3 Generations – Una famiglia quasi perfetta con Susan Sarandon e Naomi Watts: recensione e trama del film

Pubblicato il 26 Nov 2016 - 8:44am di Francesco Salvetti

Il nuovo film con Naomi Watts e Susan Sarandon “Three Generations” è appena uscito al cinema. Ecco la trama completa, con recensione e commento sul cast.

Ray è una ragazza di 16 anni che si definisce sfortunata perché: “Nata uomo, in un corpo da donna”. Vive in appartamento con una famiglia particolare: sua madre Maggie piena di insicurezze e debolezze, sua Nonna Dolly lesbica che da anni lotta assieme alla sua compagna per un riconoscimento dei diritti LGBT. È In questo contesto, e con la totale assenza di una figura paterna, che Ray ha maturato la sua idea di cambiare sessualità. Per farlo occorrono due firme, quella della madre e del padre, cosa accadrà da questo necessario ricongiungimento?

Recensione “3 Generations – Una famiglia quasi perfetta”

Diretto da Gaby Dellal e ammirato nella sezione “Alice nella città” della recente Festa del cinema di Roma, grazie a Videa Cinema e Sandro Parenzo, arriva nelle sale “Three Generation”.

Vedendo soltanto il trailer di questo film si può essere indotti a confonderlo con un altro ben più noto uscito due anni fa: “The Danish Girl”. Banalizzare questo più recente prodotto a una possibile rivisitazione, sarebbe un profondo errore. La storia è molto più potente e non è concentrata su un solo personaggio, come nel film con EddieRedmayne.

Gaby Dellal è al suo quarto lavoro da regista, durante la fase di preparazione del film  si è trovata a svolgere inconsapevolmente il suo esame di maturità per fare un salto di qualità a livello internazionale, brillantemente portato a termine.

Il prodotto finale è divisibile in due parti: la prima in cui si riflette su una sessualità e sul dubbio nel cambiare drasticamenteo non farlo; la seconda, con la necessità dell’inserimento di una figura paterna per motivi giuridici, viene analizzata l’assenza e il suo distaccamento dal nido familiare. Quasi due film in uno separati nettamente da una scena di bullismo, narrata da Gaby dimostrando una profonda conoscenza di cinema mixando in maniera sinuosa regia, montaggio e fotografia.

Per superare un esame bisogna studiare molto e esercitarsi con chi magari è più competente di te in materia, ciò è accaduto nella scelta degli attori. A partire dal personaggio di Ray, interpretata da EllleFanning. Neo diciottenne e sorella più piccola di DakotaFanning. Attrice che da un lato presenta una filmografia molto lunga, dall’altro nel vedere questo film si nota facilmente il perché abbia lavorato così tanto. Con una fisionomia simile a DaneDeHaan, ha effettuato un lungo lavoro di introspezione sul personaggio ne ha curato debolezze, difficoltà e ha provato a capirne i perché di una scelta così complessa; il tutto agevolato da alcune inquadrature su di lei volte a soffermarsi su alcuni dettagli del corpo diRay. Questa scelta registica che ha contribuito ad avvicinare il pubblico al personaggio.

Come mamma debole, insicura è stata scelta Naomi Watts, la “Maggie” del film. Avevamo già ammirato Naomi in “Demolition” a fianco di Jake Gyllenhal dove interpretava un personaggio dal profilo singolare. Torna in questo film a mettersi alla prova con un carattere complesso come quello di Maggie, cresciuta con due madri e probabilmente anche lei come Ray risente dell’assenza di una figura paterna. Delle tre è il carattere che di più subisce molto il cambio ideale tra le due parti del film, nella prima affronta la scelta della figlia e nella seconda si trova a riavvicinarsi al suo ex compagno e riscoprire una storia sepolta da tempo.

Infine Susan Sarandon è la saggia nonna Dolly. Vederla in scena è un emozione forte, sapere che quell’attrice, quella potente donna dai capelli rossi, ha dietro una carriera così importante fa sempre un certo effetto. Questa probabilmente è la stessa sensazione provata dalle attrici che con lei hanno diviso la scena.

Grazie all’originalità mostrata, potrà essere un nuovo viaggio all’interno di un mondo che malauguratamente non finisce mai di necessitare un’accettazione.

Info sull'Autore

Laureando in Ingegneria Gestionale presso l'università di Tor Vergata, da sempre appassionato di cinema e inviato per eventi cinematografici per Corretta Informazione.

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