Oscar 2016, analisi film in nomination e candidati per le categorie “Miglior attore/attrice”

Pubblicato il 18 Gen 2016 - 6:30pm di Patrizia Monaco

Tutte le nomination per gli Oscar 2016, un’analisi dei nomi favoriti per le categorie “Miglior attore/attrice” e la trama dei candidati a “Miglior film”.

Oscar 2016

Sono state annunciate nelle scorse ore tutte le candidature che porteranno le stelle di Hollywood a brillare sul palco dei prossimi Academy Awards. In diretta dal Samuel Goldwyn Theater di Beverly Hills, il trio composto da Ang Lee, Guillermo del Toro e John Krasinski, ha svelato i nomi di chi si contenderà la prestigiosa statuetta nel corso della serata prevista per il 28 febbraio 2016. Poche le sorprese, le nomination per i Premi Oscar 2016 hanno rispettato in gran parte i pronostici, complice la notte dei Golden Globe che ha fatto intendere con leggero anticipo quale sarebbe stata la linea seguita dalla ancor più nota cerimonia statunitense.

Brie Larson favorita, grande sfida tra gli uomini: analisi dei nomi candidati come “Miglior attore/attrice”

Miglior attore protagonista: Leonardo Di Caprio (Revenant) Bryan Cranston (Trumbo) Matt Damon (The Martian) Michael Fassbender (Steve Jobs) e Eddie Redmayne (The Danish Girl)

Leonardo Di Caprio: grande attesa circonda la categoria riferita al Miglior attore protagonista, probabilmente perché tra i papabili vincitori troviamo quel Leonardo Di Caprio che nel corso degli anni e con circa trenta film all’attivo, mai è riuscito ad ottenere la tanto agognata statuetta. Con Revenant sembrano essere enormi le possibilità di vederlo finalmente trionfare ai Premi Oscar 2016, ma nulla è certo se pensiamo alla qualità degli attori con cui il bel Leo si ritrova a competere, Cranston e Redmayne su tutti

Matt Damon: occhi puntati sul celebre attore che grande successo ha ottenuto con la propria interpretazione in The Martian. Si sa che riportare sul set situazioni al limite della sopravvivenza attrae a mani basse il consenso della critica cinematografica, se poi aggiungi la regia di Ridley Scott, gli effetti speciali ed il talento dell’attore di Cambridge, il piatto diventa davvero completo e succulento, l’ideale per un ipotetico trionfo nella notte del 28 febbraio.

Bryan Cranston, lasciati i panni del protagonista nella serie tv Breaking Bad, si presenta invece alla notte degli Oscar 2016 con il film Trumbo (L’ultima parola) attraverso il quale riporta sul grande schermo la storia dello sceneggiatore americano Dalton Trumbo. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 11 febbraio e vedrà l’attore di Malcolm nei panni dell’uomo che negli anni quaranta si ritrovò a scontrarsi con governo e studios per via delle proprie simpatie comuniste, riuscendo comunque sotto falso nome, a scrivere celebri film come Vacanze Romane. Una grande interpretazione per un attore che, sulla soglia dei 60 anni, merita senza dubbio il conseguimento della statuetta d’oro e si candida ad essere tra i maggiori favoriti per la vittoria.

Michael Fassbender, oltre a rubare i cuori di milioni di donne nel mondo, l’attore irlandese si conferma come grande talento hollywoodiano e si prepara ad essere grande protagonista dell’anno appena iniziato. Dopo essere stato nomination a miglior attore non protagonista nel 2014 per 12 anni schiavo, e dopo aver convinto tutti con la sua presenza in Macbeth, Fassbender è chiamato agli Oscar 2016 per aver prestato il proprio volto al celebre informatico americano Steve Jobs, nell’omonima pellicola diretta da Danny Boyle.

Eddie Redmayne torna sul palco degli Academy Awards esattamente ad un anno di distanza dall’edizione della cerimonia in cui il giovane attore londinese è uscito trionfante per il suo ruolo da protagonista nel film The Theory of Everything (La teoria del tutto) e nella notte del 28 febbraio tenterà il colpaccio. Se dodici mesi fa fu l’interpretazione del fisico Stephen Hawking a portargli ulteriore notorietà e fortuna, questa volta Redmayne si affida al lato più femminile di sé. In The Danish Girl interpreterà Lili Elbe, tra le prime persone ad essere stata identificata come transessuale. Nella pellicola emerge tutta la versatilità dell’attore e la credibilità con cui puntualmente si immedesima nel miglior dei modi nei panni dei personaggi che di volta in volta gli vengono affidati. Il suo grande talento è prestato ad una sceneggiatura importante, al cinema in Italia dal prossimo 18 febbraio,

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Miglior attrice protagonista: Cate Blanchett (Carol) Brie Larson (Room) Jennifer Lawrence (Joy) Charlotte Rampling (45 anni) e Saorsie Ronan (Brooklyn)

Anche per quanto riguarda questa categoria al femminile, la sfida che si deciderà durante la notte degli Oscar si presenta affascinante ed in bilico. Cinque donne molto diverse tra loro per altrettante pellicole difficilmente riconducibili l’una all’altra.

Cate Blanchett grande favorita, si ritrova ad essere candidata agli Oscar 2016 a soli due anni di distanza dal trionfo nella medesima categoria. In quel caso fu il film Blue Jasmine a condurla nell’olimpo delle più grandi attrici in circolazione, questa volta sarà Carol e la sua storia d’amore omosessuale a mettere in risalto la bellezza d’altri tempi della superba Cate, ormai veterana della magica notte di Los Angeles. Tre volte è stata infatti nominata come miglior attrice non protagonista. La prima nel 2005, quando ha ottenuto la statuetta per The Aviator, tornando poi ad essere candidata nel 2007 per Diario di uno scandalo e nel 2008 per Io non sono qui, anni nei quali vinsero poi rispettivamente Jennifer Hudson (Dreamgirls) e Tilda Swinton (Michael Clayton). Non è mancata poi la doppia nomination come attrice protagonista per la saga di Elizabeth. Una vera e propria regina dunque, versatile e affascinante in qualsiasi occasione, nessuno si stupirà dunque se tutta la sua esperienza dovesse portarla a trionfare agli Oscar 2016, c’è da dire però che quella con la collega Brie Larson si preannuncia come una sfida in bilico fino all’ultimo minuto.

Jennifer Lawrence corre per la categoria Miglior attrice con il film che la vede assoluta protagonista, Joy. La pellicola, diretta da David O.Russell, la mette al centro di una scalata sociale. Joy Mangano è infatti il nome di una casalinga disperata divenuta nel tempo star milionaria delle televendite americane, grazie all’invenzione di un elettrodomestico. Disponibile sui grandi schermi italiani dal prossimo 28 gennaio, Joy riporta Jennifer Lawrence tra i grandi nomi del cinema americano, esattamente a due anni di distanza dalla vittoria della medesima statuetta per il film Il lato positivo. La sensazione però è che questa volta la concorrenza sia di livello troppo alto per poter assistere ad un trionfante bis della giovane attrice.

Charlotte Rampling è l’attrice anagraficamente più grande tra le cinque nominate per la categoria Miglior attrice. La sua interpretazione in 45 anni le è valso l’Orso d’argento al Festival di Berlino 2015. Il film è diretto da Andrew Haigh e vede la Rampling al lavoro in coppia con Tom Courtenay per una trama controversa e romantica che mette in risalto la maturità artistica dell’attrice.

Saoirse Ronan è invece la più giovane tra le candidate. Classe ’94, è chiamata ai Premi Oscar 2016 per la sua interpretazione nel film Brooklyn, diretto da John Crowley e basato sull’omonimo romanzo di Colm Toibin. Siamo negli anni 50, in un piccolo paese irlandese, ed una giovane ragazza, Eilis Lacey è costretta ad immigrare negli States alla ricerca di un futuro migliore. Qui trova lavoro e si innamora, ma sarà richiamata dalla propria famiglia a seguito della prematura scomparsa di sua sorella. Il film verrà distribuito in Italia il 4 febbraio 2016 e sarà una nuova occasione per vedere all’opera l’attrice statunitense, apparsa in ben dieci film nel corso degli ultimi cinque anni.

Brie Larson rientra allo stesso modo della collega Blanchett tra le grandi favorite alla vittoria. Nel film Room vengono messe in risalto le incredibili doti interpretative dell’attrice, capace nel migliore dei modi di rendere credibile lo strazio e la forza d’animo proprie del ruolo che è chiamata a ricoprire. Nella pellicola interpreta il ruolo di Joy, protagonista insieme a suo figlio Jack di un episodio di cronaca nera avvenuto anni fa in Austria, noto come Caso Fritzl.

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Per il miglior Film torna la sfida tra “Revenant” e “The Martian” ma attenzione a “Il caso Spotlight”

La categoria per eccellenza dei Premi Oscar 2016 sarà senza dubbio quella relativa al Miglior film dell’ultimo anno. Le candidature vedono ben otto pellicole in corsa per la statuetta:

La grande scommessa: cast d’eccezione per un film che mette tutti d’accordo. Diretta da Adam McKay, la pellicola mette al centro della sua trama la crisi finanziaria del 2008 e l’eccentrico gruppo di astuti investitori pronto a guadagnare sulla vicenda. Un cast eccellente composto, tra gli altri, da Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Selena Gomez e Steve Carell. Un film che va contro il sistema e tenta di aprire gli occhi comuni, anche di chi risulta effettivamente meno esperto in materia economica. Insomma, un mix vincente che è valsa anche la nomination per la miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio, nonché miglior attore non protagonista in riferimento all’interpretazione di Christian Bale.

Il ponte delle spie: segna il ritorno di Tom Hanks sul grande schermo sotto la direzione di Steven Spielberg. Basato su una storia vera, la pellicola racconta del “ponte” nato tra Stati Uniti e Russia ai tempi della Guerra Fredda. Un conflitto le cui pedine venivano mosse nella maniera più segreta possibile. Un gioco di spie all’interno del quale Tom Hanks interpreta un avvocato chiamato a difendere la spia filocomunista Rudolf Abel, nel tentativo di ottenere il rilascio del pilota americano Francis Gary Powers, finendo per mostrare a tutti l’importanza dell’astuzia e dell’onestà.

Mad Max: per i Premi Oscar 2016, il film di George Miller ha raccolto ben dieci nomination. Protagonista è la coppia composta da Charlize Theron e Tom Hardy, entrambi restano però a secco per quanto riguarda le rispettive categorie di miglior attrice/attore. Effetti speciali e adrenalina sono la carta vincente con cui viene raccontata l’apocalittica vicenda di Mad Max. Il regista assicura di non aver pensato ad un remake, seppur il film uscito nel 2015 rappresenti un palese richiamo alla trilogia che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 vedeva protagonista Mel Gibson. Solo una rivisitazione per il cinema moderno dunque e, a giudicare dai risultati raccolti in questi giorni, potremmo parlare di un esperimento perfettamente riuscito. Acclamato da pubblico e critica, in molti hanno azzardato pronunciando il verdetto secondo cui Mad Max sarebbe il film d’azione più riuscito di sempre.

Brooklyn: ritroviamo qui Saoirse Ronan, candidata a Miglior attrice protagonista agli Oscar 2016. La pellicola è diretta da John Crowley e trova le proprie fondamenta sull’omonimo romanzo scritto da Colm Toibin. Nel corso del 2015 il film è stato presentato a numerosi festival tra cui quello di Toronto, Londra e Torino ma uscirà definitivamente nelle nostre sale a partire dal prossimo 4 febbraio. La storia di Eilis Lacey metterà la protagonista al centro di una partenza e di un ritorno, passando per una storia d’amore lontana da casa. Subentreranno delle scelte importanti e difficili da prendere, ma tutto gira intorno alla consapevolezza che “Home is home” e la famiglia è sempre la famiglia. Ottimi i costumi e la scorrevolezza dell’intero film, un mix che lo porta ad essere candidato anche come Miglior sceneggiatura non originale.

The Martian: Ridley Scott torna a dirigere un film di fantascienza dopo i colossi Alien, Blade Runner e Prometheus. Lo fa puntando alle stelle, più esattamente ai pianeti, in questo caso Marte. Sceglie di affidare il ruolo di protagonista a Matt Damon, facendogli vivere l’esperienza estrema dell’abbandono sul pianeta rosso. Anche qui, come nel caso di Brooklyn, il film prende ispirazione da un romanzo, L’uomo di Marte, di Andy Weir. Un vero e proprio colossal, lavorato nella maniera più scrupolosa possibile e ben venti set differenti, con un lavoro fedelmente seguito dagli esperti NASA, i quali han confermato l’assoluta credibilità dei vari mezzi utilizzati nel film per rappresentare sopravvivenza umana in condizioni estreme. Il film, emozionante ma anche divertente, sarà grande protagonista ai prossimi Premi Oscar 2016, concorrendo per ben sette categorie, tra cui Miglior film, Miglior attore protagonista, Miglior scenografia e Migliori effetti speciali.

Revenant: occhi puntati sul lavoro diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu. Il regista è reduce dal successo di Birdman, pellicola che nella scorsa edizione degli Academy Awards gli è valsa la vittoria di ben tre statuette, quella per Miglior film, Miglior regista e Miglior sceneggiatura (senza contare il premio alla Miglior fotografia). Ispirato all’omonimo romanzo risalente al 2003, Revenant mette al centro della propria storia le vicende realmente accadute di un cacciatore di pelli, Hugh Glass, interpretato da Leonardo Di Caprio, altro nome atteso alla vittoria nella categoria Miglior attore. L’uomo si ritroverà abbandonato, perché creduto morto, dai compagni di spedizione. Tra il clima rigido e le minacce animali, solo l’amore per la propria famiglia presterà a Glass la determinazione e la forza per salvare se stesso. La lavorazione del film ha visto una serie di slittamenti dal 2001 al 2012, anno in cui Inarritu annunciò la volontà di prendere in mano la regia del progetto. Meglio tardi che mai, se consideriamo che agli Oscar 2016, Revenant concorrerà come miglior film, attore protagonista, regia, montaggio, scenografia ed altro, per un totale di ben dodici nomination.

Room: diretto da Lenny Abrahamson, la pellicola ha ottenuto il premio People’s Choice Award come miglior film. In Room l’attrice protagonista Brie Larson interpreta il ruolo di Joy, madre ossessionata dal preservare suo figlio Jack dai pericoli del mondo circostante. Rinchiuso per anni all’interno della sua stanza, la storia del bambino si rifà direttamente al romanzo che presta il nome all’intera pellicola. Le pagine del libro sono ispirate al fatto di cronaca nera austriaca, noto come Caso Fritzl. Per l’88esima edizione degli Academy, il film rientra in totale tra i candidati come miglior film, miglior attrice protagonista, miglior regista e miglior sceneggiatura non originale. La sensazione è che almeno una statuetta sarà conseguita, come riconoscimento dell’effettiva riuscita del lavoro, un vero e proprio inno alla vita.

Il caso Spotlight: ancora una volta ci troviamo di fronte ad una trasposizione cinematografica di un fatto di cronaca realmente accaduto. Spotlight è il gruppo di lavoro alla base della testata giornalistica Boston Globe. A loro è stato assegnato il Premio Pulitzer agli inizi degli anni duemila, per uno scandalo emerso grazie alle loro indagini, riguardanti settanta casi di pedofilia emersi all’interno della realtà ecclesiastica locale. Un cast brillante ed una tangibile determinazione umana nel voler rivelare la cruda verità sulla Chiesa Cattolica, danno vita ad un film capace di smuovere le coscienze di chi troppe volte si è voltato dall’altra parte. Negli Stati Uniti la pellicola è stata vietata ai minori di 17 anni, ed uscirà nelle sale italiane il prossimo 18 febbraio.

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Tutte le altre categorie: Ennio Morricone rende grande l’Italia tra le nomination per i Premi Oscar 2016

Per quanto ci siano alcune categorie di maggior rilievo all’interno degli Academy Awards, sono davvero tante le vittorie in bilico per gli Oscar 2016. Anche l’Italia sarà presente nella magica notte di Los Angeles, grazie alla rappresentanza che ne farà il maestro Ennio Morricone per la categoria Miglior colonna sonora. Tutta l’arte del celebre direttore d’orchestra e compositore italiano, è stata infatti messa a disposizione del regista statunitense Quentin Tarantino per il film The Hateful Eight, in uscita nei nostri cinema il prossimo 4 febbraio 2016. Sempre dal binomio cinema-musica arriva la seconda nomination per il Bel Paese. Per la parte dedicata al premio come Miglior canzone, rientra Simple Song #3, pezzo di David Lang e facente parte della colonna sonora del film del regista italiano Paolo Sorrentino, Youth. Di seguito tutte le categorie e le rispettive nomination degli Oscar 2016.

Miglior regia: Adam McKay (La grande scommessa) – George Miller (Mad Max: Fury Road) – Lenny Abrahamson (Room) – Alejandro Gonzales Inarritu (Revenant) – Tom McCarthy (Il caso Spotlight)

Miglior attore non protagonista: Crhstian Bale (La grande scommessa) – Tom Hardy (Revenant) – Sylvester Stallone (Creed) – Mark Ruffalo (Spotlight) – Mark Rylance (Il ponte delle spie)

Miglior attrice non protagonista: Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight) – Rooney Mara (Carol) – Rachel McAdams (Spotlight) – Alicia Vikander (The Danish Girl) – Kate Winslet (Steve Jobs)

Miglior sceneggiatura originale: Il ponte delle spie – Ex Machina – Inside Out – Spotlight – Straight Outta Compton

Miglior sceneggiatura non originale: La grande scommessa – Carol – The Martian – Room – Brooklyn

Miglior film straniero: El abrazo del serpiente (Colombia) – Il figlio di Saul (Ungheria) – Theeh (Giordania) – A War (Danimarca) – Mustang (Francia)

Miglior film d’animazione: Anomalisa – Shaun – Quando c’era Marnie – Boy and the World – Inside Out

Miglior montaggio: La grande scommessa – Mad max: Fury Road – Spotlight – Revenant – Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior scenografia: Il ponte delle spie – The Danish Girl – Mad Max: Fury Road – The Martian – Revenand

Miglior fotografia: The Hateful Eight – Mad Max: Fury Road – Sicario – Carol – Revenant

Migliori effetti speciali: Ex Machina – Mad Max: Fury Road – The Martian – Revenant – Star Wars: il risveglio della Forza

Migliori costumi: Carol – The Danish Girl – Revenant – Mad Max: Fury Road – Cenerentola

Miglior trucco: Mad Max: Fury Road – Revenant – Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Miglior sonoro: The Martian – Revenant – Star Wars: il risveglio della Forza – Mad Max: Fury Road – Il ponte delle spie

Miglior montaggio sonoro:  Revenant – Sicario – The Martian – Star Wars: il risveglio della Forza – Mad Max: Fury Road

Miglior colonna sonora originale: Carol – Sicario – The Hateful Eight – Il ponte delle spie – Star Wars: il risveglio della Forza

Miglior canzone: Simple Song #3 (Youth) – Earned It (50 sfumature di grigio) – Manta Ray (Racing Extinction) – Til It Happens To You (The Hunting Ground) – Writing’s On the Wall (Spectre)

Miglior documentario: What Happened, Miss Simone? – Cartel Land – The Look of Silcence – Winter of Fire: Ukraine’s Fight for Freedom – Amy

Miglior corto documentario: Body Team 12 – Chan, beyond the Lines – Claude Lanxmann: Spectres of the Shoah – A Girl in the River: The Price of Forgiveness – Last Day of Freedom

Miglior cortometraggio d’animazione: Bear Story – Prologue – Sanjay’s Super Team – We Can’t Live without Cosmos – World of Tomorrow

Miglior cortometraggio: Ave Maria – Day One – Everything Will Be OK – Shok – Stutterer

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Info sull'Autore

Nata nella provincia di Roma, è trascorrendo l'adolescenza nella capitale che inizia a coltivare la propria passione per il giornalismo. Amante della bella musica, della buona politica e dell'impegno sociale, continua giorno dopo giorno a coltivare la sua innata curiosità muovendosi tra i più svariati ambiti della comunicazione.

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