Arriva in tv dal 28 aprile su Rai 1 il secondo capitolo della serie “La mafia uccide solo d’estate” ideata da Pif con Claudio Gioè, Anna Foglietta e Francesco Scianna. Vi forniremo trama, recensione e commento.

La Mafia uccide solo d’Estate Capitolo 2: le anticipazioni

Palermo, settembre 1979, la famiglia Giammarresi, dopo un tentativo di fuga al nord, è tornata a casa per lottare, per cercare di avere una vita “normale”, un’utopia per chi come loro in quegli anni, si è trovato a stretto contatto con La Mafia. È da questo spunto che torna su Rai 1 dal 28 aprile, la nuova serie ideata da Pif e scritta da Stefano Bises, Michele Astori e Michele Pellegrini.

Ritroveremo Lorenzo pieno di paura per la sua testimonianza nei confronti di chi ha assassinato il capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano. Nonostante il suo ritorno vorrà ancora andare via, ammettendo la sconfitta, perché come dice al figlio: “I soldati si arrendono. Noi siamo civili e vogliamo una vita normale”. Cos’è che lo farà restare? Sarà la svolta nella vita di Pia che dopo tanto attendere: è riuscita ad ottenere una cattedra.

I figli nel frattempo crescono e si ritrovano a far fronte a tutto ciò che li lega all’età che stanno vivendo. Eduardo Buscetta, che interpretail piccolo Salvatore, vivrà il periodo delle medie preoccupato per non voler perdere i suoi amici e soprattutto continuerà a domandarsi dov’è finita la sua amata Alice, scoprendo con i suoi occhi una dura verità. Per Angela, interpretata da Angela Curri, il destino è ben diverso, diventata oramai una donna a tutti gli effetti perché, seppur diciassettenne, è più matura di tanti suoi compagni di classe, si troverà a vivere un’esperienza traumatica che la segnerà. Lo zio Massimo? Dopo esser stato un eclettico interprete nella prima stagione, Francesco Scianna torna a vestire i panni di questo personaggio così particolare, a metà tra la legalità e la mafia, che in questa nuova stagione si troverà a fare delle scelte molto delicate.

Noi siamo fieri di questa seconda stagione. Venendo qui pensavo se il pubblico non si è stancato a sentir parlare di Mafia ancora oggi. Certo se sono vivo e se sono qui davanti a voi qualche cambiamento c’è stato, a Palermo 1000 negozianti non pagano il pizzo, per realizzare questa serie noi non abbiamo pagato il pizzo a nessuno. Questa è la dimostrazione che le cose possono cambiare. Pensate che noi come ben sapete, prendiamo in giro Toto Riina, poi scopriamo che il suo vicino ci guarda in tv. Si deve ancora parlare di Mafia perché loro pensano che la nostra vita appartiene a loro ma voi in realtà dovete mandarli a f… quelli là”. Con queste parole travolgenti Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, il regista del film da cui è tratta questa serie, ha dato inizio alla proiezione romana, dove il suo intervento è stato accolto con un clamore inaudito da parte di un pubblico di studenti attento ad apprendere e a riportare nel quotidiano gli insegnamenti tratti dalla serie.

Il prodotto creato da Bises, Pellegrini, Astori e diretto magistralmente da Luca RIbuoli, porta all’interno di una famiglia comune la narrazione di un’epoca che ha segnato la storia del nostro paese. Mischiando i materiali d’archivio con la narrazione seppur romanzata, si fornisce un racconto accurato e leggerlo, che riesce a trasmettere un messaggio efficace anche in questo secondo capitolo.
In questa serie si continua a parlare di coscienza e coraggio, due sostantivi che descrivono lo spirito che anima i personaggi giorno dopo giorno, il coraggio di fare delle scelte e la coscienza nel sapere cosa hai attorno e cosa sta accadendo.

Durante la conferenza stampa Anna Foglietta, che è sempre più credibile nel ruolo di Pia, ha rivelato come i tempi stretti hanno caratterizzato le riprese di questa seconda stagione. Ciò che ci ha stupito è il lavoro fatto da Luca Ribuoli, su come, in poco tempo, sia riuscito a trarre il meglio dai suoi attori. Ci ha colpito il modo con cui vengono trasmesse le emozioni: lo sguardo. Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima, in questa serie è proprio così e il pubblico rimarrà attratto dalla potenza nello sguardo di ogni attore in scena.  Dal 28 Aprile in prima serata su Rai 1, “La mafia uccide solo d’Estate – capitolo 2” perché di Mafia non si deve smettere mai di parlarne.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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